sabato 8 dicembre 2018

Santino Di Matteo si racconta e chiede aiuto. Proteggetemi.

Roma : 8 dicembre 2018

 Santino Di Matteo si racconta e chiede aiuto. Proteggetemi.

Nel libro HO SCONFITTO la mafia. IO SONO VIVO! L'autrice Marina Paterna immortala in un capitolo la sua confessione. 36 un numero, un'ossessione. 36 un capitolo. Sono gli stessi minuti in cui decide di scappare per raggiungere suo figlio Giuseppe. 36 sono anche i suoi anni, gli stessi in cui decide di cambiare la sua vita di mafioso e l'intera storia divenendo collaboratore di giustizia mettendo a repentaglio la sua sicurezza. Fu proprio il suo pentimento che aprì la strada al fenomeno del pentitismo. 36 sono le ore in cui scappa, eludendo i controlli della sorveglianza. Espulso dal programma di protezione per cercare il figlio, oggi chiede di poter rientrare a far parte del programma. E con una mano sulla coscienza urla:

Addetto Stampa
Frsncesca Proietti
327-7378980



venerdì 7 dicembre 2018

Melegatti: “Natale si avvicina. E noi siamo pronti”

"Natale si avvicina. E noi siamo pronti": è scritto nella pagina Facebook di Melegatti, il creatore del Pandoro.

Si spera che la campagna natalizia riesca nel migliore dei modi. Alcuni, del resto, si domandano se le novità di questo periodo possano cancellare un passato di scelte, orientamenti, secondo loro anche errati. Abbiamo fatto domande in argomento a Giorgio Maggioni, comunicatore, esperto e sviluppatore di modelli di business on line, specializzato nella Pmi, nonché docente di Web marketing per l'internazionalizzazione d'impresa.

La tradizione del Natale in rosso e oro è ancora all'ordine del giorno ai tempi dei social?

"C'è chi dice: 'ormai siamo ai tempi dei social e vogliamo ignorare la tradizione della famiglia… cerchiamo anche noi di essere un po' dissacranti, come lo sono i giovani'. Talmente dissacranti che, sui canali social di Melegatti, uscì un post graficamente molto carino, con un bell'alberello in argento, delle palline attaccate e un copy (testo) che recita così: 'La famiglia è come un Albero di Natale; c'è sempre qualcuno che rompe le palle'. Avete compreso bene. La riconoscibilità del brand stesso come legato alla famiglia… al Pandoro… al Natale… allo star bene insieme… Uno dei peggiori commenti registrati sulle pagine social è stato: 'Mi ricordo di Melegatti quando mangiavamo il Pandoro con il mio papà. Ora non c'è più. Né il mio papà, né la Melegatti che ricordavo'. Complimenti. Ma tutto ciò non è sufficiente. Non ti bastava, cara Melegatti, scegliere un testimonial discutibile, ma era necessario passare per le armi i nostri ricordi di bambini. Un capolavoro".

C'è stata qualche altra nota dissonante nelle scelte di Melegatti?

"Anche gli orientamenti sessuali sono all'ordine del giorno. L'illuminato marketing Melegatti che cosa fa? Fa uscire un'immagine social di una coppia eterosessuale, della quale però si vedono solo mani (con un croissant in mano) e piedi, con questo copy: 'Ama il prossimo tuo come te stesso, basta che sia figo e dell'altro sesso'. Sic. Non finisce qui. Tempo due ore e l'azienda esce con questo comunicato (2015): 'Con riferimento al post di questa mattina, Melegatti chiarisce che la gestione della comunicazione sui social è affidata ad un'agenzia esterna, che ha pubblicato senza autorizzazione da parte dell'Azienda. Melegatti S.p.A. si dissocia dall'operato di tale agenzia che ovviamente è stata sollevata dall'incarico e si scusa formalmente con chiunque si sia sentito offeso dal messaggio. Da 121 anni Melegatti è per tutti'.

