sabato 14 aprile 2018

Heinz Innerhofer. motus














a cura di Vittorio Schieroni, Elena Amodeo

MADE4ART, Milano
24 aprile - 14 maggio 2018
Inaugurazione martedì 24 aprile, ore 18.30

In occasione di Photofestival 2018, MADE4ART di Milano è lieto di presentare motus, personale dell'artista Heinz Innerhofer (1964). Il progetto, a cura di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni, presenta per la prima volta presso lo spazio milanese una selezione di lavori appartenenti all'omonima serie.

Un'evanescente figura femminile riva al mare, la fitta trama degli alberi di una foresta:  gli scatti di Heinz Innerhofer, con i tenui cromatismi e gli sfuggenti contorni che caratterizzano i soggetti ritratti, invitano l'osservatore a indagare la realtà circostante e la propria dimensione interiore con sguardo attento e profondo, con occhi diversi. Immagini oniriche che racchiudono stati d'animo, ricordi, fantasie, suggestioni: composizioni dove nulla è perfettamente distinto, un movimento che è anche un moto dell'anima, carico di sentimento e poesia.

"Io cerco di vedere le cose come se le vedessi per la prima volta, per scoprire in esse aspetti finora sconosciuti. Questo richiede un po' di tempo, una buona dose di percettibilità e apertura mentale alle nuove idee. In sostanza, si tratta di dimenticare e di lasciare da parte le visioni abituali. Non sempre si riesce a fare ciò, in quanto è più semplice imparare che dimenticare". Heinz Innerhofer

A completare la mostra sarà l'importante catalogo motus, contenente la serie completa del progetto, che sarà presentato durante la serata di inaugurazione, martedì 24 aprile alle ore 18.30. 

Heinz Innerhofer. motus  

a cura di Elena Amodeo, Vittorio Schieroni

Un evento Photofestival 

24 aprile - 14 maggio 2018
Inaugurazione martedì 24 aprile, ore 18.30
Lunedì ore 15 - 19, martedì - venerdì ore 10 - 13 / 15 - 19

La mostra non sarà aperta al pubblico dal 25 aprile al 1 maggio

MADE4ART
Spazio, comunicazione e servizi per l'arte e la cultura
Via Voghera 14, 20144 Milano
www.made4art.it, info@made4art.it, t. +39.02.39813872

Media partner Image in Progress

venerdì 13 aprile 2018

Backup: una persona su tre non lo ha mai fatto

Si parla molto spesso di ransomware e dei danni che possono causare ai dispositivi, eppure ciò che emerge da un sondaggio effettuato da una società operante nel settore della sicurezza informatica è che il 33% degli utenti non si è mai preoccupato di creare una copia dei propri dati.
I risultati della ricerca sono stati divulgati lo scorso 31 Marzo durante la giornata mondiale del backup, e il fatto stesso di dover indire una giornata apposita come promemoria dovrebbe far riflettere.
Molti utenti pensano infatti di essere immuni da eventuali infezioni dimenticando inoltre che un dispositivo può essere anche sottratto, smarrito o semplicemente incorrere in un guasto irreversibile. A quel punto tutti i dati in esso contenuti andranno irrimediabilmente persi, che si tratti di un PC, di un tablet o di uno smartphone.
Il 39% della popolazione possiede nel proprio nucleo familiare almeno quattro dispositivi e un dato interessante è che il 29% ha già subito tale perdita.
Il World backup day è stato indetto proprio per ricordare che un'operazione tanto semplice quanto efficace come quella di fare una copia dei propri file darebbe modo di recuperare una situazione altrimenti compromessa, tanto più che le alternative sono molteplici sia fisiche tramite hard disk esterni o memorie USB che online utilizzando i servizi in Cloud.
Soprattutto in questo periodo storico tenere i propri dati personali o aziendali al sicuro è fondamentale viste le minacce sempre più frequenti e sofisticate provenienti dai criminali informatici la cui forma preferita di attacco sono i ransomware, ovvero infettare un dispositivo per poterlo bloccare e chiedere un riscatto alla vittima per riavere ciò che è suo.
Ricordiamo che cedere a tale ricatto, oltre ad essere una pratica illecita, non garantisce la restituzione dei dati pertanto avere un backup dei dati non è più un'opzione, ma una sicura via d'uscita.
ESET Italia suggerisce da sempre ai propri utenti di creare copie di tutti i propri file su componenti rimovibili e di aggiornarle costantemente. E' inoltre importante effettuare gli aggiornamenti del proprio sistema operativo quando rilasciati e proteggere i propri dispositivi con efficaci software antimalware.
Per ulteriori informazioni su ESET visitare il seguente link: https://www.eset.com/it/
 

