martedì 25 luglio 2006

COBAT e COOU: 2 NUOVE "ISOLE NEL PORTO" al MARINA DI PORTISCO

I Consorzi Obbligatori COBAT e COOU

inaugurano

"LE ISOLE NEL PORTO" al MARINA DI PORTISCO

Mai più batterie al piombo esauste e oli lubrificanti in mare!


Michele Zilla, Direttore Generale del COBAT - Consorzio Obbligatorio Batterie al Piombo Esauste - e Pietro Cavalletti de Rossi, Segretario Generale del COOU - Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati - hanno inaugurato sabato 22 luglio u.s. due "Isole nel Porto" presso il Marina di Portisco alla presenza del sottosegretario al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio On. Bruno Dettori, di Claudio Gorelli e Vasco De Cet rispettivamente Presidente e Direttore del Marina di Portisco, e Tonino Salaris dell'impresa Gisca Ecologica che gestirà il servizio di raccolta di oli e batterie esauste.

Con le due nuove strutture di Portisco sale così a 61 il numero di isole ecologiche COBAT-COOU installate in ben 32 porti italiani. E la Sardegna è la regione con il maggior numero di porti attrezzati: oltre Portisco, Cagliari, Olbia, Porto Palau, Golfo Aranci e La Maddalena.

Il progetto nazionale "L'Isola nel Porto" è stato lanciato nel 1999 ad Ancona come efficace soluzione per il settore della nautica, ove spesso si sono verificate pericolose dispersioni di batterie al piombo esauste e oli lubrificanti usati. COBAT e il COOU stanno dislocando gratuitamente le "Isole nel Porto" nei principali porti italiani in collaborazione con le Autorità Marittime e le Autorità Portuali con l'obiettivo di fornire agli utenti della nautica e della pesca strutture funzionali per la raccolta di questi rifiuti pericolosi. Oli e batterie esausti, infatti, se eliminati in modo scorretto, possono trasformarsi in potenti agenti d'inquinamento; se raccolti con cura e riutilizzati forniscono un importante contributo alla bilancia dei pagamenti del nostro Paese, consentendo di risparmiare sulle importazioni sia di piombo che di petrolio.

L'anno scorso, il COBAT ha raccolto e avviato al riciclaggio oltre 200.000 tonnellate di batterie esauste (pari a circa 16,6 milioni di pezzi), con una percentuale di recupero prossima alla totalità dell'immesso, che ha posto l'Italia al vertice mondiale nella raccolta di tali rifiuti pericolosi e fatto risparmiare 90 milioni di euro sull'importazione di metallo piombo. Solo in Sardegna, a giugno 2006 sono state recuperate già quasi 2.000 tonnellate, mentre l'anno scorso sono state raccolte ca. 4.000 tonnellate di accumulatori esausti, ben 1.185 tonnellate nella sola Provincia di Sassari

Nel 2005 il COOU ha raccolto 213.373 tonnellate di oli usati, raggiungendo il terzo record consecutivo in venti anni di attività. La quantità di olio raccolto è pari all'84,2% dell'olio raccoglibile; il Consorzio con 176.181 tonnellate di olio usato avviato alla rigenerazione (83%) detiene il primato europeo. Nella sola Sardegna sono state raccolte 3.850 tonnellate di olio lubrificante usato di cui 248 nel Comune di Olbia.

Il Marina di Portisco, con le due nuove isole ecologiche, è il primo porto della Rete Italia Navigando che mette a disposizione degli utenti della nautica e della pesca privata e professionale punti di raccolta degli oli lubrificanti usati e degli accumulatori al piombo esausti.

Grazie al Protocollo d'Intesa firmato a dicembre del 2005 tra i due Consorzi Obbligatori e Italia Navigando, entro il 2011 anche gli altri 50 porti turistici in corso di realizzazione da parte della Società per lo sviluppo della portualità turistica controllata da "Sviluppo Italia" saranno dotati di punti di raccolta ecologici a difesa dell'ecosistema marino.

"Con il progetto dell'Isola nel Porto, il nostro Consorzio intende tutelare i porti dalla dispersione delle batterie utilizzate dai natanti per l'avviamento dei motori, che, una volta esauste, se gettate imprudentemente in mare, possono diventare rifiuti molto pericolosi per via dell'elevato contenuto di sostanze tossiche e aggressive, quali il piombo e l'acido solforico. - ha dichiarato Michele Zilla, Direttore Generale del COBAT - Con circa 8.000 km di coste il nostro Paese ha un immenso patrimonio litoraneo che è un dovere di tutti noi tutelare e salvaguardare".

"Sappiamo bene che ogni goccia di olio usato non raccolta nei porti è destinata a raggiungere il mare, creando danni irreparabili. - ha dichiarato il Segretario Generale del COOU, Pietro Cavalletti de Rossi - Bastano cinque litri di olio usato, versati incautamente in mare, per inquinare una superficie grande come un campo di calcio. Ecco perché il nostro obiettivo è quello di raccogliere l'olio usato fino all'ultima goccia. Oggi sappiamo di poter contare sullo sforzo comune di tutti gli operatori, le istituzioni e le agenzie presenti: una squadra ben schierata che può permettersi gli obiettivi più ambiziosi. Ora il buon esito dell'iniziativa dipenderà anche dalla coscienza dell'utente che dovrà utilizzare correttamente le isole ecologiche collocate nel porto."

Ufficio Stampa
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