Ora, direte voi, mi sembra che la protagonista si sia scusata e che tutto sia tornato nella norma. Qualcuno rileverebbe una seria difficoltà nel controllare i contenuti. Giudicate voi"

 

Pandoro e Panettone Melegatti ritornano in commercio

Il Pandoro e il Panettone Melegatti ritornano nei supermercati del Veneto e della Lombardia orientale e in alcuni punti vendita di Napoli, Roma e Milano. Lo spaccio aziendale all'interno dell'opificio di San Giovanni Lupatoto, alle porte di Verona sarà in attività da oggi e fino al 22 dicembre sarà attivo, con il consueto orario. Un temporary shop funziona nel centro di Verona.

L'azienda è stata ferma per più di un anno. Famosa la campagna sui social del novembre 2017: #MelegattiSiamoNoi. L'obiettivo era vendere un milione e mezzo di Pandori, come autorizzato dal Tribunale di Verona. Nonostante il grande successo e la riapertura dello spaccio aziendale, i problemi interni tra i soci e il fallimento che ne seguì non furono evitati. L'azienda è ora rinata, per la terza volta in due anni. Ha riaperto per le feste natalizie: è ora di proprietà della famiglia Spezzapria. Parliamo, allo start dell'iniziativa, di 35 lavoratori impiegati, considerato che originariamente si trattava di 70 elementi. I nuovi assunti hanno firmato contratti a tempo indeterminato.

I dipendenti, una volta rientrati in fabbrica, hanno dovuto sistemare l'impianto. Era dall'ultimo Natale che nessun dolce era sfornato.

Gli impiegati senza stipendio (in particolare, si fanno i nomi di Matteo Peraro e Davide Stupazzoni), hanno salvato gratis il lievito madre che è il punto forte della ricetta, tenendolo in vita: era stato impastato 120 anni fa (come è noto, questo tipo di lievito richiede cure costanti). Nei social network, si parla della loro nomina a Cavalieri del lavoro.

La Melegatti si è ridotta, ma le prospettive sono solide.

Chiediamoci, comunque, per quale ragione questa Araba Fenice abbia dovuto risorgere dalle sue ceneri. Abbiamo interpellato in argomento Giorgio Maggioni, comunicatore, esperto e sviluppatore di modelli di business on line, specializzato nella Pmi, nonché docente di Web marketing per l'internazionalizzazione d'impresa. Ha risposto alle nostre domande, con queste parole.

Natale e tradizione: come si inserisce Melegatti?

"Parliamo di un'azienda con più di un secolo alle spalle, che produce un dolce tradizionale. Ripeto tradizionale. Tradizione, a Natale, vuol dire: Babbo Natale, la famiglia, i regali, e l'atmosfera del 'vogliamoci tutti bene'. Era logico pensare quindi che se l'azienda avesse voluto fare una 'Brand extension' (oilallà… 'allargamento dei prodotti della stessa merca'), avrebbe dovuto tenere in considerazione che se produci Pandoro e Panettone e sei estremamente legato al Natale, quindi all'idea di famiglia, devi inserire all'interno della tua gamma prodotti che richiamano il tuo punto forte, la tua immagine di azienda al grande pubblico. Quindi, produrre croissant può essere una buona idea, può essere collegato al contesto. L'azienda gode di fama, è riconosciuta come "componente" della famiglia italiana. Ergo, che cosa c'è di meglio che inserirsi anche in un momento così delicato come la prima colazione? Bene, direte. Ottimo, dico io. Bella idea".

Ma non sono tutte rose e fiori. Dico bene?

"Infatti. I marketer (addetti alla promozione del marchio aziendale) che cosa fanno (2015)? Prendono come testimonial Valerio Scanu e indicono un concorso tra i consumatori. Sono poste in palio giornate in tour con la sua band. Bene, ora mi chiedo: che cosa c'entra un bravo cantante, che ha certamente delle qualità e che sì, è seguito da migliaia di persone? In che cosa si collega alla tradizione? Come rientra nel quadro un bel giovanotto, autore dell'album 'Così diverso' (2012) con la famiglia intesa come famiglia tradizionale (quella del Mulino Bianco, per intenderci)? Una scelta pubblicitaria può avere un enorme significato, anche se il Pandoro resta buono."