THE LIZARDS’ INVASION: “INtro” è la traccia che introduce il concept album “IN-dependence Time” di prossima uscita



Un alternative rock ispirato e contaminato allo stesso tempo, accoglie il primo tassello narrativo e musicale che va a comporre il progetto discografico del gruppo di giovanissimi musicisti vicentini.


INtro non è un vero e proprio singolo. Come suggerisce il titolo è invece la prima traccia dell'album che di per sé ha lo scopo di far immergere l'ascoltatore in quello che sarà il viaggio condotto attraverso l'intero progetto musicale. Musicalmente è diviso in due aree: la prima, "Relax" caratterizzata da arrangiamenti "morbidi" e profondi in un'atmosfera generale molto dilatata (alla quale si contrappone una voce radiofonica e distorta); la seconda, "l'Esplosione" nella quale si possono ascoltare arrangiamenti delle due chitarre che lottano per uscire dal tappeto profondo creato dalle tastiere, dal basso e la dalla batteria. A questa lotta si aggiungono poi le voci armonizzate che evolvono in una chiusura assorbita lentamente da uno spazio sonoro quasi sinistro.

Il sound complessivo richiama uno dei pezzi più intensi dei Pink Floyd rimescolato con qualche influenza dei primi Alt j.

L'intero brano, come del resto l'album, è una ristrutturazione dei vecchi canoni che caratterizzavano il rock, liberata da elementi sterili e già sentiti, ma non snaturata dalla sua essenza primordiale.


Il testo è il canovaccio introduttivo di un narratore esterno alla vicenda che introduce la cornice della storia. Il significato, pur non essendo a se stante perché affiancato alla storia dell'album, può assumere senso anche da solo. Il narratore presenta infatti un mondo utopico nel quale regna l'armonia: tutti gli esseri viventi sono in pace tra loro e, gli "istinti negativi" che contraddistinguono la società e la realtà nella quale ci troviamo, non esistono.


Il pezzo è stato realizzato - come l'intero progetto - presso lo studio di registrazione "Il Teatro Delle Voci" di Treviso, che ha fornito gli elementi necessari per incidere tutte le tracce del disco in presa diretta, potendo così ricreare emozioni e dinamiche tipiche di un concerto live.

Marino de Angeli, il produttore artistico, ha curato la registrazione, il mix ed il master di INtro e di tutti i restanti brani appartenenti al disco.



Guarda INtro su YouTube



«"IN-dependence Time" è un concept album, una sorta di storia a capitoli nella quale si racconta la vicenda di un mondo parallelo al nostro dove inizialmente tutto sembra in armonia, nessun umano prova emozioni negative, nessuno vuole il potere per sé a discapito del prossimo, almeno fino ad un colpo di scena inaspettato…L' album contiene 7 tracce e ogni traccia rappresenta un capitolo della vicenda. Il titolo di ogni brano inizia per "IN": questo perché la storia, seppur molto semplice nel suo svolgimento, porta l'ascoltatore ad avere un confronto con se stesso e "IN" se stesso per l'appunto. Inoltre, nella storia, è proprio la dimensione interiore degli esseri umani che viene presa di mira, è la presa di coscienza individuale che diventa azione fondamentale per contrastare l'entità». THE LIZARDS' INVASION


Musicalmente ogni traccia dell'album equivale ad un capitolo della storia. Filo conduttore tra queste è una partenza morbida e a tratti soffusa che sfocia poi in atmosfere intense ed esplosive; l'ascoltatore è così trasportato attivamente nel concept, seguendo la vicenda dall'interno e rispettando i fini tematici del disco. Le sonorità si contraddistinguono da un ampio uso di effettistica riguardante ogni strumento, discostandosi così dal rock per definizione e ricreando dinamiche moderne e tridimensionali.


