Pubblica automaticamente e istantaneamente il tuo comunicato stampa con il semplice invio di una mail a: comunicato [punto] comunicato1 [at] blogger.com REGOLAMENTO: Inserire il titolo nell'oggetto ed il testo nel corpo dell'email. Allegare un'immagine e non allegare mai alcun testo
venerdì 2 febbraio 2024
Alda Maria Bossi. Architetture cromatiche
Liberate Grace: Le Case Magdalene in Irlanda. La Vera Storia
Il nuovo libro inchiesta gratuito, che approfondisce la vera storia e le atrocità' delle Case Maddalena in Irlanda, è ora disponibile online e scaricabile nei formati eBook e PDF. Il libro include informazioni da fonti ufficiali.
La versione in lingua italiana sarà distribuita a breve nei migliori negozi di libri a titolo gratuito.
La versione in lingua inglese è attualmente disponibile e può essere letta online, scaricata o noleggiare gratuitamente.
giovedì 1 febbraio 2024
Gli psicologi ed il tema del primo colloquio gratuito
Il primo colloquio gratuito è un tema ampiamente discusso nel campo della psicologia clinica e della terapia. È una questione che divide la comunità professionale, sollevando interrogativi sulle implicazioni finanziarie, l'etica professionale e l'efficacia terapeutica. Ma che cosa spinge gli psicologi a sostenere o ad opporsi a questa pratica? Approfondiamo la prospettiva degli psicologi sul primo colloquio gratuito, un terreno che richiede una navigazione attenta.
La prospettiva finanziaria: una moneta a due facce
Offrire un primo colloquio gratuito può essere paragonato a giocare una moneta a due facce:
- Pro: Serve come un magnete per potenziali clienti, promuovendo l'accessibilità e l'inclusività nella terapia.
- Contro: Può impattare negativamente sui guadagni dello psicologo, soprattutto per coloro che sono alle prime armi.
Dobbiamo chiederci: l'investimento nel primo colloquio gratuito porterà ad un ritorno a lungo termine, o si rivelerà un ostacolo finanziario?
Etica professionale: un terreno scivoloso
L'etica professionale nel contesto del primo colloquio gratuito è un terreno particolarmente scivoloso, come camminare sul ghiaccio sottile:
- Pro: mostra empatia e apertura, facilitando l'accesso alla terapia.
- Contro: potrebbe compromettere l'integrità professionale e generare aspettative non realistiche.
È giusto che un professionista offra una parte del proprio servizio gratuitamente? È un gesto nobile o un potenziale conflitto etico?
Efficacia terapeutica: un ponte tra teoria e pratica
L'efficacia terapeutica del primo colloquio gratuito può essere paragonata a gettare un seme in un terreno fertile:
- Vantaggi: creazione di una connessione iniziale, possibilità di valutare l'adeguatezza della terapia.
- Svantaggi: possibile mancanza di impegno, rischio di superficialità nel rapporto.
Questa sezione richiede un'analisi più profonda: il primo colloquio gratuito può essere il primo passo verso una relazione terapeutica di successo, o è solo un'illusione di efficacia?
La voce degli psicologi: un quadro complesso
Gli psicologi sono divisi su questo argomento. Alcuni vedono il primo colloquio gratuito come una lampada che illumina il sentiero verso una terapia riuscita, mentre altri lo considerano una scogliera insidiosa da evitare.
- Sostenitori: credono che faciliti l'accesso alla terapia e costruisca fiducia.
- Oppositori: temono che possa diminuire il valore percepito della terapia e creare ambiguità.
Un'analisi equilibrata e dettagliata
Il dibattito sul primo colloquio gratuito in psicologia è un puzzle complesso, con molteplici sfaccettature da considerare. Gli psicologi devono pesare attentamente le esigenze finanziarie, etiche e terapeutiche per trovare un equilibrio che rispetti sia la missione terapeutica sia le necessità pratiche.
