venerdì 1 gennaio 2021

Nel 2021, ripartire dall'innovazione diffusa

Quello che, in queste ore, sta volgendo al termine è stato un anno che ha messo a dura prova tutti: aziende, cittadini e istituzioni. L’emergenza pandemica, tuttora in corso, ha causato un vero e proprio cataclisma in termini umani, sociali, sanitari e, ovviamente, economici.

 

Nonostante tutto, occorre guardare avanti, impegnarsi con determinazione crescente nel lavoro di tutti i giorni non solo per fare in modo di attenuare i gravi danni subiti, ma anche per ripartire, ponendo le basi per una ripresa solida e concreta, pur senza dimenticare quanto è accaduto nel corso degli ultimi 10 mesi.

 

Occorre non dimenticare che, nonostante la sconcertante sottovalutazione della crisi sanitaria da parte di certi personaggi a dir poco bizzarri, moltissimi nostri connazionali (certo, non tutti, purtroppo) hanno reagito in modo responsabile e una miriade di aziende operanti in comparti diversi hanno affrontato le innegabili difficoltà ricorrendo a nuove modalità organizzative, in particolare, spingendo l’acceleratore sul pedale dell’innovazione.

 

È anche nell’innovazione tecnologica e digitale, infatti, che risiedono significative opportunità per il rilancio urgente delle attività nei settori della distribuzione, della produzione e dei servizi. Pensiamo a come ha reagito il comparto del retail durante la fase del lockdown primaverile: ha adottato misure e strumenti atti a garantire il rispetto delle norme di contenimento dell’epidemia quali i misuratori della temperatura e le App eliminacode, ha ampliato il proprio servizio di spesa on line e ha fatto ricorso anche a strumenti per il monitoraggio del numero delle presenze consentite all’interno dei punti vendita, sempre con un occhio attento alla digital transformation.

 

Pensiamo al comparto della logistica, impegnato a gestire l’ingente e drastico aumentare delle consegne a causa dell’enorme sviluppo dell’e-commerce. Gli esempi sono tanti, davvero tanti e ciascuno di essi rappresenta una vera e propria case history. Oltre a tutto ciò, è cresciuta ulteriormente la...

 

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https://www.technoretail.it/news2/item/3990-nel-2021-ripartire-dall-innovazione-diffusa.html


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giovedì 31 dicembre 2020

Il capodanno a tele norba con la musica di Marcello Cirillo

Questo 2020 che fra poche ore volge al termine sarà sicuramente un
anno che non dimenticheremo mai. E anche questa notte di capodanno
sarà una notte anomala senza feste in piazza, senza veglioni, senza
trenini, senza bagni di folla e senza musica live. Quindi se l'idea
del capodanno a casa fra pochi intimi vi intristisce un po', questa
sera dalle 20,30, su "tele norba" ci sarà il "capodanno di tele
norba".
L'appuntamento immancabile che trainerà gli spettatori verso il 2021,
con più di 4 ore di diretta tv, con tanto divertimento, musica e
allegria per salutare insieme e in serenità l'arrivo del nuovo anno,
con la speranza che ci restituisca le nostre vite, gli abbracci, la
libertà che il 2020 ci ha così violentemente tolto. Il capodanno di
"tele norba" sarà un capodanno a casa, fra amici, con la conduzione di
Mary de Gennaro e Antonio Procacci, la buona musica la farà da padrona
grazie alla presenza dell'artista Marcello Cirillo, accompagnato dai
suoi musicisti: Gino Mariniello alla chitarra e Domenico Rizzuto alle
percussioni, tanto divertimento con la comicità di Uccio De Santis e
la sua banda. L'appuntamento è alle 20,30 su "tele norba" canale 10,
TGNorba24 canale 180, in streaming sul sito: www.norbaonline.it e su
sky canale 510.

Foodtech: Deliveristo chiude un round da 4,5 milioni di euro con United Ventures per connettere digitalmente fornitori e ristoratori

La solution PLM di Centric Software implementata da Erdos

Erdos, il maggior player cinese produttore di abbigliamento cashmere, ha implementato con successo la solution PLM (Product Lifecycle Management) di Centric Software.