Ha conosciuto qualcuno dei testimonial Melegatti? In quale occasione?

"All'inizio, c'era Franca Valeri. Una bravissima attrice che ha interpretato nella sua lunghissima carriera i ruoli più impensabili. Per questa ragione, è stata apprezzata dalla stragrande maggioranza del pubblico italiano. Negli anni Novanta, ero al lavoro in una grande agenzia di Milano che si occupava di advertising. Lei, "La Franca", come la chiamavano i colleghi, era solita passare dai corridoi per entrare negli uffici direzionali.

Il suo nome proprio può essere posto con lettere minuscole, poiché nel suo agire, di franchezza si tratta, null'altro.

Una star, senza ombra di dubbio: nota appunto come testimonial di Melegatti.

Forse non possiamo pensare di vendere il nostro dolce soltanto mettendo un giovane gradevole sulla confezione... Queste sono le questioni che avrei proposto se avessi occupato una posizione direzionale. Forse, tuttavia, i consumatori hanno formulato quesiti simili. Essi, attraverso i social, non hanno mancato di rendere pubbliche le loro osservazioni. In sintesi, nei primi giorni dopo il lancio di un orribile packaging marrone con il ritratto di Scanu, non era più comprensibile ai più se all'interno della confezione ci fosse un Pandoro oppure un altro dolce misterioso, di una sotto-marca sconosciuta. Oggi, incomincia un nuovo corso. Auguri, Melegatti."

 

Esce oggi il video di FERRARY,il singolo del nuovo duo di rappers WHITESHARK!

COMUNICATO STAMPA

 

WHITESHARK

 Ferrary

Dalla provincia di Milano i due rappers Scave e SimoRoy si uniscono per creare il progetto WhiteShark.

 

Esce oggi il video di "Ferrary", singolo dell'esordiente duo WhiteShark, pubblicato in tutte le piattaforme streaming da mercoledì 5 Dicembre.

 

I due rappers Scave e SimoRoy, avendo già collaborato precedentemente insieme, agli inizi di quest'anno decidono di fondare un nuovo progetto con il nome WhiteShark, esordendo a fine Maggio con un Ep di 4 tracce intitolato "Quanto Basta", da cui vengono estratti due videoclip dei brani "Muovilo" e Non fa per me".

"Perché la scelta del nome WhiteShark?" Lo squalo bianco è il più grande pesce predatore esistente sul pianeta e la loro ambizione è farsi spazio nel panorama musicale proprio come dei predatori, lottando per la sopravvivenza. Lo squalo bianco è anche un navigatore infaticabile, che riesce a stare sempre in movimento senza stancarsi sia di giorno che di notte, metafora della loro volontà di non fermarsi mai e continuare a lavorare instancabilmente per raggiungere i loro obiettivi.

 

Il nuovo singolo FERRARY, strizza l'occhio a sonorità che vanno verso la trap ed il pop ed è un sincero e onesto racconto della voglia di raggiungere la meta dei due giovani rappers: usando il clichè del lusso, come quello del brand automobilistico Made in Italy più famoso al mondo, creano una loro realtà immaginaria che simboleggia il loro sogno di arrivare al pubblico ed al successo.

"Ferrari, Ferrari, Ferrari, io sogno una rossa Ferrari Braccio fuori da quel finestrino Cuba libre in mano veloci, veloci, veloci come un Testa Rossa, anche questa volta l'ho fatta grossa"

Ascolta Ferrary: bit.ly/FerraryWhiteShark




Il video di FERRARY è diretto da Alessandro Bellomare e rappresenta con ironia i due rappers proiettati in un loro futuro immaginario pieno di lusso, donne e macchine. Al termine non c'è il lieto fine, e si risvegliano da questo breve, ma intenso idillio. Anche la cover del singolo, realizzata da Comakap di BMStudio, è stata concepita in stile fumetto proprio per sottolineare la poca "realtà" di quello che ci stanno raccontando, consegnandoci un'immagine iconica che raffigura la voglia di emergere di questi due giovani artisti.

