mercoledì 26 agosto 2020

Gli Antichi meloni reggiani sono un nuovo Presidio Slow Food


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Viaggio nell'Italia dei Presìdi Slow Food: gli Antichi meloni reggiani

Quattro varietà pressoché scomparse sono state salvate al termine di un lungo progetto che ha visto coinvolto un Istituto superiore di Reggio Emilia

Quando il professor Mirco Marconi e i colleghi dell'Istituto di istruzione superiore Antonio Zanelli di Reggio Emilia hanno cominciato a girare nei Comuni della zona alla ricerca di prodotti che rischiavano di scomparire non era ancora il 2000. «All'epoca, lavorare in questo modo non era di moda come oggi» racconta Marconi, responsabile del nuovo Presidio Slow Food degli Antichi meloni reggiani. Mirco faceva già parte di Slow Food - di cui poi è stato fiduciario della Condotta reggiana - ma la molla che lo fece scattare fu un'altra: un ricordo di famiglia. «Mio nonno era un commerciante di frutta e io ricordavo quando, da bambino, mangiavo dei meloni che non ho mai più trovato in giro. Così siamo partiti, perlustrando la Bassa reggiana e il mantovano». Prima recuperando la zucca Cappello da prete, entrata a far parte dell'Arca del Gusto Slow Food, e poi orientandosi verso meloni e angurie.

Testo alternativo

Il melone protagonista dei dipinti del '600


La coltivazione di meloni, nel Reggiano, ha una lunga tradizione, in particolare nelle valli tra Novellara, Guastalla e Santa Vittoria. Le varietà che si trovavano in commercio qualche decennio fa erano più di quelle di oggi, che a farla da padrone sono quelle che si conservano più a lungo e il cui gusto è più dolce. Il lavoro di riscoperta portato avanti dall'Istituto Zanelli però ha consentito di recuperarne altre quattro, ognuna diversa dall'altra per caratteristiche e sapore. 

Cominciamo dal "melone rospa", sicuramente quello la cui storia è più lunga: «È uno dei più antichi in assoluto in Italia - spiega Marconi -. Ha un aspetto simile a una zucca e deve il suo nome alle verruche sulla superficie». E particolare è anche il gusto, non molto dolce, sapido e leggermente piccante, caratteristiche che lo rendono eccellente cotto al forno con cioccolato e amaretti, come le più consuete pesche.

Testo alternativo
Ma c'è un'altra curiosità legata al melone rospa: compare in diversi dipinti italiani del '600 e anche negli affreschi di Palazzo Te, a Mantova, ne vengono raffigurati di simili. Una storia importante, al punto da venire citati dall'agronomo reggiano Filippo Re in un documento del 1811.

Il melone rospa

Il melone rampicante e quelli "banana"


C'è poi il cosiddetto "ramparino", che deve il suo nome al fatto che cresce bene come rampicante. È un melone dal gusto probabilmente un po' più difficile: poco dolce e con note pepate, per questo motivo può anche essere utilizzato in insalata. 

Gli ultimi due appartengono alla tipologia "banana", chiamata così per la polpa bianca e l'aroma che richiama il frutto omonimo. Il primo è quello di Santa Vittoria, profumatissimo e dalla forma ellittica, e l'altro il Lentigione, più tondeggiante: «Dei quattro, il Lentigione è forse il più interessante - commenta Marconi - e si presta a essere mangiato come frutto più che ad accompagnare i tradizionali salumi».

Anche in questo caso la storia è intrigante: «Lo ricordavano poche persone, solo nell'area tra Brescello (nel Reggiano) e Sorbolo (in provincia di Parma), ma non siamo ancora riusciti a scoprirne l'origine, anche se ci sono varie ipotesi in campo, come il suo arrivo dalla Libia in epoca coloniale, visto che qualcuno pare lo chiamasse "tripolino"».
Testo alternativo

Il melone ramparino

La riscoperta e il futuro
«La nostra zona è molto adatta alla coltivazione delle cucurbitacee - prosegue Marconi - ma in molti negli ultimi decenni si sono orientati su colture moderne, abbandonando le varietà antiche per una questione di gusto e di facilità di commercializzazione». Il Presidio Slow Food nasce anche per raccontare la storia di varietà che possono diventare un valore aggiunto per i produttori: «Uno dei nuovi coltivatori dei meloni reggiani si occupa di grani antichi ma ha accolto con entusiasmo il progetto e, in un pezzetto di terra, ha piantato anche i nostri semi».