Questa questione, come un delicato dipinto ad olio, ha diverse tonalità e sfumature che richiedono uno sguardo attento e una comprensione profonda. Non esiste una risposta univoca, ma una comprensione ponderata può guidare la scelta individuale di ogni professionista.lunedì 29 gennaio 2024
Al via il ciclo di mostre virtuali con “Pàthos. Valori, passioni, virtù” Dal 30 gennaio R’Accolte inaugura una nuova fase del suo impegno di valorizzazione culturale delle Fondazioni di origine bancaria
In mostra 80 capolavori di oltre 60 artisti raffiguranti le passioni, i valori e le emozioni di personaggi femminili che hanno segnato la storia antica
Dal 30 gennaio al 31 marzo 2024
Online
Al via il ciclo di mostre virtuali con "Pàthos. Valori, passioni, virtù", la prima esposizione online promossa dalla Commissione per i Beni e le Attività Culturali di Acri - Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa e realizzata nell'ambito di R'Accolte, il più grande catalogo multimediale in Italia.
Questa straordinaria mostra sarà visitabile gratuitamente su www.pathos-raccolte.it dal 30 gennaio al 31 marzo 2024. Curata dallo storico dell'arte Angelo Mazza, la mostra esplora l'iconografia femminile dell'antichità e del Vecchio Testamento nelle ricche collezioni d'arte delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio. L'innovativa iniziativa presenta online al pubblico una selezione di 80 capolavori provenienti da 31 Fondazioni di origini bancaria e realizzati da 60 artisti tra i quali Elisabetta Sirani, Guercino, Parmigianino, Guido Reni, Giambattista Tiepolo, Giacinto Gemignani e Agostino Carracci.
Attraverso importanti figure femminili dell'antichità come Cleopatra, Lucrezia, Eva, Betsabea, Rebecca e Giuditta, i grandi artisti che hanno fatto la storia dell'arte esplorano le passioni, i valori e le emozioni incarnate da queste potenti donne e dalle loro vicende coinvolgenti ed eroiche. Si tratta prevalentemente di dipinti, ma sono presenti anche incisioni, maioliche, bronzi e terrecotte, opere che coprono un arco temporale dal XVI al XX secolo. Angelo Mazza, curatore della mostra, scrive nel catalogo: "Il numero elevatissimo e la varietà delle opere d'arte confluite nel sito R'Accolte, distribuite in un arco temporale alquanto ampio, restituiscono una significativa galleria di immagini in cui le figure femminili si offrono come modelli esemplari di virtù per dignità, onore, coraggio, forza, eroismo, integrità morale e fedeltà, a tal punto da mettere a rischio la propria vita o sacrificarla deliberatamente. In taluni casi la sequenza delle immagini è così folta e iconograficamente variata da visualizzare i momenti essenzial della narrazione storica".
Con questo nuovo progetto, R'Accolte continua a celebrare e diffondere il ricco patrimonio delle collezioni d'arte delle Fondazioni di origine bancaria e inaugura una nuova fase nel suo impegno di valorizzazione culturale con l'avvio di un ciclo di mostre virtuali che offriranno al pubblico l'opportunità di esplorare e comprendere le collezioni d'arte delle Fondazioni in modi del tutto innovativi. Dal suo avvio nel 2012, R'Accolte ha reso accessibili oltre 15.000 opere, censite secondo i più accurati standard internazionali, appartenenti a 78 collezioni, spaziando dal mondo antico al contemporaneo.
Come scrive Donatella Pieri, presidente Commissione Acri Beni e Attività culturali, nel catalogo: "Questo nuovo progetto nasce dalla volontà di aggiungere conoscenza, di ricostruire vicende della storia, di diventare occasione per nuovi approfondimenti e accrescimenti di un'arte ancora ampiamente esplorabile. La conoscenza del patrimonio produce la consapevolezza del suo valore e coltiva la responsabilità della sua perenne conservazione".
Le donne: un percorso tra valori, passioni e virtù
A mettere in luce le varie interpretazioni dei racconti biblici, nate dalle personali sensibilità degli oltre 60 artisti che prenderanno parte al progetto, sarà la galleria delle immagini tratte dalle collezioni d'arte delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio, che si svilupperà in un percorso suddiviso in 10 stanze virtuali. Dal 30 gennaio, ogni stanza ospiterà l'iconografia di alcune donne divenute – nel corso della storia antica – simbolo di uno specifico sentimento, emblema di valori, passioni e virtù.