 

SIMOROY, classe '93 inizia a scrivere i suoi primi testi giovanissimo, all'età di 12 anni, per poi partecipare dai 16 in poi a numerosi contest di freestyle. Pubblica due singoli intitolati "Vivimi" e "Sushi" prima di iniziare a lavorare con il suo "socio" Scave.

SCAVE, classe '92 inizia solo due anni fa il suo percorso cominciando a scrivere testi inizialmente per sfogo personale. Pubblica due singoli intitolati "Voli paralleli" ed "E' partito il beat" prima di formare la squadra con SimoRoy.

Inizialmente esordiscono insieme come SCAVE & SIMOROY pubblicando tre brani: Maschera Freestyle pt.1, pt.2 e pt.3, di cui le ultime due tracce vengono pubblicate una a testa sui loro profili Youtube.

Nel 2018 nasce ufficialmente il progetto WHITESHARK con la release dell'Ep di 4 tracce intitolato "Quanto Basta" da cui vengono estratti due videoclip dei brani "Muovilo" e "Non fa per me".

 

Inoltre i WhiteShark hanno da poco inaugurato il loro brand di abbigliamento che vede per ora una linea di felpe ma che a breve proporrà altre novità.

Info su: www.instagram.com/whiteshark.brand


INSTAGRAMhttps://www.instagram.com/whiteshark.ws/

FACEBOOK: https://www.facebook.com/WhiteShark.WsMusic

YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCfe1-RONbcO5mS0f44tipEw



Milano, 7 Dicembre 2018

Paola Zica

Serena Saggioro




DOMANI a Cortona_Paolo Mezzadri. Il Gioco è il Tempo_8 dicembre 2018

 

ART ADOPTION NEW GENERATION 

presenta

in collaborazione con Cortona Sviluppo e con il patrocino del Comune del Cortona

 

Paolo Mezzadri. Il Gioco è il Tempo

 

Auditorium Sant'Agostino

via guelfa 40 Cortona (Ar)

 

Inaugurazione sabato 8 dicembre 2018 ore 12.00

 

8 dicembre 2018 – 10 gennaio 2019

Giocare, forma assoluta e silenziosa di infinita creatività. Riscoprire il gioco "da adulti", condividendo gesti fanciulli senza paura e senza timore. Abbandonarsi al gioco per ritrovare spirito ed attimi. Costruire senza nessun bisogno, senza schemi e regole. Per ricostruire parti di noi e condividere parti di altri. 

Il Gioco, il Tempo, le lettere e il viaggio. Si articola attraverso questi quattro temi la personale dell'artista Paolo Mezzadri. Quattro punti, quattro linee, quattro spazi, quattro dimensioni aperte e partecipative. Un viaggio tutto da definire poiché il viaggio sono i viaggiatori, coloro che si muoveranno, disegneranno e condivideranno con l'opera dell'artista la propria esperienza emozionale in un percorso ludico e attivo dove lo spazio diverrà territorio di un tempo intimo e personale.

Ho iniziato ad usare il ferro per lavoro e non per passione. La passione è arrivata dopo, è arrivata quando per me il ferro era ancora un pezzo, un numero, semplicemente un grande contenitore con un codice, una targhetta e talvolta un ciclo di verniciatura. Spesso mi sono perso guardando pezzi tutti uguali…direi perfetti, anzi conformi, come spesso mi veniva detto. Tanto uguali e tanto perfetti da non avere un'anima. Disegnati per essere usati e non per essere guardati, per essere puliti e non per essere annusati. Il ferro per me profuma di nostalgia e quello arrugginito di storia. Inizio così il mio percorso nato con pezzi di scarto… immaginando e provando… sbagliando tantissimo, forse troppo, ma mai con metodo. Paolo Mezzadri

 

 

Auditorium Sant'Agostino via Guelfa 40 Cortona (Ar)

Paolo Mezzadri. Il Gioco è il Tempo

a cura di Art Adoption

 

Inaugurazione sabato 8 dicembre 2018

8 dicembre 2018 - 10 gennaio 2019

 