Oggi le aziende produttrici sono nove, tutte bio salvo un'eccezione, e tra gli agricoltori ci sono anche ragazzi tra i 25 e i 40 anni, preparati e sensibili alla tematica della biodiversità. «Sono i giovani quelli che meglio degli altri possono capire e trasmettere il valore di questi prodotti» conclude Marconi.


L'area di produzione coincide con le zone di pianura e pedecollinari della provincia di Reggio Emilia, e aree omogenee e limitrofe delle province di Parma, Cremona e Mantova.

Il Presidio è sostenuto da Emil Banca - Credito Cooperativo e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali*.


*Il Presidio degli Antichi meloni reggiani è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle Imprese – avviso n° 1/2018 "Slow Food in azione: le comunità protagoniste del cambiamento", ai sensi dell'articolo 72 del codice del Terzo Settore, di cui al decreto legislativo n 117/2017




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ROMA. VERDI: RAGGI DORME, SUBITO ORDINANZA PER FASCE ORARIE CONTRO EMERGENZA COVID-MOBILITÀ

ROMA. VERDI: RAGGI DORME, SUBITO ORDINANZA PER FASCE ORARIE CONTRO EMERGENZA COVID-MOBILITÀ

"Apprendiamo che, secondo uno studio dell'Agenzia della Mobilità, con la ripresa delle scuole il 14 settembre oltre il 25% delle 6.438 fermate bus di superficie disseminate su tutto il territorio comunale sarà a rischio assembramento, e con il ritorno degli studenti, anche i convogli delle linee metro A, B e C sono destinati a saturarsi: tra Anagnina e Battistini nell'ora di punta i passeggeri aumenteranno da 5.000 a 8.000. Con ATAC paralizzata, in concordato preventivo, l'unica possibilità per arginare l'emergenza è una rigida regolamentazione differenziata degli orari di uffici pubblici, scuola, commercio, servizi".
Così i co-portavoce dei Verdi-EuropaVerde di Roma, Guglielmo Calcerano e Silvana Meli, che concludono: "Roma è la Capitale d'Italia e ospita ministeri e istituzioni: da settembre non sarà più sufficiente regolare gli orari di barbieri ed estetisti. La Sindaca Raggi, anziché pubblicare su Facebook post pre-elettorali in cui si vanta di aver liberato una scalinata dalle erbacce, dovrebbe immediatamente chiedere la convocazione di un tavolo tecnico con tutti i Ministri competenti, per concordare le aperture in orari differenziati e adottare un'ordinanza che consenta ai nostri studenti il transito in sicurezza sui mezzi pubblici negli orari di apertura e chiusura delle scuole".




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ECONOMIA, LAVORO \ CASTELLI, “STRUMENTO ORGANICO DI SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE. ACCOMPAGNARE LAVORATORI E IMPRESE IN QUESTO PROCESSO DI CAMBIAMENTO”


Nota Stampa
ECONOMIA, LAVORO \ CASTELLI, "STRUMENTO ORGANICO DI SOSTEGNO ALL'OCCUPAZIONE. ACCOMPAGNARE LAVORATORI E IMPRESE IN QUESTO PROCESSO DI CAMBIAMENTO"
"Lasciare ai nostri figli un Paese più moderno e ambizioso"

