sabato 30 settembre 2006

l'umanoide ISAAC2 a smau 2006


ISAAC-2 robot calciatore e equilibrista

A Smau 2006 il nuovo umanoide tutto italiano

Si chiama ISAAC-2 ed è la nuova generazione di robot umanoidi
progettati dal team del professor Giuseppe Menga del Dipartimento di
automatica e informatica del Politecnico di Torino.

Dal 4 al 7 ottobre ISAAC-2 partecipa a SMAU 2006 nell’ambito de "I
Percorsi dell'Innovazione" ospite di ERA–Esposizione di Ricerca
Avanzata, il nuovo science centre italiano con sede a Trieste.

L’erede di Isaac, il robot calciatore che ha partecipato più volte
alla RoboCup, è realizzato con una lega leggera di derivazione
aeronautica (ergal) che gli permette di ottenere elevate prestazioni
dal punto di vista meccanico (resistenza, rigidità) e lo rende meno
pesante rispetto a suo fratello maggiore: solo 12 chili.

Alto circa 90 centimetri, ISAAC-2 è in grado di camminare, calciare e
mantenere l'equilibrio anche se disturbato da forze esterne. Oltre a
muovere braccia, gambe e capo, il robot grazie a una telecamera
digitale è in grado di vedere, di riconoscere semplici oggetti e di
seguirne gli spostamenti.

Rispetto alla versione precedente sono state apportate notevoli
migliorie alla sensoristica che controlla con precisione l'equilibrio
del robot e in modo particolare ai sensori di posizione messi su ogni
giunto e a quelli di pressione posti sotto i suoi piedi.

ISAAC-2 presenta inoltre un software di gestione completamente
rinnovato e un sistema di visione espressamente studiato per poter
affrontare le prove della Robocup, la massima competizione a livello
mondiale di calcio robotico, dove dovrà confrontarsi con i robot
bipedi di tutto il mondo.

Le possibili applicazioni degli umanoidi come ISAAC-2 in un prossimo
futuro saranno tantissime, dall’assistenza negli ambienti domestici
o nei musei al telecontrollo in ambienti ostili, dal telemonitoraggio
alle missioni spaziali e all'esplorazione di pianeti remoti. La corsa
internazionale verso lo sviluppo di sistemi dotati di intelligenza
artificiale e di auto-aprendimento è già piuttosto avanti e anche i
robot italiani concorrono a questa grande sfida.

300906
Ufficio stampa: Globo divulgazione scientifica - Monica Rio

3479304484