 

Associazione Art Adoption

via Nazionale, 63 

52044 - Cortona (Ar)

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amalia di lanno

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NIK VALENTE: esce domani il singolo PASSERA' in occasione del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale

Arriva in questo periodo di commemorazione del centenario della fine della Grande Guerra il nuovo brano di Nik Valente, nato e cresciuto ad Asiago che, proprio dal profondo legame con il suo territorio, ha preso ispirazione per scrivere: “Passerà”, in uscita domani, 7 dicembre,  in contemporanea con il video che sarà online a questo link: https://youtu.be/bA80vov2Si0

 

E’ questo il titolo della canzone che, pur anticipando l’album in uscita all’inizio del 2019, si discosta dai temi principali del lavoro, esplorando il territorio della guerra, tema molto caro all’artista, nato e tutt’ora residente sull’Altopiano dei 7 comuni, teatro principale della  Grande Guerra.

 

Suoni energici e potenti, trascinati da una chitarra elettrica cattiva e sprezzante, a sottolineare la durezza dell’argomento, che nel testo appare esplicito e diretto. Si parla di guerra, tema che tocca le corde profonde dell’animo umano e coinvolge l’artista direttamente, dato il forte attaccamento alla sua terra, luogo delle più terribili vergogne della Prima Guerra Mondiale 1915-18.

 

Nik rimane colpito dal film “Torneranno i prati” del grande maestro Ermanno Olmi, pellicola interamente girata su quelle montagne. Da lì l’ispirazione per una canzone che racconta una notte in trincea, ma che tragicamente ci riporta col pensiero e con il cuore anche ai tristi avvenimenti più recenti, una chiave di lettura volutamente sottolineata nel videoclip ufficiale.

 

“…sono cresciuto giocando nei boschi, costruendo case sugli alberi e saltando le trincee. – racconta Nik – E’ un simbolo della mia terra, una firma che la guerra prova ancora a lasciare, ma che la natura si sta portando via, forse perché si vergogna di noi e di quello che siamo capaci di fare.”

 

Il video di PASSERA’, diretto da Massimo Toniato e girato nelle trincee del monte Zebio, zona dell’Altopiano di Asiago protagonista della Grande guerra, cerca attraverso l’uso di immagini evocative di sensibilizzare lo spettatore su uno dei capitoli più drammatici della nostra storia e al tempo stesso di far riflettere sugli eventi attuali e sulla fortuna di vivere in un Paese di pace.

L’artista, protagonista del video, vive le emozioni del soldato che ha calpestato la stessa terra 100 anni prima, una terra che rimanda ancora oggi echi di disperazione e terrore. Ad arricchire la canzone una serie di fotografie sviluppate in 3d riportano di colpo al presente sottolineando che nulla è cambiato, anche se il soldato cantava “Passa si, passa e tutto passerà”.

 

Cantautore e chitarrista pop-blues, Nik Valente propone la sua musica mescolando la passione per il blues ad un istintivo rock italiano, alla ricerca di un sound fresco e coinvolgente. Lo stile chitarristico è una miscela di influenze, da Stevie Ray Vaughan a Eric Clapton, da David Gilmour a Jeff Beck, passando con disinvoltura dall’elettrica all’acustica. Immerso nei suoni blues, ha condiviso i palchi italiani ed europei con Lisa “Sister” Hunt, Andy J. Forest, Cheryl Porter, Randy Cohen, Alexia, Antonino, Paolo Belli, Zucchero, Noemi e molti altri. Nel 2015 esce Qualcosa di Diverso, il suo primo EP di canzoni originali e si aggiudica il “Premio della Critica” al concorso VicenzaNetMusic - con il singolo Seduto sul Vulcano - selezionato da Eugenio Finardi. A maggio 2017 esce Il Suono del Mondo un brano che dà una svolta alle sonorità precedenti e denota una maturità musicale e artistica. Arriva in questo periodo il singolo Passerà, un brano intenso che parla della guerra, tema molto caro all’artista per il profondo attaccamento alla sua terra, teatro di uno dei fatti più drammatici della nostra storia, un monito a non dimenticare.

