Comunicato Stampa: RANDAGISMO, NUOVO APPALTO DEL COMUNE DI SAN CATALDO.DIFFIDA DELLA LAV: ILLEGITTIMO ED INUTILE
Comunicato Stampa LAV Caltanissetta:
RANDAGISMO, NUOVO APPALTO DEL COMUNE DI SAN CATALDO CON UN CANILE PRIVATO: 124MILA EURO PER DUE ANNI
DIFFIDA DELLA LAV: “APPALTO ILLEGITTIMO ED INUTILE CHE NON RISOLVE IL PROBLEMA. IGNORATE TUTTE LE NOSTRE PROPOSTE PIU’ EFFICACI ED ECONOMICHE”
CHIESTO L’ANNUILLAMENTO DELLA GARA PREVISTA PER DOMANI E MAGGIORI GARANZIE CONTRO IL MALTRATTAMENTO DEGLI ANIMALI
Oggi la LAV (Lega Anti Vivisezione) ha inviato una diffida al Sindaco di San Cataldo (CL), dott. Raimondo Torregrossa, per chiedere la revoca del rinnovo dell’appalto per il servizio di cattura e detenzione dei cani che domani sarà affidato: il bando di gara emanato dalla Giunta prevede ben 124mila euro per la ditta privata che si aggiudicherà il servizio per gli anni 2007 e 2008. Nel 2004 ad analoga gara aveva partecipato e vinto un’unica ditta, il canile privato “Mimiani srl”, che gestisce una mega-struttura (900 cani!) vicino la stazione Mimiani di San Cataldo.
Secondo la LAV la delibera ed il bando di gara sono illegittimi in quanto violano varie disposizioni anche della legge nazionale sul randagismo n.281 del 1991, consentendo di fatto la partecipazione solo a canili privati; nel capitolato d’oneri, inoltre, non sono previste adeguate condizioni e disposizioni che assicurino una migliore tutela degli animali. La LAV ha espresso anche vivo disappunto per la scelta dell’Amministrazione sancataldese, che ha deliberato l’appalto senza nulla prevedere in ordine agli altri e prodromici obblighi imposti dalla normativa sulla prevenzione del randagismo (es. anagrafe canina, controllo demografico, ecc.), evitando qualsiasi coinvolgimento e collaborazione con le Associazioni animaliste e venendo meno agli impegni assunti in passato. In occasione dell’appalto del 2004, infatti, l’Assessore comunale alla sanità sig. Antonio Coniglio aveva incontrato ufficialmente la LAV concordando vari miglioramenti e nuove azioni di lotta al randagismo da applicare nel nuovo appalto. Ma di tutto questo si è ora persa traccia, poiché il bando di gara è identico a quello scaduto!
“Con questo nuovo appalto si realizza il sogno di molti benpensanti e di alcuni burocrati comunali che da sempre hanno visto nei cani abbandonati e randagi solo un problema di cui sbarazzarsi con metodi sbrigativi – denuncia Ennio Bonfanti, responsabile locale della LAV - Invece di concentrare tutti gli sforzi e le risorse economiche nel controllo demografico dei randagi con campagne di sterilizzazione, come peraltro impone la legge e suggerisce il Ministero della Salute, con questo appalto si dimostra una scarsa volontà politica che preferisce sperperare denaro pubblico a favore di ditte e privati dotati di un ottimo senso del commercio”.
Secondo la LAV, simili appalti non servono a nulla, ma sono solo dei bluff: i 124mila euro che il Comune sta così spendendo potevano invece essere utilizzati per istituire e far applicare l’anagrafe canina e colpire i proprietari di animali che abbandonano intere cucciolate indesiderate e, soprattutto, avviare la sterilizzazione così come da anni accade in tanti comuni con ottimi risultati circa il decremento dei cani vaganti. Solo in questa maniera è possibile contenere il fenomeno, atteso che il posto lasciato libero dai cani randagi di volta in volta accalappiati e portati al canile sarà ben presto rioccupato da altri animali i quali diventeranno, in un perenne circolo vizioso, oggetto di attenzioni per un’altra convenzione. Con una seria campagna di sterilizzazione di massa, invece, si arriverebbe ben presto a fermare l’incremento demografico e porre le basi per combattere definitivamente il randagismo.
19.12.2006
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