martedì 29 agosto 2006

CACCIA, 7 ASSOCIAZIONI DIFFIDANO LA REGIONE: "APERTURA IL 2 SETTEMBRE ILLEGITTIMA, STOP ALLE DOPPIETTE"

 

LAV LEGA ANTI VIVISEZIONE – Coordinamento Regionale Sicilia                                        

AMICI DELLA TERRA – Associazione Regionale della Sicilia

CAI CLUB ALPINO ITALIANOSezione Sicilia                                                                Comunicato Stampa

ITALIA NOSTRA – Consiglio Regionale Siciliano                                                                       29 agosto 2005

LEGAMBIENTE – Comitato Regionale Siciliano

LIPU LEGA ITALIANA PROTEZIONE UCCELLIDelegazione Regionale Sicilia

WWF ITALIA – Sezione Regionale Sicilia

 

CACCIA, 7 ASSOCIAZIONI DIFFIDANO LA REGIONE:

APERTURA IL 2 SETTEMBRE ILLEGITTIMA,

STOP ALLE DOPPIETTE

 

In vista della pre-apertura della caccia in Sicilia del 2 settembre, sette Associazioni ambientaliste e animaliste – LAV, Amici della Terra, CAI, Italia Nostra, Legambiente, LIPU e WWF – hanno notificato una diffida al Presidente della Regione, on. Totò Cuffaro, ed all’Assessore all’Agricoltura, prof. Giovanni La Via, con la quale si chiede di revocare il decreto sul “Calendario venatorio” che anticipa l’apertura della caccia di oltre due settimane rispetto la data fissata dalle leggi statali, vincolanti anche per le regioni autonome.

 

Da pochi giorni, infatti, è entrato in vigore il Decreto-Legge n. 251/2006 recante “Disposizioni urgenti per assicurare l’adeguamento dell’ordinamento nazionale alla direttiva 79/409/CEE in materia di conservazione di fauna selvatica” che, all’art. 3, prevede in maniera tassativa sul territorio nazionale “per la stagione venatoria 2006/2007” il divieto “di esercitare l’attività venatoria in data antecedente alla terza domenica di settembre”. Il calendario siciliano, viceversa, autorizza la caccia sin dal 2 settembre alle specie coniglio selvatico, tortora, merlo, colombaccio e, dal 10 settembre, alla quaglia.

 

Se in Sicilia i cacciatori imbracceranno i fucili prima del 17 settembre, “a loro carico – si legge nella diffida - sarebbe contestabile il reato di cui all'art. 30, della Legge-quadro sulla caccia n. 157 del 1992”: caccia in periodo di divieto generale. Anche la Corte Costituzionale ha stabilito  che “non spetta alle Regioni modificare il calendario venatorio ampliando la delimitazione temporale del prelievo”; le Regioni ad autonomia speciale devono osservare i limiti temporali disposti dalla Legge 157 del 1992 in quanto “rivolti ad assicurare la sopravvivenza e la riproduzione delle specie cacciabili” mediante standard minimi di tutela della fauna di esclusiva competenza dello Stato.

 

"L'apertura anticipata produrrà conseguenze gravissime sulle popolazioni selvatiche, visto che in questo periodo tante specie si trovano in piena fase riproduttiva, per cui l'uccisione dei genitori con la caccia provocherà la morte per fame e sete (terribile e lunga) dei piccoli nelle tane o nei nidi” dichiara Ennio Bonfanti, della LAV Sicilia. “Non sussistono le condizioni ecologiche e di opportunità per anticipare di due settimane l'inizio della caccia e, quindi, quella dei prossimi giorni si preannuncia come una micidiale strage di animali. Il calendario venatorio emanato dall’Assessore regionale all’Agricoltura è troppo permissivo - aggiunge Bonfanti - ed in Sicilia i cacciatori sono troppi e troppo indisciplinati; troppa libertà di massacro alle doppiette, incontrollate e sempre meno rispettose delle leggi; caccia aperta anche contro specie rare ed in pericolo; limiti di carniere esagerati (ogni cacciatore può abbattere giornalmente fino a 15 animali!); la vigilanza è praticamente assente e gli animali selvatici sono sempre meno… Non è un caso che anche questo calendario, come tutti quelli degli scorsi anni, ha ricevuto pesanti critiche dall’Istituto Nazionale Fauna Selvatica (INFS) di Bologna, che ha espresso considerazioni negative su diversi aspetti".

 

Qualora la Regione non dovesse ritirare il calendario per modificarlo in ossequio alle leggi nazionali, i firmatari della diffida – Ennio Bonfanti, responsabile LAV; Maria D’Amico, Presidente AMICI della TERRA; Mario Vaccarella, Presidente CAI; Leandro Janni, Presidente ITALIA NOSTRA; Mimmo Fontana, Presidente LEGAMBIENTE; Nino Provenza, Delegato LIPU e Franco Russo, Presidente WWF - attiveranno le più opportune azioni legali contro il calendario, assolutamente illegittimo per le numerose e gravi violazioni delle normative regionali, statali e comunitarie sulla tutela della fauna.

 

 

 

Per informazioni:  Ennio Bonfanti (LAV), 06.4461325 - www.lav.it