 

Centric Software è specializzata in innovative soluzioni enterprise per aziende dei comparti fashion, retail, calzature, articoli per l’outdoor, prodotti di lusso, largo consumo e home design: si tratta di solutions rivolte a supportare le imprese di tali settori a realizzare obiettivi strategici e operativi di digital transformation.

 

Per affrontare la marcata concorrenza di mercato e velocizzare il passaggio alle vendite omnichannel, Erdos necessitava costantemente sia di una gestione dettagliata che di un supporto strategico dei processi aziendali interni che venivano gestiti ricorrendo a sistemi disconnessi e a documenti off line.

 

Erdos ha scelto Centric Fashion PLM per creare una piattaforma di collaborazione digitale di R&S basata sul prodotto e un sistema gestionale unificato degli asset digitali.

 

Il PLM di Erdos è stato lanciato efficacemente ed è riuscito a soddisfare i suoi 4 obiettivi principali: creare una piattaforma di progettazione e di

 

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https://www.technoretail.it/news2/item/3987-la-solution-plm-di-centric-software-implementata-da-erdos.html

 


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lunedì 28 dicembre 2020

Christian Orlandi è il nuovo CEO di Xenialab

Xenialab, società italiana parte di INGO, ha affidato l’incarico di nuovo CEO a Christian Orlandi.

 

Azienda operante nel comparto IT e leader nello sviluppo di soluzioni omnicanale fruibili attraverso servizi cloud e on-premise, Xenialab è stata acquisita da INGO all’inizio di quest’anno al fine di potenziare le proprie competenze in ambito customer experience e rafforzare il posizionamento nel comparto tecnologico a livello internazionale. A seguito del nuovo assetto, è avvenuta la fusione di Xenialab con Intoowit, azienda di INGO specializzata in soluzioni tecnologiche di customer management, già guidata da Orlandi.

 

Nel suo nuovo ruolo, Christian sarà responsabile del potenziamento delle attività dell’azienda sviluppando nuove opportunità di business a livello italiano e internazionale, attraverso l’ampliamento dell’ecosistema di distribuzione dei prodotti. Curerà inoltre l’evoluzione strategica delle soluzioni già distribuite sul mercato e lo sviluppo di nuove tecnologie a supporto dei processi di customer relation.

Con oltre vent’anni di esperienza nel mondo IT in contesti complessi, Christian Orlandi ha ricoperto la carica di CTO e COO di Intoowit e in precedenza era Head of Technology in Advalia.

 

Orlandi sarà affiancato dai fondatori di Xenialab, Bartolomeo Bogliolo, Giuseppe Innamorato e Giorgio Costamagna, le cui elevate competenze ed esperienze in ambito strategico e tecnologico contribuiranno a rafforzare il posizionamento di Xenialab in Italia e all’estero come vendor tecnologico, rispondendo in modo tempestivo alle richieste dei mercati target.

 

La fusione di Xenialab e Intoowit e l’integrazione dei rispettivi portafogli tecnologici consentono alla nuova realtà di offrire una suite completa di soluzioni dedicate alle customer relation, tra cui prodotti per la gestione dell’omnicanalità, sistemi di collaborative customer service, processi di automazione supportati da Intelligenza Artificiale e Machine Learning e sistemi di knowledge management, affiancati da consolidate competenze in ambito data management.

 

“Sono orgoglioso di ricoprire questo nuovo ruolo in Xenialab. Il mio impegno sarà rivolto al costante potenziamento dell’offerta tecnologica per consolidare ulteriormente il posizionamento dell’azienda, sviluppare nuove opportunità di business e offrire ai nostri clienti soluzioni innovative, performanti ed efficaci nella gestione delle customer relation,” sottolinea Orlandi. “Insieme alla mia squadra, metteremo le nostre competenze e know-how al servizio delle aziende, per continuare a offrire valore aggiunto sui processi omnicanale e nello sviluppo di nuove tecnologie di customer management”.