Roma - "La pandemia, probabilmente, ha accelerato un processo fisiologico come quello del turnover di milioni di lavoratori. Lo sostenevamo già ai tempi in cui eravamo all'opposizione e ritenevamo importante la creazione di strumenti adatti a far fronte a questo momento. C'è chi raggiunge l'età di pensionamento, chi viene coinvolto nel cambio di processi produttivi, chi fa parte di filiere che risentono delle variazioni annuali del PIL o chi, per altre cause, è chiamato ad un ricambio. Per un recente studio di Unioncamere si tratta di 2,5 milioni di lavoratori da sostituire nei prossimi 5 anni.
Lavoratori e imprese vanno accompagnati in questo processo, economico e sociale, che riguarderà interi settori della produzione italiana.
Dobbiamo farci trovare pronti, rafforzando e rendendo "strutturale" meccanismi di decontribuzione per chi continua ad offrire lavoro, ma soprattutto implementando e, contestualmente, riformando gli ammortizzatori sociali e usando ancora di più strumenti come la solidarietà espansiva. Sono strumenti necessari, che nella fase più acuta della pandemia e della ripartenza ci stanno consentendo di evitare una crisi sociale, ma che oggi devono essere profondamente rivisti, rendendoli più snelli, tempestivi, trasparenti ed efficaci. Un percorso in continua evoluzione che ci deve portare ad uno strumento organico di sostegno all'occupazione e alla formazione. 
Il lavoro è la nostra grande sfida. Dobbiamo colmare il divario tra nord e sud del Paese, favorire la reindustrializzazione di intere aree e concentrarci sulla produzione, commercializzazione ed esportazione della produzione italiana, partendo da agroalimentare e artigianato. Due settori che da sempre rappresentano le nostre eccellenze.
Non c'è tempo da perdere, grazie anche ai fondi del Recovery Fund possiamo lasciare ai nostri figli un Paese più moderno e ambizioso".

Lo scrive, su Facebook, il Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze, Laura Castelli. 



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Pubblicata online la guida The WineHunter Award e le TOP 100 Wine e TOP 50 Food–Spirits–Beer, in gara per il Platinum Award che si assegna ad ottobre.

                                                                   
 
Pubblicata la guida The WineHunter Award 2020, è attesa per la proclamazione dei vincitori dell'Award Platinum, garanzia di top quality.
 
Consultabile online dal 16 agosto, la guida The WineHunter Award assegna l'Award Rosso e Gold ai migliori vini e prodotti gastronomici selezionati da Helmuth Köcher e dalle sue commissioni d'assaggio. Stilate anche la TOP 100 per la categoria vini e la TOP 50 per Food – Spirits – Beer, selezioni di eccellenze in gara per il prestigioso Platinum Award assegnato ad ottobre.
 
Merano (BZ), 26 agosto 2020 – Frutto di un grande lavoro di continua selezione ad opera di Helmuth Köcher e delle sue commissioni di assaggio è The WineHunter Award, il riconoscimento ufficiale di Merano WineFestival (6-10 novembre) che annualmente premia i migliori vini e prodotti gastronomici selezionati da The WineHunter. Dal 16 agosto per tutti gli operatori e amanti delle eccellenze wine&food la guida è online e consultabile gratuitamente su award.winehunter.it e riporta, oltre ai vincitori degli Award Rosso e Gold, la TOP 5 del vino di ogni regione e le liste TOP 100 dei vini e TOP 50 di Food – Spirits – Beer. Da queste ultime saranno selezionati i vincitori del Platinum Award, il premio più ambito.
 
Dopo un anno di costante ricerca e circa 7000 vini degustati, The WineHunter Award ha scelto e premiato 2.300 vincitori dell'Award Rosso (90 – 92,99 punti) 800 dell'Award Gold (93 – 95,99 punti). Un'ulteriore selezione dei virtuosi vini di questa categoria costituisce la TOP 100, dalla quale emergeranno i vincitori del riconoscimento più ambito, il Platinum Award (96 – 100 punti) di cui si attende la proclamazione ad ottobre. Nella selezione TOP 100 vini spicca la regione Toscana con le sue 32 eccellenze, seguita dal Piemonte con 16 riconoscimenti e, a pari merito, da Alto Adige e Veneto che ne totalizzano 8. A portare a casa il maggior numero di riconoscimenti sono i vini rossi, ben 74, seguiti dai bianchi, 13, gli spumanti, 6, i vini dolci, 6, e un rosato. Oltre ai vini, la guida riporta nella categoria Food – Spirits – Beer ben 380 eccellenze, selezionate da più di 500 prodotti degustati. Riconoscimenti che si sommano alle eccellenze premiate nel 2019, in quanto il riconoscimento ha una validità di due anni. L'Award Rosso è stato conferito a 240 prodotti, mentre 140 sono quelli che hanno conquistato l'Award Gold. Per la categoria Food – Spirits – Beer le specialità con punteggio più alto compongono la TOP 50, la lista che candida i migliori prodotti gastronomici al Platinum Award. Quest'anno la toplist conta 37 specialità culinarie, 10 distillati e 3 birre. La regione più premiata è il Veneto, con 8 eccellenze costituite prevalentemente da prodotti da forno, seguito dalle 7 di Campania ed Emilia-Romagna e dalla regione Marche, che ne totalizza 5. Nella guida, inoltre, è presente anche la TOP 5 dei vini di ogni regione, nella quale vengono riportati quelli che secondo The WineHunter Helmuth Köcher rappresentano al meglio i diversi territori regionali del Paese.
 
