giovedì 13 agosto 2020

UIV: VINO ITALIANO SALVO DA DAZI AGGIUNTIVI USA



Comunicato stampa

 

UIV (AIRBUS): VINO ITALIANO SI SALVA DA NUOVO ROUND DAZI AGGIUNTIVI USA

ABBONA (PRESIDENTE UIV): VITTORIA GRAZIE AD AZIONE CONGIUNTA SETTORE E ISTITUZIONI. ORA VINO FUORI ANCHE DA DIGITAL TAX

EXPORT: ITALIA A +1,8% NEL SEMESTRE, FRANCIA A -25,3%

 

(Roma, 13 agosto 2020).  "Ancora una volta l'Italia del vino rimane fuori dalla disputa commerciale Airbus. Non ci sarà alcun dazio aggiuntivo negli Stati Uniti sui vini del nostro Paese, almeno per questo nuovo round. Nell'esprimere soddisfazione e gratitudine per quanto fatto in Italia e negli Usa a vari livelli dal settore, dall'indotto e dalle istituzioni, riteniamo questo un successo – fondamentale ma purtroppo non definitivo – della diplomazia in un mercato che vale circa un quarto delle nostre esportazioni di vino nel mondo". Lo ha detto oggi il presidente dell'Unione Italiana Vini (Uiv), Ernesto Abbona, a commento della decisione relativa al rinnovo dei dazi imposti dal rappresentante del Commercio americano (Ustr) nell'ambito dell'indagine Airbus.

 

"Ora - ha aggiunto Abbona - confidiamo che l'azione politico-diplomatica combinata che ha visto protagonisti, tra gli altri, il sottosegretario agli Esteri, Ivan Scalfarotto, e l'Ambasciatore italiano a Washington, Armando Varricchio, e oltre 27mila commenti anti-dazi pervenuti dai Paesi interessati agli uffici del Commercio americano, si concentri sull'indagine Usa relativa alla cosiddetta digital tax approvata l'anno scorso dal Governo italiano. L'obiettivo è scongiurare ancora una volta una ritorsione commerciale che si rivelerebbe perdente per l'Italia, l'Europa e gli Stati Uniti. Per questo servirà intensificare il dialogo incoraggiando, anche in sede europea e internazionale, un percorso di cooperazione con gli Stati Uniti sui due fronti aperti. Dobbiamo assolutamente - ha concluso il presidente UIV - evitare che il vino possa divenire nuovamente bersaglio di dispute alle quali è completamente estraneo".

 

Secondo le elaborazioni su base dogane dell'Osservatorio del Vino di UIV, gli Stati Uniti rappresentano il primo buyer di vino al mondo e l'Italia è tornata a essere il primo Paese fornitore, con un valore delle vendite nel primo semestre di quest'anno fissato a quasi 1 miliardo di dollari, in crescita sia a volume (+2,9%) che a valore (+1,8%) sul pari periodo 2019. La Francia, colpita dai dazi aggiuntivi e principale competitor oltreoceano, nello stesso periodo ha registrato una perdita a valore del 25,3%; anche la Spagna ha pagato dazio alle ritorsioni commerciali accusando un -12,3%. Tra i vini made in Italy, il cui risultato è ancor più significativo se si considera anche il calo complessivo delle importazioni di vino negli Usa (-10%, a 2,8 miliardi di dollari), gli spumanti (+4,7%) fanno meglio a valore rispetto ai fermi imbottigliati (+1,3%), che rimangono la tipologia più venduta con un controvalore di 742 milioni di dollari. In forte difficoltà invece i fermi imbottigliati francesi che, vittime dei dazi aggiuntivi, chiudono il semestre a -37%.





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martedì 11 agosto 2020

Coronavirus e vaccini. La gatta frettolosa fa i gattini ciechi?

Coronavirus e vaccini. La gatta frettolosa fa i gattini ciechi?

Firenze, 11 Agosto. E' quanto abbiamo pensato nel leggere la notizia che il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che è pronto il vaccino contro il convid.19. "So che è molto efficace, e che permette di sviluppare una forte immunità e, lo ripeto, ha superato tutti i test necessari", ha detto il presidente, così come riporta l'agenzia stampa Afp, che continua: il vaccino è stato chiamato Sputnik V (V come vaccino) in onore del satellite sovietico, prima navicella spaziale che è andata in orbita. Mentre Kirill Dmtriev, presidente del fondo sovrano russo coinvolto nello sviluppo di questo vaccino, ha fatto sapere che la fase 3 (1) degli esperimenti comincerà mercoledì 12 agosto.

E' superfluo fare l'elenco dei numerosissimi dubbi che, mentre scriviamo, stanno diffondendo esperti scientifici ed autorità sanitarie che non sono legate politicamente con quella russa. Le informazioni sono tutte facilmente reperibili in Rete. Basti dire che è dall'inizio di questo mese di agosto che, ai reiterati annunci russi di essere quasi a conclusione degli studi e sperimentazioni per il vaccino, l'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) ha manifestato i suoi dubbi, ricordando che ogni prodotto farmaceutico dovrebbe "sottostare a diverse prove e test prima di essere omologato per il suo uso", sottolineando l'importanza del rispetto di "linee direttrici e direttive chiare" in materia di sviluppo di vaccini.

Ovviamente noi non esprimiamo valutazioni mediche e scientifiche, ma osserviamo e valutiamo politicamente. E ci sentiamo di dire che siamo di fronte ad una non-notizia. Questo vaccino, nonostante le rassicurazione del presidente russo ("ha superato tutti i test necessari"), come ci dicono le stesse autorità russe, deve ancora cominciare la fase finale di sperimentazione prima di passare alla fase di distribuzione.

Crediamo che non a caso questo vaccino sia stato chiamato Sputnik. Nella competizione che nella seconda metà del secolo scorso vide russi e americani contendersi le conquiste dello Spazio, il lancio e l'ingresso in orbita dello Sputnik nel 1957, il primo del mondo del suo genere, fu una delle rare affermazioni della supremazia sovietica su quella americana, a cui seguì il primo uomo nello Spazio nel 1961, Jurij Gagarin. Poi i sovietici si fermarono e fu tutta una storia americana, spesso con la collaborazione sovietica.
Questa vicenda è bene ricordarla per capire lo spirito con cui i russi oggi hanno battezzato il vaccino col nome Sputnik. E siccome i russi non hanno mai perso (nonostante il crollo dell'Unione Sovietica) questo desiderio di supremazia mondiale dei loro modelli e della loro scienza… ecco che ora ci riprovano. L'occasione è ghiotta, vista la materia e l'attenzione mondiale e scientifica.
Ma quando si dice una cosa e nello stesso tempo il contrario… c'è qualcosa che gli è sfuggito.

Noi, che siamo solo quelli che dovrebbero usare il vaccino, stiamo attenti ai risultati. E sinceramente, quando ci è venuto in mente che "la gatta frettolosa fa i gattini ciechi" non ci sentiamo proprio dei marziani.
La politica è importante, ma è più importante saperla usare con molta attenzione e, visto che siamo nell'uso dei proverbi, sarebbe meglio "non vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso".


1 - http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-nasce-un-farmaco

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori


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