martedì 12 dicembre 2023

Omaggi a dipendenti: quale trattamento fiscale è previsto?

Con l'avvicinarsi delle festività Bennati, che di Natale se ne intende, rivela le strategie vincenti per iniziative di welfare aziendale che non solo esprimano riconoscimento ai dipendenti, ma permettano anche alle aziende di beneficiare di detrazioni dedicate.

Milano, dicembre 2023. Doni ed eventi aziendali ai propri dipendenti esprimono affetto e riconoscimento da parte dell'azienda, ma non tutti sanno che le aziende possono beneficiare di alcune detrazioni importanti.

Inoltre, le variabili che determinano il trattamento fiscale degli omaggi aziendali includono il tipo di dono (acquistato, ma anche prodotto dall'azienda stessa), i destinatari (dipendenti, clienti o fornitori), il valore degli omaggi e specifici calcoli legati al fatturato.

Omaggi ai dipendenti: quando si ha diritto a deduzioni del 100%

Nel caso degli omaggi ai dipendenti, i costi sono completamente deducibili quando rientrano nelle spese per prestazioni da lavoro dipendente, mantenendo l'IVA non detraibile. Attenzione, però: superata la soglia dei 258,23 euro per periodo d'imposta, l'omaggio diventa tassabile come fringe benefit aziendale.

Per gli omaggi ai clienti, invece, i costi sono deducibili al 100% se ci si mantiene sotto la soglia dei 50 euro a unità, con IVA detraibile entro questa soglia. Superato il limite, si entra nel caso delle spese di rappresentanza.

Trattamento fiscale di eventi e feste aziendali

Anche eventi e feste aziendali, che spesso si concentrano proprio a cavallo delle feste, seguono un trattamento fiscale specifico: in questo caso, è fondamentale sapere che la detraibilità dell'IVA per le cene aziendali dipende da chi sono i partecipanti. Infatti, se l'evento coinvolge solo dipendenti, l'IVA è indetraibile, ma i costi sono deducibili entro limiti specifici, poiché l'evento non può considerarsi "spesa di rappresentanza" né avrà carattere promozionale. Al contrario, in presenza di soggetti esterni all'azienda, come clienti o fornitori, si rientrerà in tale categoria e la deducibilità dei costi segue quanto scritto nel decreto legislativo 147/2015. Anche in questo caso, la soglia è di 50 euro a unità.

Cesti natalizi: deducibilità totale se sotto i 50 euro

I cesti natalizi rappresentano un caso particolare, dove è il costo totale del cesto ad essere considerato per la soglia di deduzione, non il costo dei singoli prodotti che compongono il cesto nel suo insieme: dunque, se il cesto natalizio nel suo complesso costa meno di 50 euro, esso sarà interamente deducibile.

domenica 10 dicembre 2023

Caso Melega: La parola all'imprenditore

Marco Melega è un imprenditore noto dapprima per aver lanciato la moneta complementare in Italia, successivamente per il suo coinvolgimento in un'indagine di frodi on-line. Lo scorso 23 novembre 2013 è stata pronunciata, presso il Tribunale di Cremona, la Sentenza di primo grado che lo ha visto gravato di una condanna di oltre 10 anni di carcere.
 
L'imprenditore, dopo circa 15 giorni, ha pubblicato una replica sul proprio sito web ove fa emergere il proprio dissenso rispetto a detto esito e fa pertanto presagire un ricorso in appello.
 
La replica di Melega è tagliente e rimanda con sarcasmo a lacune e contraddizioni che emergerebbero dalle stesse carte che ne hanno determinato la condanna in primo grado, senza celare qualche polemica su alcuni termini utilizzati dalla stampa.
 
In primis puntualizza il fatto di non essere mai sato "un faccendiere nullatenente sconosciuto al fisco" e pubblica le proprie dichiarazioni dei redditi depositate nel periodo immediatamente alla vicenda mostrando per un lordo annuo dichiarato di circa 750 mila euro oltre ad evidenziare come l'imprenditore di Cremona sia sempre stato proprietario diretto di beni e società di valore ingente.
 
Melega prosegue lamentando problematiche di compatibilità degli addebiti con la propria figura e punta, inoltre, il dito contro l'operato "dei signori dotati di distintivo della Guardia di Finanza" per l'assenza di intercettazioni telefoniche e perizie tecniche che avrebbero fornito un quadro più chiaro della vicenda.
 
L'imprenditore conclude quindi contestando la sentenza che gli appare emessa più "per logiche di budget" piuttosto che in virtù di dati oggettivi e dichiara che " solo una persona poco sana di mente, metterebbe a repentaglio il proprio benessere, un ingente patrimonio personale alla luce del sole, la propria reputazione costruita in circa 30 anni di carriera imprenditoriale, la serenità della propria famiglia per improvvisarsi un povero delinquente alla soglia dei 50 anni con l'obiettivo di "raccattare" somme di cui poteva già disporre senza sforzo alcuno nell'ambito delle proprie attività ordinarie".