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sabato 22 gennaio 2022
Tra la Musica e la Poesia, in radio il nuovo singolo di Frank Rizzi
venerdì 21 gennaio 2022
Neko Willer, fuori il videoclip ufficiale di Sono Qui
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giovedì 20 gennaio 2022
Sergio Lepri: Pirillo (Circolo Saragat Matteotti), cordoglio per la scomparsa del Direttore Lepri, partigiano e maestro di giornalismo, 102 anni di esempi ed insegnamenti!
Roma 20.1.2022 –: "Il Circolo Culturale Saragat-Matteotti si unisce al cordoglio unanime per la scomparsa di Sergio Lepri, Partigiano della prima ora, maestro del giornalismo e, tra le tante cose fatte nei Suoi eccezionali 102 anni di vita, storico direttore dell'Ansa." –cosi Enzo Pirillo, Presidente del Circolo Culturale Saragat Matteotti-
"Un Uomo esemplare per coraggio e dedizione, memoria storica delle vicende italiane, il Suo impegno antifascista lo vide impegnato in prima linea nel Partito d'Azione e poi nella Sinistra Liberale; redattore del foglio d'informazione clandestino L'Opinione e poi de la Nazione del Popolo, giornale del Comitato toscano di liberazione, fondatore di Articolo21, è stato un solidissimo punto di riferimento per il giornalismo italiano per tutta la Sua lunga vita! Ha insegnato Linguaggio dell'informazione e tecniche di scrittura nella Scuola superiore di giornalismo ed alla LUISS, ma più di tutto ha insegnato a centinaia di Colleghi le regole fondamentali del buon giornalismo e dell'etica professionale. Nominato anche Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica, lo ricordiamo con la dichiarazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "Con Sergio Lepri scompare un prestigioso direttore, maestro di professionalità e deontologia per generazioni di giornalisti, e un testimone attento e partecipe di lunghe e decisive fasi della storia italiana". A nome mio e del Circolo Culturale Saragat Matteotti porgo le più sentite condoglianze ai familiari; oggi perdiamo un Maestro, ma restano immortali le sue parole, sintesi di un pensiero politico profondo e sempre attuale: "Che l'ignoranza non vada al potere o, se c'è già, non ci resti!". Grazie Compagno Lepri, grazie Direttore!"
Vincenzo Pirillo, Presidente del Circolo Culturale "Saragat - Matteotti"
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Circolo Culturale "G. Saragat - G. Matteotti"
Corrispondenza: via Giuseppe Benedetto Dusmet 15/a - 00168 Roma
Luciano Bonetti. Vicine lontananze
mercoledì 19 gennaio 2022
Slow Tourism ai Caraibi: alla scoperta di Aruba a piedi
Credits: Aruba Tourism Authority
Gennaio 2022 – Ci sono moltissimi modi per scoprire una destinazione, ma quello che permette di connettersi con un luogo in maniera più profonda e genuina è sicuramente camminando. Aruba, piccola isola dei Caraibi del Sud, offre diversi sentieri per chi vuole avventurarsi e rigenerarsi tra la natura e la cultura di questo luogo, permettendo di vivere la destinazione da un nuovo punto di vista, unico e privilegiato. Tra una casetta colorata, una recinzione di cactus e un incontro ravvicinato con un asinello, gli unici suoni che sentirete sono il fruscio del sottobosco causato da un’iguana o lo squillante cinguettio degli uccellini locali.
Di seguito una carrellata di alcuni degli incredibili sentieri di Aruba. Essendo un’isola molto sicura, i visitatori potranno intraprendere queste escursioni da soli oppure rivolgersi a una delle agenzie di eco tour locali, come The Shack Aruba e Aruba Nature Explorers, le quali offrono escursioni guidate che sono perfette per gli escursionisti che vogliono scoprire qualcosa in più sulla flora locale, la fauna, le formazioni geologiche e i siti storici che incontreranno lungo il cammino.