Sono oltre 20.000 le licenze delle soluzioni Xenialab già installate presso clienti e partner attivi a livello internazionale.


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Agostino Santoni nominato Vice Presidente di Cisco Sud Europa

Cisco ha ufficializzato la nomina di Agostino Santoni a Vice Presidente di Cisco Sud Europa.

 

Nell’ambito del suo nuovo incarico, Santoni detiene la responsabilità del business targato Cisco in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta e Israele.

 

Dalla fine del 2012, Santoni è Amministratore Delegato di Cisco Italia, ruolo che continua a mantenere.

 

La nuova nomina arriva come riconoscimento del considerevole percorso di crescita dell’azienda in Italia, sviluppato promuovendo la digitalization di istituzioni e imprese, lo sviluppo dell’ecosistema di innovazione e, allo stesso tempo, la creazione di opportunità per le persone.

 

Santoni ha iniziato il proprio percorso professionale presso...

 

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Moda e ambiente, grazie al rivoluzionario progetto italiano "100% metal free" di Be Green Tannery da oggi la pelle è più sostenibile: -33% di energia consumata e -30% di acqua sprecata

La rivoluzione dell'industria conciaria parte da Solofra, in provincia di Avellino, sede del più importante distretto conciario di pelli ovine e caprine in Italia. A guidarla è Be Green Tannery, PMI innovativa fondata nel 2018 da Felice e Annalisa De Piano, che ha deciso di cambiare le regole del mercato con un ambizioso progetto intrapreso cinque anni fa. 

Dopo una lunga ricerca e numerosi studi è nato un materiale unico sul mercato: la pelle della conceria campana, infatti, è ottenuta grazie ad un processo brevettatoil primo al mondo ad aver ottenuto la certificazione di prodotto metal free dalla Stazione Sperimentale per l'Industria delle Pelli (SSIP). 

Un metodo di lavorazione virtuoso, che riduce gli sprechi e alimentato da energia ottenuta con fonti rinnovabili, capace di dare vita a un materiale durevoleperformante e allo stesso tempo green in quanto l'assenza di metalli riduce significativamente l'impatto ambientale del ciclo produttivo. A caratterizzare Be Green Tannery è anche la volontà di posizionarsi come primo anello di un'economia circolare, un concetto relativamente recente nel mondo della moda, ma che secondo il report Circular Fashion genera attualmente 3 bilioni di dollari. In totale, a parità di prodotto lavorato, l'innovativo processo messo a punto da Be Green Tannery permette di abbattere del 33% il tempo impiegato e l'energia consumata e del 30% l'acqua utilizzataEd è proprio il mix di qualità e sostenibilità che ha consentito all'azienda di raggiungere un fatturato di 3,7 milioni di euro nel 2019 e di esportare le sue pelli in tutto il mondo, da Taiwan agli Stati Uniti e dalla Francia alla Corea. 

"Le nostre pelli derivano da animali allevati per la macellazione: quello che facciamo è nobilitare un prodotto di scarto, dando origine a un nuovo ciclo ed evitando che diventi un rifiuto inquinante – spiega Felice De Piano, fondatore di Be Green Tannery – Un processo che tutela l'ambiente, ma non trascura la qualità e fa sì che i nostri materiali, estremamente durevoli, siano adatti per la piccola e la grande pelletteria, per le calzature e l'abbigliamento. All'origine del progetto c'è l'esigenza di differenziarci con un prodotto più sostenibile, ma allo stesso tempo in grado di rispettare gli alti standard richiesti dai nostri clienti, aziende italiane e internazionali che operano nel settore del fashion luxury. Imprese che sempre più spesso sono alla ricerca di materie prime che affianchino qualità e attenzione all'ambiente e che permettono di fare regali di Natale che coniugano stile e sostenibilità".