Un'instancabile opera di ricerca, selezione e condivisione delle eccellenze: questo è The WineHunter Award, il premio esclusivo di Merano WineFestival (6-10 novembre 2020) e imperdibile occasione per tutti i wine&food lovers che desiderano scoprire i profumi e i sapori della qualità attraverso vini e prodotti di gastronomia selezionati da The WineHunter Helmuth Köcher.


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martedì 25 agosto 2020

Sabrina Figuccia: "Asili e scuole comunali, quanti sono quelli pronti a riaprire?"



imageCittà di Palermo

Consiglio Comunale

 

Piazza Pretoria n.1 c.a.p. 90133

Tel. 0917402418 - fax 091 7402418

 

COMUNICATO STAMPA

 

SABRINA FIGUCCIA: "ASILI E SCUOLE COMUNALI, QUANTI SONO QUELLI PRONTI A RIAPRIRE A SETTEMBRE?"

 

 

"Quanti sono gli asili nido e le scuole comunali che sono pronti a riaprire a settembre? Quanti sono gli istituti dove sarà possibile garantire i rigidi standard di sicurezza previsti dallo Stato? Quanti sono gli insegnanti e il personale scolastico che sono già stati sottoposti ai controlli anticovid? Questi sono alcuni dei quesiti al centro dell'interrogazione urgente che ho presentato stamane al sindaco Orlando".

Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale dell'Udc di Palermo, che prosegue: "Mancano meno di tre settimane alla ripresa delle attività scolastiche e la situazione degli istituti palermitani non è certo la migliore. Da alcune voci di corridoio, infatti, sembrerebbe che potrebbero essere molti gli asili e le scuole comunali che non riapriranno i battenti, sia per la mancanza degli adeguati standard di sicurezza, sia perché molti insegnanti ancora non sarebbero stati sottoposti a tampone anticovid.

E, in questo scenario, sembrerebbe pure che molti quartieri palermitani resterebbero senza alcun istituto aperto. Ecco perché ho chiesto al sindaco di conoscere pure nel dettaglio l'elenco delle scuole che saranno pronte a riaccogliere i piccoli alunni, ai quali, è inutile ripeterlo, è assolutamente indispensabile garantire le massime condizioni di sicurezza.

Mi auguro che, a pochi giorni dall'inizio delle lezioni, i genitori palermitani siano in grado di conoscere le scuole in regole con le norme".

 

Palermo, 25 agosto 2020

 




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ECONOMIA, LAVORO \ CASTELLI, “STRUMENTO ORGANICO DI SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE. ACCOMPAGNARE LAVORATORI E IMPRESE IN QUESTO PROCESSO DI CAMBIAMENTO”

Nota Stampa
ECONOMIA, LAVORO \ CASTELLI, "STRUMENTO ORGANICO DI SOSTEGNO ALL'OCCUPAZIONE. ACCOMPAGNARE LAVORATORI E IMPRESE IN QUESTO PROCESSO DI CAMBIAMENTO"
"Lasciare ai nostri figli un Paese più moderno e ambizioso"

Roma - "La pandemia, probabilmente, ha accelerato un processo fisiologico come quello del turnover di milioni di lavoratori. Lo sostenevamo già ai tempi in cui eravamo all'opposizione e ritenevamo importante la creazione di strumenti adatti a far fronte a questo momento. C'è chi raggiunge l'età di pensionamento, chi viene coinvolto nel cambio di processi produttivi, chi fa parte di filiere che risentono delle variazioni annuali del PIL o chi, per altre cause, è chiamato ad un ricambio. Per un recente studio di Unioncamere si tratta di 2,5 milioni di lavoratori da sostituire nei prossimi 5 anni.
Lavoratori e imprese vanno accompagnati in questo processo, economico e sociale, che riguarderà interi settori della produzione italiana.
Dobbiamo farci trovare pronti, rafforzando e rendendo "strutturale" meccanismi di decontribuzione per chi continua ad offrire lavoro, ma soprattutto implementando e, contestualmente, riformando gli ammortizzatori sociali e usando ancora di più strumenti come la solidarietà espansiva. Sono strumenti necessari, che nella fase più acuta della pandemia e della ripartenza ci stanno consentendo di evitare una crisi sociale, ma che oggi devono essere profondamente rivisti, rendendoli più snelli, tempestivi, trasparenti ed efficaci. Un percorso in continua evoluzione che ci deve portare ad uno strumento organico di sostegno all'occupazione e alla formazione. 
Il lavoro è la nostra grande sfida. Dobbiamo colmare il divario tra nord e sud del Paese, favorire la reindustrializzazione di intere aree e concentrarci sulla produzione, commercializzazione ed esportazione della produzione italiana, partendo da agroalimentare e artigianato. Due settori che da sempre rappresentano le nostre eccellenze.
Non c'è tempo da perdere, grazie anche ai fondi del Recovery Fund possiamo lasciare ai nostri figli un Paese più moderno e ambizioso".