I sentieri all’interno dell’Arikok National Park
Estendendosi per circa il 20% della superficie di Aruba, il Parco Nazionale Arikok è costellato da oltre 32 chilometri di sentieri che si snodano tra i cactus. Diversi punti di ingresso al parco forniscono un comodo accesso ai sentieri.
Vicino ad Arikok Hill, il Cunucu Arikok Trail è facile da percorrere, il che lo rende ideale per le famiglie con bambini. Lungo il sentiero, gli esemplari di flora locale sono segnalati con targhette di legno informative, e all'estremità dell'anello del sentiero, un ex piantagione restaurata, chiamata Cunucu Arikok, racconta la storia di come gli agricoltori arubani lavoravano e vivevano una volta.
Il Miralamar Trail offre viste spettacolari che abbracciano entrambe le coste; pozzi di miniera che ricordano la "corsa all'oro" di Aruba nel XIX secolo e i resti di un vecchio sito di coltivazione, chiamato Masiduri, dove venivano coltivati alberi da frutta ed eucalipto. Gli escursionisti più audaci potrebbero voler continuare a camminare lungo il letto del fiume Rooi Taki, solitamente asciutto, fino alla laguna spagnola.
Il Rooi Tambu Trail porta gli escursionisti dal Visitor's Center a Dos Playa Beach, con gran parte del percorso costituito da un letto asciutto del fiume. In un tratto del sentiero, le rive laterali si alzano notevolmente su entrambi i lati creato un effetto davvero particolare. Durante il percorso è affascinante ammirare come l’ambiente cambi man mano che ci si avvicina al mare: i dintorni aridi, i vecchi e nodosi alberi di watapana, l'aloe, i cactus e la fitta boscaglia lasciano il posto alle brezze costiere, al terreno sabbioso, alle mangrovie e agli alberi di uva passa. Alla fine del sentiero si è ricompensati dalla vista di Dos Playa, una splendida baia di sabbia bianca popolare tra i surfisti locali.
Altri itinerari sulla costa settentrionale
Innumerevoli sentieri sterrati attraversano il terreno desertico dell'area a nord del parco nazionale, molti dei quali sono stati tracciati dagli appassionati di mountain bike. Gli escursionisti possono esplorare l'area intorno alle rovine del mulino d'oro Bushiribana e la spiaggia di Wariruri usando sentieri che si sviluppano lungo il mare per godere di panorami incredibili e fresche brezze marine, così come sentieri che tagliano verso l'interno tra le colline costiere, punteggiate da cactus torreggianti e formazioni rocciose. Un po' più a nord, l'Alto Vista Trail, che parte dalla piccola cappella di Alto Vista, offre anch'esso viste panoramiche del paesaggio aspro e del maestoso mare blu intenso.
Camminare giù al sud
Un buon punto di partenza per esplorare a piedi la punta più a Sud dell’Isola è il Faro di Seroe Colorado situato sulla cima di Seroe Colorado (Colorado Hill). La collina si trova nel punto più meridionale dell'isola, offrendo una vista spettacolare sul mare, sulle onde che si infrangono e, se siete fortunati e la giornata è abbastanza limpida, anche sul Venezuela. Le formazioni rocciose vulcaniche mescolate con le scogliere calcaree creano un paesaggio quasi lunare e curiosando tra le rocce sarà possibile scorgere il Seroe Colorado Natural Bridge, un ponte naturale. Il sentiero si snoda poi lungo la bellissima costa, costeggiando il Pet Cemetery, fino a Baby Beach, dove i camminatori potranno godersi bella nuotata e il pranzo.