La seconda stanza è dimora di Cleopatra, l'ultima regina d'Egitto della dinastia tolemaica – sovrana, madre, moglie, amante e condottiera – è uno dei personaggi più celebri della storia antica. Gli otto dipinti raccolti in mostra, che la vedono protagonista, si concentreranno prevalentemente sull'episodio conclusivo della vita che la rende simbolo di forza, intelligenza e indipendenza.
All'interno della terza stanza si trova Lucrezia, l'eroina romana violata da Sesto Tarquinio, figlio di Tarquinio il Superbo ultimo re di Roma. Simbolo di dignità e sacrificio, il suicidio è la forma di catarsi della nobildonna che ha segnato una parte importante della storia antica, costringendo Tarquinio il Superbo all'esilio e portando alla fine della monarchia e all'inizio della Repubblica.
Proseguendo nel percorso virtuale si entra nella quarta stanza dove troviamo le Sibille, le cui virtù preveggenti erano tenute in grande considerazione. Tra le figure femminili dell'antichità greco-romana che rivestono maggiore importanza, le Sibille venivano consultate nei momenti cruciali dell'esistenza e in occasione di importanti decisioni politiche e di strategiche scelte militari, fornendo a volte responsi oscuri e ambigui. Per questo motivo divennero simbolo di sapienza e profezia. Numerose sono le loro rappresentazioni nelle collezioni delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di Risparmio.
Altra iconografia femminile celebrata dai più grandi artisti della storia antica è Eva, che è posizionata nella quinta stanza. Presentata nella doppia valenza di negatività e positività, ad Eva si imputano la disobbedienza, la frattura di un mondo incantato e l'inizio della fragilità e della corruzione umana; ma la curiosità di Eva che coglie il frutto e convince Adamo ad assaporarlo è metafora di tendenza alla conoscenza cui l'intelligenza non può sottrarsi, così come della ricerca che esige coraggio e disponibilità nella consapevolezza del rischio.
Nella sesta stanza, il visitatore si imbatte con una donna simbolo di seduzione e inganno: la moglie di Putifarre, della quale il libro della Genesi non riporta neppure il nome. Nel testo biblico diviene protagonista quando, invaghitasi del giovane Giuseppe, servitore di Putifarre stesso, cercò di sedurre più volte l'uomo, il quale però la respinse. La donna, infuriata per il rifiuto, si vendicò di lui accusandolo di calunnia davanti al marito e facendolo arrestare.
All'interno della settima stanza troviamo le vicende di Sara e di Agar, che si intrecciano nel racconto biblico divenendo simbolo di crudeltà e riscatto. Sara, la moglie sterile di Abramo, non riuscendo a dare un figlio al marito gli offre la propria schiava, una straniera di nome Agar, con l'obiettivo di adottarne il figlio al momento del parto. Da questa unione nascerà Ismaele. Quando si accorge di essere incinta, Agar perde ogni rispetto per la sua padrona, finendo col maltrattarla. In seguito, anche Sara riesce a generare un figlio, Isacco, ma – quando lo vede scherzare col fratellino Ismaele – scoppia in lei una profonda rabbia, al punto che Abramo è costretto ad allontanare Agar e suo figlio.
Speranza e unione sono i valori che delineano le figure di Sara e Rebecca, protagoniste dell'ottava stanza della mostra. Quella di Sara e di Rebecca è una storia a lieto fine per il felice matrimonio contratto con la benedizione divina.
La nona stanza ospiterà Susanna, vittima di molestie e calunnie, la cui onestà e integrità sarà infine riconosciuta. Susanna fu incolpata pubblicamente per aver rifiutato due anziani giudici che frequentavano la casa del marito, ma l'intervento provvidenziale del profeta Daniele riuscirà a salvarla dalla condanna a morte, dimostrando l'innocenza della giovane e la menzogna dei due uomini. Così la casta Susanna divenne simbolo dell'anima salvata e della virtù, dell'onestà e della giustizia.
Il percorso si conclude nella decima stanza, dove i visitatori troveranno i dipinti di Debora, Giaele e Giuditta, simbolo di ribellione e audacia. Le tre eroine sono accomunate dal forte temperamento che, unito alla fredda determinazione, le spinge a subordinare la loro stessa esistenza alla missione di liberazione della patria. Nella storia antica, la coraggiosa determinazione della profetessa Debora libera gli ebrei dalla soggezione ai Cananei e assicura quarant'anni di pace ai territori di Israele; l'atroce impassibilità di Giaele sconfigge il nemico Sisara, mentre le trame di seduzione, l'astuzia e il coraggio violento di Giuditta mettono in fuga gli Assiri e salvano la città di Betulia dall'assedio.