Non solo per i brand, quello dell'impatto ambientale è un tema sempre più rilevante anche per i consumatori come dimostra un report elaborato da McKinsey: l'88% ritiene che gli attori del mondo del fashion dovrebbero impegnarsi nella riduzione dell'inquinamento, evidenziando questo punto come il terzo nell'elenco delle priorità che la moda dovrebbe abbracciare a breve termine, preceduto solo da una maggiore attenzione alla salute dei dipendenti e da un miglioramento dei salari dei lavoratori impiegati in Asia. Una tendenza che si è rafforzata con la pandemia, dal momento che quasi 6 consumatori su 10 dichiarano di aver cambiato il loro modo di vivere per diminuire la propria impronta ecologica. Ma in che modo il processo conciario di Be Green Tannery può considerarsi sostenibile? 

Innanzitutto, la pelle dell'impresa di Solofra si caratterizza per una concentrazione di metalli inferiore allo 0,1% (1000 mg/kg), mentre solitamente il valore tocca i 10 000 mg/kg con presenza, oltre al cromo, anche di alluminio, titanio, zirconio e ferro. Inoltre, l'impatto ambientale risulta inferiore grazie alla significativa riduzione di tempi di lavorazioneconsumo energetico e idrico: sono 24 le ore di produzione richieste rispetto alle 36 dei classici metodi di conciatura, 360 i kW contro 540 e 7mila i litri d'acqua necessari in contrapposizione ai 10mila normalmente utilizzati. Non solo, il prodotto finale è resistente allo strappo, alla trazione e alla distensione e presenta performance migliori in condizioni di calore secco rispetto ad un cuoio conciato al cromo. 

"La qualità della materia finale e del processo di lavorazione ci hanno permesso di chiudere accordi strategici con brand appartenenti ai più importanti gruppi del settore della moda e superare quota 50 clienti – conclude Felice De Piano – E anche in questo periodo difficile il nostro prodotto ha dimostrato la sua forza, subendo sì un'inevitabile contrazione, ma pari alla metà di quella registrata da chi produce pelli con conciatura al cromo. Ma vogliamo puntare sempre più in alto, ecco perché all'inizio del 2021, prenderà il via la nostra campagna di finanziamento collettivo su Mamacrowd con l'obiettivo di crescere e aumentare ancor di più il grado di sostenibilità in ogni fase del processo di produzione: approvvigionamento di energia tramite fonti rinnovabili, ulteriore riduzione e ottimizzazione dei consumi energetici, idrici e di prodotti chimici, conseguimento di nuove certificazioni che attestino la nostra attenzione all'ambiente".

Logistica green: a Piacenza, sostenibilità totale negli edifici di Prologis

Nel nostro Paese, prosegue a ritmo serrato l’impegno di Prologis per la piena sostenibilità dei propri edifici logistici.

 

Di recente, è a Piacenza che è appena entrato in funzione un nuovo impianto fotovoltaico SolarSmart capace di produrre 350 chilowatt di energia elettrica. L’impianto è stato appositamente progettato per rispondere alle specifiche esigenze di Geodis.

 

Il cliente occupa 22.500 metri quadri di spazio per la logistica ed è grazie a SolarSmart che è in grado di coprire l’80% del proprio fabbisogno di energia elettrica. L’impianto consentirà di ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera di circa 140 tonnellate, contribuendo, in questo modo, agli obiettivi di sostenibilità ambientale di entrambe le società e di assicurare all’edificio la certificazione ambientale.

 

Il nuovo impianto SolarSmart, il cui costo è stato interamente sostenuto da Prologis, va ad aggiungersi all’analogo impianto messo in funzione, lo scorso Settembre e sempre a Piacenza, sull’edificio DC3 e in grado di produrre 400 chilowatt di energia elettrica.

 

Oggi, è grazie a questi due impianti che Prologis è in grado di ridurre le emissioni di...

 

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domenica 27 dicembre 2020

ARD Discount conferma Nino Frassica come Brand Ambassador per il 2021

Nino Frassica continua a "fare la spesa" da ARD Discount. Ergon, concessionaria in Sicilia anche per i marchi Despar e AltaSfera, ha confermato la  partnership con Nino Frassica, che sarà Brand Ambassador di ARD Discount per tutto il 2021.

