venerdì 3 settembre 2021

Strage via Carini, Pirillo (Circolo Saragat Matteotti), necessario seguire le parole e l’insegnamento del Gen. Dalla Chiesa, unica via per combattere le mafie

Roma, 03.09.2021:- "Il 3 settembre 1982, la mafia uccideva a Palermo il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Prefetto di Palermo, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo, una delle pagine più brutte e drammatiche della storia della Repubblica" –cosi Enzo Pirillo, Presidente del Circolo Culturale Saragat Matteotti di Roma-

"Nel testo della sentenza del maxiprocesso del 1985 si leggono queste parole «L'assassinio Dalla Chiesa, dopo l'assassinio Moro, è certamente il delitto più grave della storia della Repubblica. Le carte di una sentenza giudiziaria sono di solito raggelanti. Le carte sulla vita del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa rappresentano invece la certificazione drammatica e autorevole di verità finora negate, nascoste, manipolate», allora non si poteva minimamente immaginare l'orrore delle stragi di Capaci e via D'Amelio nella quali morirono i Giudici Falcone e Borsellino!

Forse per questo è facile condividere il sentimento di quell'anonimo cittadini che scrisse sul luogo della strage  «Qui è morta la speranza dei palermitani onesti», anche se, per onorare la memoria di chi ha perso la vita per combattere le mafie, la speranza non può e non deve morire!

"In circostanze come questa triste ricorrenza può essere facile inciampare in una retorica scontata, non volendo incorrere in questo –conclude Enzo Pirillo- mi limito a ricordare le parole del Generale Dalla Chiesa: "Se è vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle sue istituzioni e delle sue leggi; non possiamo oltre delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti". A nome del Circolo Saragat Matteotti esprimo un deferente pensiero per la memoria di tutte le vittime di tutte le mafie, ed un rispettoso ed affettuoso abbraccio a Rita e Nando dalla Chiesa".


Vincenzo Pirillo, Presidente del Circolo Culturale "Saragat-Matteotti"


 
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Circolo Culturale "G. Saragat - G. Matteotti"
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Inaugurato il padiglione del Perù alla 17ª Biennale di Venezia

Inaugurato il padiglione del Perù alla 17ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia

È intervenuto l'architetto Felipe Ferrer, curatore della mostra rappresentante il Perù: "Playground: artefatti per interagire"

Settembre 2021 – Nell'ambito del vernissage organizzato dal Collettivo Curatori della 17esima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, il padiglione peruviano è stato inaugurato lo scorso fine settimana con una cerimonia intima condotta dal creatore della mostra, l'architetto Felipe Ferrer.

Il curatore della mostra "Playground: artefatti per interagire" ha dato il via a una breve discussione sul concetto e sull'esperienza che i visitatori potranno vivere nel padiglione peruviano, situato all'Arsenale di Venezia.

Il progetto è stato concepito intorno ai problemi di sviluppo urbano e di appropriazione degli spazi pubblici, aumentati in diverse regioni del paese sudamericano e in particolare nella città di Lima, tramite l'utilizzo di un elemento principale: le sbarre, che sono sinonimo di paura.

La proposta si è concentrata sull'abbattimento di questa paura, attraverso la trasformazione delle sbarre in nuovi artefatti che incoraggino l'interazione attraverso il gioco e migliorino le relazioni tra i cittadini. L'elemento emblematico è il dondolo, in cui è necessario che le due persone trovino il giusto equilibrio per potersi sedere.

Così facendo, si vuole evidenziare come, attraverso l'equilibrio e il gioco, possa nascere la fiducia reciproca, un sentimento che è fondamentale per generare equilibrio e un'interazione armoniosa tra gli esseri umani.

L'ambientazione della mostra include cartelli dissuasori, così come un cancello principale all'ingresso che segna l'inizio dell'esperienza, accompagnata da elementi visivi e sonori.

OPERA COLLABORATIVA

La partecipazione del paese sudamericano è possibile grazie al Patronato Cultural del Perú, istituzione che dal 2016 è incaricata della produzione e organizzazione del padiglione, con la partecipazione di PROMPERÚ. È anche sostenuto dalla Fondazione Wiese e dal giornale El Comercio; e dal Ministero della Cultura e dal Ministero degli Affari Esteri, dalla Pontificia Università Cattolica del Perù e dall'Università di Lima.

ü  L'ingresso al Padiglione del Perù è possibile da martedì a domenica dalle 10:00 alle 18:00 previa prenotazione e acquisto di biglietti

ü  La 17ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia rimane aperta fino al 21 novembre e ha come tema centrale "How Will We Live Together?"

ü  Per saperne di più sul progetto "Playground: artefatti per interagire" fai un tour a 360° del padiglione del Perù qui: https://www.pcp.org.pe/playground/ 

 

 

mercoledì 1 settembre 2021

Kim Dupond Holdt. La sorpresa della luce

a cura di Roberto Mutti
Palazzo Castiglioni, Corso Venezia 47, Milano
17 settembre - 1 ottobre 2021
                                                                                               

In occasione di Photofestival 2021, Milano accoglierà un'importante personale dell'artista danese Kim Dupond Holdt (Vojens, 1966) a cura di Roberto Mutti, realizzata con la collaborazione di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo di MADE4ART. A ospitare l'esposizione sarà Palazzo Castiglioni, pregevole edificio liberty sede di Confcommercio Unione Milano, cuore di questa storica manifestazione dedicata alla fotografia ormai giunta alla sua sedicesima edizione.

In mostra una selezione di opere appartenenti alla recente produzione fotografica di Kim Dupond Holdt, dove dettagli di architetture e oggetti di design, il gioco dei tessuti, distorsioni attraverso superfici specchianti comunicano all'osservatore aspetti inediti della realtà, nella quale elementi naturali e creati dall'uomo si fondono armonicamente. A caratterizzare gli scatti dell'artista danese sono una spiccata tendenza all'astrazione, colori accesi e coinvolgenti, una luce capace di stupire e scolpire, lavori frequentemente presentati come dittici in un dialogo di richiami e contrasti.

Come sostiene il Curatore Roberto Mutti nel testo che accompagna la mostra: «La fotografia è, come dice il suo stesso nome, creata dalla luce ma per indirizzare quest'ultima nella giusta direzione occorre che qualcuno la sappia dominare con sapienza per finalizzarla a un progetto preciso. Kim Dupond Holdt con questo nuovo lavoro riesce nel suo intento: chi osserva le sue opere non è spinto a chiedersi come abbia fatto l'autore a raggiungere questi esiti caratterizzati da un geometrismo astratto partendo dai luoghi ripresi né a interrogarsi su quali siano, ma si lascia sorprendere dalla magnificenza delle forme ritrovando così la meraviglia che la vera fotografia sa da sempre suscitare». 

La sorpresa della luce sarà aperta al pubblico dal 17 settembre al 1 ottobre 2021, dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle 18; l'esposizione sarà visitabile in anteprima a partire dal 15 settembre in occasione della conferenza stampa di presentazione di Photofestival.

Kim Dupond Holdt. La sorpresa della luce
a cura di Roberto Mutti

17 settembre - 1 ottobre 2021
dal lunedì al venerdì ore 08.30 - 18

Palazzo Castiglioni
Corso Venezia 47, Milano
M1 Palestro
+39.02.77501

Communication by:
MADE4ART
Comunicazione e servizi per l'arte e la cultura

lunedì 30 agosto 2021

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