giovedì 8 giugno 2006

COBAT: REGIONE PIEMONTE IN PRIMA LINEA NELLA TUTELA DELL'AMBIENTE

FIRMATO IL PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL COBAT E LA REGIONE
PER IL RECUPERO DELLE BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE

La sigla del Protocollo di intesa
Torino, 8 giugno '06 - Quest'oggi, a Torino, presso la sede della Giunta
regionale del Piemonte, Michele ZILLA, Direttore Generale del COBAT,
Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste, e Nicola DE RUGGIERO, Assessore
all'Ambiente della Regione Piemonte hanno siglato il Protocollo di Intesa
per la raccolta e il riciclo delle batterie al piombo esauste in tutto il
territorio del Piemonte.

Si tratta di uno dei primissimi accordi in cui un'intera Regione
sottoscrive un Protocollo di intesa con il COBAT: un risultato molto
importante ai fini della salvaguardia dell'ambiente.
Le batterie al piombo esauste (utilizzate per avviare i mezzi di
trasporto) possono trasformarsi in potenti agenti d'inquinamento, se
abbandonate per strada, disperse in natura o peggio gettate nei laghi o
nel mare.
Per questo con la legge L. 475/88 in Italia è stato istituito il COBAT,
che ha il compito di assicurare la raccolta e il corretto riciclo delle
batterie al piombo esauste e di monitorarne qualsiasi attività di
raccolta, commercializzazione e riciclo che emerga sul territorio
nazionale.

Obiettivo del Protocollo di intesa: mai più batterie esauste abbandonate
nel territorio piemontese
Mai più batterie esauste disperse nelle Regione Piemonte! È quanto si
prefigge il Protocollo di intesa, stabilendo che i consorzi obbligatori di
bacino piemontesi competenti per l'organizzazione della raccolta dei
rifiuti (previsti dalla legge regionale n. 24/2002) ed il COBAT, tramite
la cooperazione della Regione Piemonte, collaboreranno per favorire la
raccolta ed il successivo riciclo delle batterie esauste contenute nei
rifiuti solidi urbani o abbandonate sui territori comunali.

La leadership italiana nella raccolta e riciclo delle batterie
Attualmente, il COBAT vanta in ambito internazionale una leadership, che
fa dell'Italia un caso d'eccellenza ambientale nella raccolta e nel
riciclo di questa tipologia di rifiuti pericolosi. L'alto tasso di
raccolta delle batterie sull'immesso al consumo, le quantità assolute di
batterie recuperate, l'elevata raccolta pro-capite, il più basso
sovrapprezzo sulla vendita di nuove batterie (solo 76 centesimi
sull'acquisto di batterie per auto) sono gli elementi che hanno permesso
al Consorzio italiano di raggiungere un primato che gli viene unanimemente
riconosciuto.
Dal 1991, (anno di inizio della sua attività), ad oggi il COBAT ha
raccolto e riciclato quasi 2,5 milioni di tonnellate di batterie esauste,
recuperando più di 1,3 milioni di tonnellate di piombo.

Solo nel 2005 sono state recuperate oltre 200 mila tonnellate di batterie
(di cui poco meno di 19.000 tonnellate solo nella Regione Piemonte, che
risulta essere una delle regioni più virtuose in questa attività).

Con il riciclo delle batterie esauste non solo sono state sottratte
sostanze tossiche e nocive per ambiente e salute collettiva, ma sono stare
recuperate anche importanti risorse. Basti pensare che ogni anno il 40%
del fabbisogno nazionale di piombo è soddisfatto con il piombo secondario,
e vengono risparmiati otre 90 milioni di euro sulle importazioni di questo
metallo.

La sostituzione fai-da-te e la dispersione delle batterie nell'ambiente
Gli studi condotti dal COBAT hanno appurato che l'attività del fai-da-te,
ossia la sostituzione in proprio della batteria d'avviamento, è la
fondamentale causa della dispersione di questo rifiuto pericoloso. Proprio
con la finalità di contrastare il fenomeno dell'abbandono delle batterie
provenienti dall'auto-sostituzione, il COBAT propone agli Enti Locali la
stipula di una Convenzione, mediante la quale si impegna, attraverso un
proprio raccoglitore incaricato, a consegnare gratuitamente, presso le
isole ecologiche per la raccolta differenziata, adeguati contenitori dove
depositare le batterie esauste abbandonate o consegnate direttamente dai
cittadini, e successivamente ad avviare un servizio, anch'esso gratuito,
di ritiro. Attualmente il COBAT ha attivato questo servizio in 3.515
Comuni italiani, corrispondenti ad una popolazione ivi residente pari al
64% della popolazione nazionale.
Con il Protocollo di intesa firmato oggi, il COBAT e la Regione Piemonte
hanno deciso di collaborare per arrivare a dotare quei Consorzi, ancora
sprovvisti, di appositi punti di conferimento, e recuperare in questo modo
il maggior numero possibile di batterie esauste.

Le dichiarazioni
Michele Zilla, Direttore Generale COBAT: “Il nostro impegno è di ottenere
gli stessi risultati, consolidati nel mondo professionale, anche nel
settore fai-da-te. L'obiettivo che vogliamo perseguire attraverso il
Protocollo di intesa con le amministrazioni regionali, provinciali e
comunali è di moltiplicare sul territorio i punti di raccolta per
agevolare cosi il cittadino nel momento della cessione del rifiuto e
renderlo attore dell'educazione ambientale del nostro Paese”.

Nicola DE RUGGIERO, Assessore all'Ambiente della Regione Piemonte: Il
Protocollo di intesa con il COBAT, promuove azioni che incentivano la
raccolta dei rifiuti pericolosi. In questo caso si tratta di favorire ogni
tipo di attività e di iniziativa per la raccolta capillare sul territorio
delle batterie al piombo esauste non prodotte nell'ambito di attività
imprenditoriali, così da ridurre la pericolosità di tale tipologia di
rifiuto, garantendo la massima tutela ambientale. La Regione Piemonte mira
inoltre, con un reciproco scambio di informazioni e il monitoraggio del
COBAT, a disporre dei dati relativi alla raccolta delle batterie al
piombo esauste provenienti dal territorio per garantire la completa
tracciabilità del percorso del rifiuto dal singolo produttore al recupero
finale”.

COBAT Ufficio Stampa: Hill & Knowlton GAIA
Andrea Pietrarota, tel. 06.441640327, 335/5640825 pietrarotaa@hkgaia.com
Alessia Calvanese, tel 06.441640328, calvanesea@hkgaia.com
Ufficio Stampa Regione Piemonte
Luis Cabases tel. 011 4321670, luis.cabases@regione.piemonte.it