 

Ricambi telefonia: la lotta allo spreco e la filosofia del riuso collettivo

Quello che non serve più a noi può essere utile ad altri: negli ultimi anni stiamo assistendo ad un'idea di consumo etico e collettivo. Per quanto riguarda il mondo dei ricambi telefonia il trend è infatti chiedere una valutazione dell'iPhone di cui vogliamo disfarci, ad esempio, per acquistare un modello superiore di Apple ricondizionato.

Ancora non sono stati divulgati i dati del 2018, ma bastano già quelli del 2017 per farci restare senza parole. Come riporta il Sole24Ore, il secondo trimestre dello scorso anno ha registrato una vendita di telefoni pari ad oltre 3,6 milioni di unità. Solo in Italia ben il 74,4% di chi ha un telefono cellulare, possiede uno smartphone.

Sempre nel suddetto articolo, emerge come il trend sia in costante aumento anno dopo anno, tanto che in un rapporto stilato da "We Are Social" e "Hootsuite" l'Italia, nel 2018, è il terzo Paese al mondo per numero di cellulari posseduti.

Basti pensare che ogni mese esce un nuovo modello di smartphone che rende quello acquistato da poco, già vecchio nel momento stesso in cui lo compriamo. Pensiamo alla valutazione dei nostri iPhone che decresce di giorno in giorno.

E che fine fanno tutti questi smartphone ancora nuovi, magari tenuti bene, ma ormai vecchi secondo le logiche che muovono il mercato? O vanno a finire nella spazzatura o, nelle migliori delle ipotesi, vanno a riempire cassetti e scatole.

Per fortuna, negli ultimi anni stiamo assistendo ad una nuova tendenza di mercato: il non buttare niente a favore del riutilizzo intelligente delle risorse già in nostro possesso in ottica collettiva. 

Abbiamo smesso di scordarci i vecchi device nei cassetti: li portiamo nei negozi specializzati nel ricambio telefonia.

Infatti un oggetto che noi non vogliamo più, per una svariata serie di motivi, può essere interessante per un'altra persona e, mettendolo in vendita, non solo prolunghiamo il ciclo di vita dell'oggetto stesso, ma riduciamo la produzione di rifiuti inutili.

Nella maggior parte dei casi si parla di telefoni tendenzialmente nuovi che se ricondizionati e rivenduti come usato garantito, ci permettono di contribuire al risparmio simbolico dell'energia che sarebbe stata impiegata per produrre un altro device.

Questa scelta si traduce nell'azione consapevole di rivolgersi alla vendita dell'usato per avere, ad esempio, una valutazione dell'iPhone o per acquistare un prodotto Apple ricondizionato.
C'è chi poi sceglie di rivolgersi a negozi specializzati in ricambi telefonia prima di passare all'acquisto di un nuovo smartphone: a volte basta sostituire un piccolo pezzo per avere un telefono che sia a livello di funzionalità praticamente nuovo.

E iRiparo, azienda specializzata nei ricambi telefonia del gruppo Prink, quest'ultimo noto per l'attenzione alle tematiche ambientali, ha fatto della lotta allo spreco e all'accumulo inutile uno dei suoi cavalli di battaglia.

Il piano d'azione seguito dall'azienda, che vanta numerosi franchising in tutta Italia, è duplice: da un lato ribadisce la necessità di effettuare dei ricambi di telefonia, invece di buttare lo smartphone al primo segnale di malfunzionamento, dall'altro offre una linea di cellulari usati pari al nuovo, accompagnandone la vendita con una serie di garanzie atte a incentivarne l'acquisto. L'azienda offre la valutazione per l'iPhone o lo smartphone di cui ti vuoi disfare e ti permette acquistarne Apple ricondizionati o diverse marche di smartphone ad un prezzo competitivo.

Ottimizzare per noi e per gli altri le risorse già in nostro possesso, oltre ad essere una scelta etica e moralmente giusta, ci permette anche di non dover mettere eccessivamente mano al portafoglio pur di rimanere al passo con i trend dei modelli di smartphone.