Lo scrive, su Facebook, il Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze, Laura Castelli. 



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Coronavirus, sit-in della Fsi-Usae a Messina: “A Musumeci chiediamo tamponi rapidi per chi entra in Sicilia e due soli ospedali per malati Covid”




FSI-USAE

SICILIA

Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione USAE 

ROMA(00155) viale E.Franceschini n. 73

Tel 06.42013957 Fax 06.42003671 

www.fsinazionale.it


COMUNICATO STAMPA 

 

 

Coronavirus, sit-in della Fsi-Usae a Messina: "A Musumeci chiediamo tamponi rapidi per chi entra in Sicilia e due soli ospedali per malati Covid"

 

Grande partecipazione al sit-in, organizzato dalla Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, tenutosi questa mattina a Messina, al viale della Libertà presso la Marina del Nettuno. Obiettivo: reclamare e sensibilizzare sul rischio che il recente aumento dei contagi da Covid-19 possa trasformarsi in pericolosi focolai. Ha partecipato una delegazione della Fsi-Usae Sicilia composta da Segretari Territoriali provenienti dalle province siciliane, dirigenti sindacali e associati del sindacato e addetti del settore sanità, infermieri, tecnici, oss.

 

I segretari territoriali delle province della Fsi-Usae hanno replicato anche alle dichiarazioni e all'ordinanza di ieri del Presidente della Regione Nello Musumeci: "D'accordo sui controlli ai migranti, il governo centrale non può ammassarli come nei campi di concentramento o nei ghetti ma deve fornire strutture idonee. I siciliani sono stati storicamente sempre accoglienti e solidali ma questo non significa lasciare sola la Sicilia nel gestire continuamente l'arrivo dei migranti, situazione aggravata dall'emergenza Covid. I migranti, alcuni positivi al Covid, che vivono in condizioni disumane scappano dal Centro di Pian del Lago di Caltanissetta mettendo a rischio la vita dei cittadini siciliani, stessa cosa nelle tensostrutture allestite a Porto Empedocle e a Lampedusa, centri che stanno scoppiando. Sono persone umane e tali vanno trattate", dichiara Calogero Coniglio, segretario regionale.

 

"Al Presidente ribadiamo che per la prevenzione durante questa emergenza Covid, i controlli sui migranti non sono sufficienti, non si possono fare i tamponi solo ai voli che provengono da 4 Stati individuati con alti contagi ma su tutti i voli che arrivano negli aeroporti siciliani da qualsiasi parte dell'Italia e dell'Europa, stessa cosa nello stretto di Messina. L'estate è finita, inizia il contro esodo. Il traffico auto sarà ordinario, molto inferiore, prettamente di lavoratori pendolari e autotrasportatori. Stessa cosa per le ferrovie, con i tagli del governo, i treni da e per il nord sono solo due al giorno. La situazione, quindi, è facile da monitorare negli aeroporti, nei porti e agli sbarchi sullo stretto di Messina predisponendo presidi sanitari fissi", spiega Coniglio.