Dopo il successo della sinergia con l'attore siciliano nel 2020, il rinnovo dell'accordo si inserisce nell'importante piano di investimenti che ha l'obiettivo di sostenere lo sviluppo dell'Insegna. Un percorso di crescita che si basa su un'attenta selezione di prodotti e fornitori, sull'implementazione di un format più moderno e lineare per garantire un'esperienza d'acquisto facile e veloce e sullo sviluppo del franchising.

Nino Frassica sarà il protagonista del nuovo spot televisivo realizzato dall'agenzia siciliana Primo Piano comunicazione, che racconta una giornata tipo in una paradossale "casa Frassica", risolta grazie alla shopping experience offerta da ARD Discount che unisce qualità e convenienza.

La conferma del testimonial e la scelta dell'agenzia creativa sono frutto di una specifica strategia che punta alla valorizzazione del territorio siciliano e delle sue eccellenze  per quanto concerne tutte le attività dell'Insegna.

ARD Discount conferma così il proprio ruolo da protagonista in Sicilia nel canale discount. L'Insegna chiuderà il 2020 con parametri in grande crescita, che hanno già fatto registrare un incremento di 60 milioni di euro delle vendite rispetto al 2019, e con l'obiettivo di consolidare ulteriormente  l'andamento di sviluppo nel 2021.

"I numeri dimostrano che la strada intrapresa è quella giusta. Siamo molto soddisfatti del trend di crescita che è proseguito anche nel 2020, nonostante l'emergenza sanitaria ed economica. La costante fiducia dei nostri clienti rappresenta per noi un motivo di orgoglio e un impegno concreto per il futuro. Il 2021 sarà un altro anno di sviluppo grazie all'apertura di moltissimi nuovi punti ARD Discount. Vogliamo offrire una customer experience sempre più in linea con le nuove tendenze di consumo, valorizzando la qualità e la convenienza delle nostre proposte a marchio che si distinguono per una filiera corta e controllata. Nello specifico i brand "Terre e Tesori" e "Terre e Tesori di Sicilia", espressioni delle produzioni di eccellenza del nostro territorio, concorrono certamente al successo che ARD Discount sta riscontrando presso i consumatori. Anche la conferma di un personaggio carismatico, divertente e siciliano Doc come  Nino Frassica quale Ambassador intende sottolineare il forte legame che esiste tra l'Insegna e la sua origine territoriale ", ha dichiarato Marco Sgarioto, Direttore commerciale di ARD Discount.

Nel 2020, Big Data in netta scesa: a livello globale, +44%

Mai come nel corso del 2020, a livello mondiale, la gestione dei dati è stata al centro di intensi dibattiti sul versante socio-economico e, ovviamente, in quello sanitario: l’emergenza Coronavirus ne ha evidenziato la grande importanza nei processi decisionali delle società contemporanee.

 

Come riportato da Data Science Central, proprio quest’anno, l’ammontare dei dati creati, copiati e consumati a livello mondiale ha raggiunto i 59 zettabytes. Soltanto nel 2020, a causa della pandemia, il valore dei dati prodotti è cresciuto in misura pari al +44%, passando da 41 a 59 zettabytes e, secondo le previsioni, nel 2024, si raggiungerà una crescita del +152%, toccando quota 149 zettabytes.

 

Secondo gli esperti del settore, a livello nazionale, è mancata una politica di integrazione delle banche dati e una loro successiva analisi ed elaborazione: per poter disporre dii una visione trasversale, le informazioni disponibili devono essere raccolte, analizzate e controllate attraverso il necessario processo di Data Integration.

 

Stefano Musso, CEO di Primeur, multinazionale italiana operante nel settore della Data Integration, dichiara: “L’emergenza da Covid-19 ha messo in luce l’importanza di gestire i dati, facendo emergere...

 

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