venerdì 28 luglio 2006

Comunicato Stampa LAV: CACCIA/LOMBARDIA, ''NON TOCCATECI GLI UCCELLI''

CACCIA/LOMBARDIA, SI VOTA IN CONSIGLIO REGIONALE

''NON TOCCATECI GLI UCCELLI''

LA LAV FA PUBBLICARE SULLE PAGINE DEI MAGGIORI
QUOTIDIANI UN APPELLO AI CONSIGLIERI REGIONALI
DELLA LOMBARDIA PER NON APPROVARE LE LEGGINE
''AMMAZZA-FRINGUELLI'' E SULL'UCCELLAGIONE

PIOGGIA DI EMAIL DI CITTADINI INDIGNATI AI POLITICI
LOMBARDI: ''QUELLE LEGGINE CI PORTANO FUORI
DALL'EUROPA, DALLA LEGALITA' E DALLA CIVILTA'".



Non toccateci gli uccelli! Questo il titolo provocatorio di una lettera
aperta (link:
http://www.infolav.org/allegati/3/5634_APPELLO.pdf)
che la LAV ha gia' fatto pubblicare ieri a pagina intera sul ''Corriere
della Sera - Lombardia'' e che verrà riproposto domani su ''Il Giornale''
e su altri quotidiani. Con tale gesto l'Associazione animalista intende
avviare un'azione di protesta contro le vergognose leggi sulla ''caccia
in deroga'' e l' ''uccellagione'' in discussione in questi giorni presso
il Consiglio Regionale della Lombardia.

Dall'11 luglio, infatti, ha avuto inizio in Consiglio regionale (riunito per
l'occasione in sedute straordinarie anche domenicali e notturne!) la
spregiudicata corsa per l'approvazione, prima delle ferie estive, di 4
leggine-truffa: alcune proposte di legge (nn. 160, 171) liberalizzano
l'esercizio venatorio e consentono la caccia indiscriminata di milioni
di piccoli uccelli protetti (fringuelli, peppole, passeri, ecc.); altre (nn.
151 e 172) prevedono la barbara pratica dell'uccellagione, autorizzando
le province a catturare annualmente decine di migliaia di uccelli con
le reti (vietate dall'UE!) per rifornire taluni cacciatori di 'esche vive',
da sfruttare come richiami per attirare agli appostamenti di caccia
altri migratori..

Da anni la Commissione Europea, la Corte di Giustizia di Lussemburgo ed il
Tribunale amministrativo della Lombardia hanno duramente censurato questi
tipi di provvedimenti perche' violano apertamente la Direttiva 79/409/CEE
che protegge queste specie. La Regione Lombardia, inoltre, e' gia'
soggetta a ''procedura d'infrazione'' da parte della Commissione UE
proprio per aver autorizzato, con identiche leggine, l'uccisione di peppole
e fringuelli e, probabilmente, sara' nuovamente condannata dalla
Corte europea.

Intanto il ''popolo di internet'' si mobilita: centinaia di messaggi di
cittadini indignati stanno piovendo nelle caselle email dei Consiglieri
regionali ai quali si chiede di votare contro le leggine
''ammazza-fringuelli'' perche' in tal modo ''la Regione non decidera'
solo di cancellare il diritto alla vita di milioni di migratori, ma si
decidera' anche se la Lombardia vuole restare in Europa, nella
legalita' e nella civilta'''. Basta ciccare sul sito
www.lav.lombardia.it
per aderire all'appello contro il massacro della fauna.

La LAV ritiene gravissimo e inaccettabile che la Regione continui con
ostinazione ad autorizzare un massacro di uccelli pesanti meno della
cartuccia necessaria per ucciderli. Ed e' intollerabile che ciò avvenga
nell'illegalita' ed in aperta violazione e sfida alle norme europee.
''Ancora una volta assistiamo allo strapotere della lobby bresciana e
bergamasca della caccia e delle armi - dichiara Ennio Bonfanti, responsabile
'fauna' della LAV - che riesce a trasformare il Consiglio regionale in
una propria cassa di risonanza dove vengono approvate anche le leggine
piu' inaccettabili da un punto di vista anche giuridico. L'Assessore alle
doppiette Viviana Beccalossi ed i consiglieri filovenatori sanno benissimo
che si tratta di provvedimenti palesemente incostituzionali perche' una
legge regionale non puo' autorizzare quello che per le norme statali e
comunitarie e' considerato reato (caccia di specie protette e cattura con
reti), ma le pressioni dei cacciatori e lo scarsissimo rispetto della
legalita' che la Regione Lombardia dimostra su questi temi,
hanno permesso questo ennesimo e gravissimo attacco
istituzionale alla fauna''.


28.07.2006



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