Ad arricchire la mostra ci saranno un catalogo digitale, video-interviste al curatore e contenuti multimediali che collegano le opere alla cultura popolare contemporanea. "Pathos. Valori, passioni, virtù" sarà inoltre accompagnata da un ricco calendario di eventi dal vivo, tra cui lezioni di storia dell'arte, visite guidate e laboratori per bambini, organizzati dalle Fondazioni partecipanti nei loro territori di riferimento.
Le Fondazioni di origine bancaria sono organizzazioni non profit, private e autonome, nate all'inizio degli anni Novanta dalla riforma del sistema del credito. Acri è l'organizzazione che le rappresenta collettivamente.
Le Fondazioni di origine bancaria, eredi delle Casse di Risparmio, mantengono una lunga tradizione nel campo dell'arte e della cultura. Oltre a sostenere interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale, le Fondazioni promuovono progetti che mirano a democratizzare la cultura, favorendo l'accesso di un vasto pubblico ai beni culturali. L'impegno delle Fondazioni, in questo campo, riflette l'articolo 9 della Costituzione italiana e la Convenzione di Faro del 2005, promuovendo la tutela del patrimonio culturale e l'accesso consapevole di tutti i cittadini.
Dal 2000 a oggi, al settore Arte, Attività e Beni culturali le Fondazioni hanno destinato complessivamente oltre 7,5 miliardi di euro, contribuendo significativamente allo sviluppo culturale delle comunità di riferimento e dell'intero Paese. Gli interventi sostenuti includono, tra gli altri, il recupero e la conservazione del patrimonio monumentale, la tutela e la promozione di collezioni d'arte, il sostegno a festival culturali e lo sviluppo di progetti di sistema a livello nazionale, come R'Accolte.
TORNANO LE CELEBRAZIONI PER IL DARWIN DAY A BOLOGNA
Si svolgerà da mercoledì 14 febbraio a mercoledì 28 febbraio, il programma di eventi in presenza, e trasmessi online, Darwin Day 2024. LA NUOVA ETOLOGIA - Nella mente degli animali: scienza, etica e conservazione di organismi senzienti, organizzato dall'Unione Bolognese Naturalisti (UBN), dal Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali (BiGeA) e dal Sistema Museale di Ateneo (SMA) dell'Università di Bologna, in collaborazione con la Fondazione Golinelli. L'iniziativa è patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Bologna e dalla Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE). Gli eventi, gratuiti e aperti a tutti, celebrano la nascita di Charles Darwin, avvenuta il 12 febbraio 1809.
Quest'anno il tema portante è " La nuova etologia". Per millenni abbiamo pensato, senza alcuna prova, che gli animali fossero solamente macchine, automi privi di sensazioni, sentimenti, pensieri. Charles Darwin ha cancellato quei pregiudizi, riformulando definitivamente i fondamentali delle scienze della mente e del comportamento. Le menti degli animali differiscono dalla nostra solo per grado, non per qualità. L'evoluzione connette tutti i viventi in una rete di condivisioni. Con gli animali condividiamo istinti, emozioni, razionalità ed anche consapevolezza e coscienza individuale.
La rivalutazione delle menti degli animali è sostenuta da innumerevoli evidenze scientifiche prodotte dalle ricerche dei neurobiologi e confermate dagli studi in natura. Non solo i mammiferi più vicini a noi, come le scimmie antropomorfe, ma anche delfini e balene, elefanti, topi ed altri roditori, pipistrelli, galline, pappagalli, corvi e molte altre specie di uccelli hanno menti creative, esprimono emozioni, imparano a contare e sanno prendere decisioni razionali, imparano a risolvere problemi e ad usare utensili. E tutti sanno comunicare con l'ambiente esterno e fra di loro.