Mail priva di virus. www.avast.com

Valutazione iPhone: La nuova era dei negozi specializzati in ricambi telefonia

Quello che non serve più a noi può essere utile ad altri: negli ultimi anni stiamo assistendo ad un'idea di consumo etico e collettivo. Per quanto riguarda il mondo dei ricambi telefonia il trend è infatti chiedere una valutazione dell'iPhone di cui vogliamo disfarci, ad esempio, per acquistare un modello superiore di Apple ricondizionato.

Ancora non sono stati divulgati i dati del 2018, ma bastano già quelli del 2017 per farci restare senza parole. Come riporta il Sole24Ore, il secondo trimestre dello scorso anno ha registrato una vendita di telefoni pari ad oltre 3,6 milioni di unità. Solo in Italia ben il 74,4% di chi ha un telefono cellulare, possiede uno smartphone.

Sempre nel suddetto articolo, emerge come il trend sia in costante aumento anno dopo anno, tanto che in un rapporto stilato da "We Are Social" e "Hootsuite" l'Italia, nel 2018, è il terzo Paese al mondo per numero di cellulari posseduti.

Basti pensare che ogni mese esce un nuovo modello di smartphone che rende quello acquistato da poco, già vecchio nel momento stesso in cui lo compriamo. Pensiamo alla valutazione dei nostri iPhone che decresce di giorno in giorno.

E che fine fanno tutti questi smartphone ancora nuovi, magari tenuti bene, ma ormai vecchi secondo le logiche che muovono il mercato? O vanno a finire nella spazzatura o, nelle migliori delle ipotesi, vanno a riempire cassetti e scatole.

Per fortuna, negli ultimi anni stiamo assistendo ad una nuova tendenza di mercato: il non buttare niente a favore del riutilizzo intelligente delle risorse già in nostro possesso in ottica collettiva. 

Abbiamo smesso di scordarci i vecchi device nei cassetti: li portiamo nei negozi specializzati nel ricambio telefonia.

Infatti un oggetto che noi non vogliamo più, per una svariata serie di motivi, può essere interessante per un'altra persona e, mettendolo in vendita, non solo prolunghiamo il ciclo di vita dell'oggetto stesso, ma riduciamo la produzione di rifiuti inutili.

Nella maggior parte dei casi si parla di telefoni tendenzialmente nuovi che se ricondizionati e rivenduti come usato garantito, ci permettono di contribuire al risparmio simbolico dell'energia che sarebbe stata impiegata per produrre un altro device.

Questa scelta si traduce nell'azione consapevole di rivolgersi alla vendita dell'usato per avere, ad esempio, una valutazione dell'iPhone o per acquistare un prodotto Apple ricondizionato.
C'è chi poi sceglie di rivolgersi a negozi specializzati in ricambi telefonia prima di passare all'acquisto di un nuovo smartphone: a volte basta sostituire un piccolo pezzo per avere un telefono che sia a livello di funzionalità praticamente nuovo.

E iRiparo, azienda specializzata nei ricambi telefonia del gruppo Prink, quest'ultimo noto per l'attenzione alle tematiche ambientali, ha fatto della lotta allo spreco e all'accumulo inutile uno dei suoi cavalli di battaglia.

Il piano d'azione seguito dall'azienda, che vanta numerosi franchising in tutta Italia, è duplice: da un lato ribadisce la necessità di effettuare dei ricambi di telefonia, invece di buttare lo smartphone al primo segnale di malfunzionamento, dall'altro offre una linea di cellulari usati pari al nuovo, accompagnandone la vendita con una serie di garanzie atte a incentivarne l'acquisto. L'azienda offre la valutazione per l'iPhone o lo smartphone di cui ti vuoi disfare e ti permette acquistarne Apple ricondizionati o diverse marche di smartphone ad un prezzo competitivo.

Ottimizzare per noi e per gli altri le risorse già in nostro possesso, oltre ad essere una scelta etica e moralmente giusta, ci permette anche di non dover mettere eccessivamente mano al portafoglio pur di rimanere al passo con i trend dei modelli di smartphone.