Autoproduzione


Membri del gruppo:

Resti: Voce
Màzzu: Chitarra
Mighè: Chitarra
Barba: Basso
Edo: Batteria
Fede: Tastiera



BIO


La band si forma nel giugno 2011 a Vicenza. Per quasi un anno il gruppo si esercita con molte cover di band storiche (Toto, Deep Purple, Pink Floyd, Led Zeppelin e altri). 

Nel 2012 è il momento di scrivere anche pezzi propri, con un sound simile al progressive rock.

Nel 2013, la band esordisce con il suo primo EP (27 minuti) "The Hole" al cui interno si trovano 5 tracce.

Tra il 2014 e il 2015 il gruppo raggiunge diversi risultati: partecipa alla finale nazionale dell'Emergenza festival suonando all'Alcatraz di Milano. Successivamente arriva il Premio Schiolife del VicenzaNetMusic che gli regala la possibilità di aprire il concerto a Schio di Ian Paice, batterista dei Deep Purple.

Settembre 2016: esce l'EP Dare to Hear che comprende 3 brani, e il primo video ufficiale della canzone da cui l'EP prende il nome.

2017: La band arriva tra le prime 10 band classificate al Tour Music Fest, potendo così suonare al Jailbreak di Roma.

2017/18: contattati da Musicraiser, la band conduce una campagna crowdfunding di successo da febbraio a marzo 2017.

La realizzazione del concept album "IN-dependecne Time", primo vero progetto a livello "professionale" che vanta alti standard di realizzazione, contiene la collaborazione con numerosi progetti locali e non, oltre che la firma del produttore artistico Marino de Angeli, che registra il progetto al Teatro delle Voci di Treviso.



Contatti e social


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(BandCamp): lizardsinvasion.bandcamp.com/releases

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A Cori il meeting europeo ReYion

Si parlerà di potenziamento delle aree rurali attraverso iniziative giovanili ed il networking di organizzazioni insieme ad esperti del terzo settore provenienti da Italia, Grecia, Spagna, Slovenia e Repubblica Ceca.

Il 16, 19 e 20 Aprile la città di Cori (LT) ospiterà il quarto meeting europeo rivolto all'associazionismo e al volontariato ed organizzato da Futuro Digitale, gestore dell'InformaGiovani del Comune di Cori, nell'ambito del progetto transnazionale ReYion, finanziato da Erasmus Plus e realizzato sul territorio in collaborazione col Consiglio dei Giovani e con l'Amministrazione Comunale.  La tre giorni si svolgerà all'interno del Palazzetto Luciani (il training del 16, dalle ore 09:00) e nella sala conferenze del Museo della Città e del Territorio di Cori (i convegni del 19 e 20, dalle ore 09:30) [Foto di Fernando Bernardi].

ReYion è una partnership progettuale tra qualificate agenzie di supporto di cinque diversi Paesi, che vuole contribuire al potenziamento delle aree rurali attraverso iniziative giovanili innovative ed il networking di organizzazioni. Durante le sessioni si parlerà di come creare associazioni di giovani e di come concretizzare attività finalizzate allo sviluppo locale, anche per mezzo della cooperazione con altri soggetti oltre confine e lo scambio di buone pratiche. Interverranno esperti del terzo settore provenienti da: Italia, Grecia, Spagna, Slovenia e Repubblica Ceca.

Verranno presentati i materiali di apprendimento elaborati nei precedenti workshop ReYion di Praga e Celje, anche con il contributo di alcune realtà coresi, poi disponibili in rete e utilizzabili da chiunque voglia acquisire le conoscenze e competenze in oggetto. Gli incontri serviranno inoltre a raccogliere le adesioni dei partner disposti ad ospitare nelle proprie sedi i corsi di formazione gratuita e certificata erogati nei prossimi mesi. Le manifestazioni di interesse possono essere inoltrate agli indirizzi e-mail m.decave@futurodigitale.org e f.zaralli@futurodigitale.org oppure sui canali social di Futuro Digitale.