 

La Sicilia si prepara ad affrontare l'autunno e la Fsi-Usae propone di farlo con uno strumento rapido per tenere sotto controllo la diffusione del Covid-19, mettendo in sicurezza tutti gli ingressi nella Regione, con i test rapidi, certificati dall'Ausl della Romagna in collaborazione con l' Istituto ortopedico Rizzoli-Sant'Orsola di Bologna e l'Istituto nazionale malattie infettive "L. Spallanzani" di Roma. Si tratta di test che, hanno due vantaggi: la rapidità e il costo minore a carico del sistema sanitario. I test della ricerca dell'antigene vengono infatti eseguiti mediamente in 12-13 minuti, mentre per i tamponi classici occorre aspettare un tempo medio tra le 3 e le 6 ore. Inoltre, a fronte dei 15-20 euro di costo per il tampone classico, la spesa per un test rapido si aggira sugli 8-12 euro. In questo modo, negli aeroporti, porti e sullo stretto di Messina sarà possibile valutare, senza far perdere tempo ai passeggeri, subito le persone con Covid-19 e isolarle in attesa di un'eventuale conferma con test molecolare e permetterà una maggiore efficienza e sicurezza per i siciliani, consentendo di mantenere gli ospedali 'puliti' per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari.

 

"Per la difesa del servizio sanitario regionale la seconda proposta della Fsi-Usae Sicilia è di utilizzate solo due strutture dedicate per i malati Covid, una per la Sicilia occidentale e una per quella orientale, per decongestionare le attività delle 17 aziende, dove la presenza di positivi al Coronavirus può rendere inoperosi gli altri reparti. Si è verificato, infatti, che i pazienti acuti e cronici affetti da patologie non Covid, per la paura del contagio, hanno rinunciato a curarsi con gravi danni per la loro salute".

 

"Coinvolgeremo alle nostre iniziative tutte le parti in causa, istituzioni, cittadini e lavoratori ed è necessario che il governo regionale e centrale si attivino in questa direzione essendo responsabili della sanità pubblica", conclude Coniglio.

 

I Segretari provinciali e componenti della Segreteria Regionale Fsi-Usae Salvatore Ballacchino, Salvatore Bracchitta, Salvatore Di Natale, Renzo Spada, Maurizio Cirignotta e Pier Paolo Di Marco La Fsi-Usae Sicilia chiedono, pertanto, di correre ai ripari prevedendo misure speciali per chi proviene da fuori regione, per contenere e arginare al meglio il rischio di nuovi focolai. "Chiediamo, pertanto, un'ordinanza che preveda l'obbligo di sottoporre a test rapido obbligatorio le persone che entrano in Sicilia, e attendiamo adesso di essere tempestivamente convocati dal Presidente della Regione".


 




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lunedì 24 agosto 2020

Sicilia, deputati M5S bacchettano Musumeci: “Preoccupati per numero basso di tamponi effettuati”

Sicilia, deputati M5S bacchettano Musumeci: "Preoccupati per numero basso di tamponi effettuati"

Palermo, 24 agosto - "C'è preoccupazione per i dati rivelati dal report dell'Ufficio Statistica del Comune di Palermo. La Sicilia risulta essere la regione con il minor numero di tamponi effettuati in rapporto alla popolazione residente, addirittura meno della metà della media nazionale. Il presidente Musumeci, invece di emanare ordinanze platealmente e consapevolmente farlocche, si concentri sulla salute dei siciliani, utilizzando le risorse messe a disposizione dal Governo nazionale, per migliorare il sistema sanitario regionale di sua competenza". Lo dichiarano in una nota i parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle, Roberta Alaimo, Valentina D'Orso e Adriano Varrica.

"La Sicilia - affermano - oggi ha il secondo maggior valore in assoluto di ricoverati in terapia intensiva  dopo la Lombardia. Come Movimento 5 Stelle ci chiediamo a che punto sia l'adeguamento dei reparti ospedalieri, se sono stati effettivamente incrementati i posti di terapia intensiva e subintensiva negli ospedali siciliani secondo le indicazioni nazionali. In che modo Musumeci ha speso i soldi degli italiani che gli sono stati dati? Sono interrogativi che le famiglie siciliane si fanno, soprattutto quelle che hanno figli che tra pochi giorni dovranno tornare a scuola. La Sicilia è pronta a reggere eventuali nuove ondate senza la necessità di chiudere di nuovo tutto oppure il Governatore della Sicilia continua sulla strada della propaganda per distrarre dai suoi fallimenti?".

"E' necessario intensificare i tamponi ai cittadini residenti in Sicilia per adeguarli a quelli delle altre regioni e rassicurare i Siciliani sulla tenuta del sistema sanitario regionale" hanno concluso i deputati di Palermo.


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