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Art Basel in Miami Beach 2018 – Day 3

My Art Guides, Dec 6, 2018

hk

Education as the Practice of Freedom

A group exhibition featuring work by YoungArts alumni on the theme of transgressive education.

fully
Amal Haddad, "History Will Not Absolve You", Courtesy of National YoungArts Foundation, Miami

Purvis Young at the Rubell Family Collection

A large-scale exhibition featuring over 100 paintings by the American artist who spent the entirety of his life (1943—2010) working in Miami.

fully
Purvis Young, "Untitled", ca. 1985-1999

NADA 2018

The 16th edition of the New Art Dealers Alliance fair returns to the Ice Palace Studios.

fully
The Ice Palace Studios in Miami.

Pulse Miami Beach 2018

The 14th edition of the fair returns to Indian Beach Park.

fully
PULSE Miami Beach

AfriCOBRA: Messages to the People

The group show at MOCA NOMI celebrates the work of the art collective AfriCOBRA, on the 50th anniversary of the birth of the movement.

fully
"AfriCOBRA: Messages to the People", Exhibition view, MOCA Miami

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Il Percorso della Dakar 2019 nella Terra degli Inca

La 41ª edizione della Dakar si correrà dal 7 al 17 gennaio 2019, in un circuito che inizierà e culminerà a Lima. L'edizione del 2019, progettata interamente attorno ai panorami peruviani, si annuncia come una delle più interessanti della storia di questa competizione, offrendo una gran varietà di terreni e paesaggi.

 

Auto in azione durante la Dakar 2018 © Frederic Le Floc'h / DPPI

 

Dicembre 2018 – Partirà a gennaio la più importante off-road del mondo che ospiterà 334 veicoli, sarà trasmessa in 190 paesi del mondo e permetterà al Perù, il quale dispone di una grande varietà naturale e culturale, di far conoscere alcuni dei suoi aspetti più inediti. Per la prima volta nella storia della competizione il percorso si svolgerà in un solo paese, precisamente nel Sud del Perù, dove si trovano meravigliosi deserti, impressionanti canyon, vulcani e vallate, incantevoli uliveti e vitigni, da cui si ricava la bevanda nazionale: il Pisco.

 

Il prossimo 7 gennaio tutti i veicoli lasceranno la capitale, Lima, per avviarsi verso la prima prova speciale della 41°edizione della Dakar. La prima tappa di 331 km sposterà tutta la carovana da Lima a Pisco, con un primo assaggio di sabbia e di dune. Successivamente, il rally proseguirà con la seconda tappa, in un tracciato che condurrà i piloti dagli aromi di Pisco a San Juan de Marcona, località sulla Panamericana meridionale, incastonata tra ampie spiagge e acque turchesi. Il tragitto prevede poi l’approdo dei piloti alla Città Bianca, Arequipa. Patria di eccellenti personalità e artisti peruviani, culla della storia e polo gastronomico circondato da una natura sorprendente. Si giungerà successivamente a Moquegua, affascinante combinazione di gole, zone desertiche, aree rocciose e fertili suoli, un luogo iconico sulla Ruta de Pisco, e infine a Tacna, una cittadina tra valli e deserti meglio conosciuta come la Città Eroica, grazie alla sua storia e all’attaccamento alla nazione dei suoi abitanti.

 

Il percorso su cui si svolgerà la competizione è stato concepito con le autorità locali, rispettando le zone più sensibili dal punto di vista del patrimonio naturale, culturale e archeologico. Inoltre si realizzerà una campagna di sensibilizzazione dedicata al pubblico, affinché si segua la competizione nelle apposite aree, in sicurezza e nel pieno rispetto l’ambiente circostante.

 

Per maggiori informazioni: http://dakar.peru.travel

 

PROMPERÚ - La Commissione Peruviana per la Promozione delle Esportazioni e del Turismo l'organismo ufficiale specializzato in promozione turistica e marketing, collegato al Ministero del Commercio Estero e del Turismo del Perù.


Per ulteriori informazioni:

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