In alternativa, gli escursionisti possono scegliere di dirigersi a nord dal faro di Seroe Colorado lungo il Rincon Beach Trail fino alle spiagge di Boca Grandi e Grapefield. Lungo questo sentiero sabbioso, gli escursionisti potranno di nuovo godere di fresche brezze marine e di splendide viste sul mare e sulle acrobazie di windsurfer e kitesurfer più esperti, e potrebbero anche incontrare alcuni dei gentili asini selvatici o capre vaganti che vivono in questa zona.
Da non dimenticare… È consigliabile camminare al mattino presto o nel tardo pomeriggio per evitare il forte sole che (fortunatamente) bacia Aruba quasi ogni giorno. Cappello e abbigliamento protettivo, scarpe comode e resistenti robuste, molta acqua e crema solare sono altamente raccomandati per tutte le escursioni.
martedì 18 gennaio 2022
Strategie di Destination Marketing per le Piccole Destinazioni Turistiche
È disponibile su Amazon l’ultimo libro di Maurizio Testa, che racconta il virtuoso case study di Capo Sant’Andrea: da Consorzio a Destination Management Organization
In un mondo in cui i viaggiatori sono bombardati da messaggi e comunicazioni di ogni tipo, non è facile per una piccola destinazione farsi notare. Eppure, l’ultima opera di Maurizio Testa, professionista di destination management e albergatore, ci racconta come, grazie al lavoro di squadra e al coinvolgimento delle giuste professionalità, anche un piccolo consorzio possa agire con il metodo (e i risultati) di una grande DMO, diventando un esempio moderno e attuale per la valorizzazione di una destinazione.
Strategie di Destination Marketing per le piccole destinazioni turistiche - disponibile sia in versione e-book che cartacea su Amazon - è il racconto del caso del Consorzio Capo Sant’Andrea, meraviglioso angolo di paradiso situato nella punta Nord-Ovest dell’isola dell’Elba, virtuoso esempio di un gruppo di operatori elbani che hanno saputo unire le forze e creare una DMO di successo e hanno contribuito a cambiare il posizionamento di Capo Sant’Andrea da località meramente balneare ad una destinazione di viaggio adatto a diverse nicchie di mercato.
Un case study ben specifico che fornisce spunti e suggerimenti su come impostare e gestire un’efficace strategia di comunicazione, a cominciare dalla definizione degli obiettivi, dall’individuazione dei target e dalla mappatura del prodotto, fino al posizionamento, al destination branding e alla scelta dei canali.
Il quadro di riferimento in cui si muove il mondo del turismo è in continua evoluzione e la pandemia ha acuito un cambiamento che probabilmente era già in atto: oggi il mondo dell’ospitalità e delle destinazioni si trova ad aver a che fare con visitatori consapevoli e informati, che hanno specifici bisogni e interessi. È così che, per una destinazione, diventa fondamentale definire i propri target e capire come soddisfarne le necessità, sia in fase di comunicazione e posizionamento della destinazione sia in fase di accoglienza ed esperienza del viaggio.
Nei 17 capitoli, Maurizio Testa guida sapientemente il lettore tra marketing essenziale e marketing secondario, nella scelta degli strumenti di comunicazione e nella loro integrazione alla ricerca del giusto equilibrio che costituisca la formula vincente per una destinazione, anche in un’ottica di razionalizzazione del budget e investimento delle proprie risorse.
Quello che ci insegna l’esperienza del Consorzio Capo Sant’Andrea è che la condivisione di obiettivi e una visione d’insieme del prodotto turistico, inteso come somma di risorse e servizi per creare un vero e proprio sistema integrato di offerta dell’esperienza turistica territoriale, costituiscano gli ingredienti vincenti non solo per raggiungere un potenziale viaggiatore, ma anche in un’ottica di governance del territorio condivisa e volta al miglioramento della fruizione turistica del luogo.
Infine, l’amore per il territorio che traspare dalle parole dell’autore, ci conferma nuovamente quanto la passione che lega un gruppo di persone alla propria terra costituisca per una DMO il primo motore e un valore aggiunto estremamente competitivo quando si comunica una destinazione.