Sta sorgendo una "Nuova Etologia". Gli studi sulle menti degli animali ci sollecitano a ripensare i nostri rapporti con loro, prima di tutto per rispettare i pet, cani e gatti che convivono con noi. Ad esempio, per cancellare ogni maltrattamento, abbandono, tortura. Poi miliardi di animali domestici sono allevati spesso in condizioni indecenti e sacrificati per la nostra alimentazione. Possiamo cambiare i metodi di allevamento? Possiamo provare a consumare meno carne? Altri miliardi di animali selvatici sono uccisi ogni anno da cacciatori sportivi, che non hanno alcuna necessità di consumarne le carni. Possiamo pensare di ampliare le liste delle specie protette? In alcune realtà, l'espansione di popolazioni di grandi mammiferi, ungulati e carnivori, pone problemi di convivenza con la produzione agricole e la zootecnia. Possiamo utilizzare le evidenze della nuova etologia per prevenire gli impatti degli animali selvatici e migliorare la convivenza riducendo al minimo la necessità di ricorrere a rimozioni letali? Ed infine la nuova etologia pone le basi per affrontare il difficilissimo tema dei diritti degli animali, doveroso argomento richiamato fra l'altro dall'Articolo 9 della nostra Costituzione, recentemente riformato: «La Repubblica…tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».
Da questi spunti ricercatori, docenti ed esperti partiranno per interagire e dialogare con i partecipanti delle numerose attività previste per questo Darwin Day 2024 bolognese.
Ad aprire la rassegna, mercoledì 14 febbraio, presso l'Aula A. Ghigi (Via San Giacomo, 9 - Bologna), dalle 16 alle 18.00, la conferenza Il darwinismo e la nuova neurobiologia a cura del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell'Università di Bologna e dell'Unione Bolognese Naturalisti. Interverranno: Annalisa D'Orsi (Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro") e Giorgio Vallortigara ( Università di Trento). I saluti di apertura saranno del prof. Alessandro Chiarucci (Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali - BiGeA, Università di Bologna) e la moderazione di Ettore Randi (Unione Bolognese Naturalisti).
Ancora in Aula Ghigi e dagli stessi curatori, mercoledì 21 febbraio, dalle 16 alle 18, è prevista Gli addomesticati e i selvatici: coesistenza o conflitti?. Interverranno la prof.ssa Giulia Guazzaloca (Università di Bologna), il prof. Marco Musiani (Università di Bologna), Luigi Boitani (Università La Sapienza di Roma). I saluti di benvenuto saranno di Giancarlo Marconi (Presidente dell'Unione Bolognese Naturalisti) e la moderazione, anche in questa occasione, di Ettore Randi (Unione Bolognese Naturalisti).
Sabato 17 febbraio alle 16 e domenica 18 febbraio alle 11 sarà il turno della visita guidata, rivolta ad adulti e famiglie con bambini da 8 anni, dal titolo MenteSelva: passeggiata nell'intelligenza animale. L'iniziativa, che si terrà presso la Collezione di Zoologia, via Selmi 3 a Bologna, è a cura del Sistema Museale di Ateneo.
A chiudere le celebrazioni mercoledì 28 febbraio dalle 9.30 alle 13.00, a cura di Fondazione Golinelli, si terrà Darwin Day: Nella mente degli animali, evento aperto al pubblico e alle scuole secondarie di secondo grado. La prima parte, dal titolo L'evoluzione dell'inganno, sarà una conferenza tenuta da Laura Beani (Università di Firenze) e Federico Cappa (Università di Firenze). La seconda, con Federico Plazzi (Ricercatore dell'Università di Bologna) sarà incentrata sul gioco da tavolo collaborativo Endless Evolution. Per tutti i partecipanti all'evento sarà possibile visitare gratuitamente la mostra "I preferiti di Marino. Capitolo I" che propone 40 opere di importanti artisti moderni e contemporanei provenienti dalla collezione privata di Marino e Paola Golinelli. Per le classi interessate, previa prenotazione, sarà inoltre possibile prenotare un tour guidato interattivo ad un prezzo scontato.
Gli eventi si svolgeranno in presenza. Parte degli appuntamenti sarà inoltre accessibile anche in streaming online, previa iscrizione. Per restare aggiornati sul programma, le modalità di iscrizione, di accesso e fruizione è possibile consultare i siti web degli organizzatori: sma.unibo.it, bigea.unibo.it, fondazionegolinelli.it, naturaitalica.it.