sabato 27 gennaio 2018

Serata danzante di Tango Argentino a Cori con Neri Piliu e Yanina Quiñones

Domenica 4 Febbraio, dalle ore 17:30, l'Agriturismo Cincinnato si trasformerà in una Milonga che ospiterà lo spettacolo di tango argentino, patrimonio culturale dell'umanità UNESCO, proposto da due degli attuali tangueros di maggior prestigio internazionale, i quali terranno anche delle lezioni ad Aprilia venerdì 2 e sabato 3 Febbraio.

Domenica 4 Febbraio, dalle ore 17:30, presso l'Agriturismo Cincinnato di Cori (LT), si terrà una serata danzante di Tango Argentino – dal 2009 patrimonio culturale dell'umanità UNESCO - a cura di Giulia Galante e Matteo Piscitelli, che ospiteranno nella Città d'Arte Neri Luciano Piliu e Yanina Valeria Quiñones, tangueros professionisti di fama mondiale, che si esibiranno nella terrazza vetrata del restaurato casale ottocentesco di via Stoza, trasformata per la prima volta in una suggestiva Milonga.

Yanina e Neri, direttori artistici, coreografi e primi ballerini della Tango Rouge Company, ballano insieme dal 2006 e sono considerati ad oggi fra i più rappresentativi interpreti del Tango Argentino. Si sono formati artisticamente alla ACETA - Accademia de Estilos de Tango Argentino – di Buenos Aires, fucina di talenti, al cospetto di affermati maestri. Vincitori di numerosi premi in competizioni nazionali e internazionali, sono stati campioni del mondo nel Tango Salón (2006/2007) e nel Tango Escenario (2007).

Hanno partecipato ai più importanti festival in giro per i cinque continenti, talvolta accompagnati dalle migliori orchestre, e lavorato insieme alle compagnie di Natalia Hills e di Miguel Angel Zotto. Il loro insegnamento è richiesto nelle scuole più rinomate d'Argentina e in moltissimi altri Paesi. Il particolare stile di ballo della coppia, caratterizzato da passione, trasporto, spettacolarità, bellezza e fluidità dei movimenti, empatia con il pubblico, rendono uniche le loro performances, uno show emozionante ed imperdibile secondo gli addetti ai lavori.

L'evento è organizzato da Desvelo - Scuola di Tango Argentino di Roma - e Tango Aprilia - Scuola di Tango Argentino di Aprilia (LT). La partecipazione necessita del previo tesseramento Desvelo Asd-Aps e/o Acsi-Faitango. Su prenotazione si potrà prendere parte anche al percorso enogastronomico che avrà inizio alle ore 13:00. Sono previsti pacchetti personalizzati e possibilità di pernotto per chi partecipa alle lezioni del 2 e 3 Febbraio ad Aprilia (Spazio 47, via Pontina km 47,015). Contatti: 320 644 8636 - 335 658 3091 - info@desvelo.it

The Harvest. Hardeep Kaur di Cori è la protagonista del docu-musical di denuncia del caporalato nell’Agro Pontino

Il film inizierà il tour delle sale italiane a Febbraio. Appuntamenti nel Lazio: il 16 al Multisala Corso di Latina. Il 17 a Roma al Cinema Apollo 11.

Hardeep Kaur, 30 anni, italiana di seconda generazione, nata e cresciuta a Cori (LT), figlia di genitori indiani arrivati in Italia nel 1979, è la protagonista femminile di The Harvest (il raccolto) docu-musical di inchiesta e denuncia a sfondo sociale, realizzato dalla casa di produzione bolognese SMK Videofactory, attraverso il crowdfunding, in collaborazione con la Cooperativa InMigrazione, la regia di Andrea Paco Mariani e distribuito da Distribuzioni dal Basso/OpenDDB.

Si tratta del primo video racconto della vita delle comunità Sikh dell'Agro Pontino e del loro rapporto con il mondo del lavoro, dove gli uomini soprattutto vengono impiegati come braccianti agricoli. Agli ordinari episodi di sfruttamento, vessazione e umiliazione - caporalato, cottimo, basso salario, violenza fisica e verbale - si aggiunge il dilagante fenomeno dell'uso di sostanze dopanti per sostenere i faticosi ritmi imposti nei campi.

La questione è affrontata in una forma artistica innovativa, di ricerca musicale e cinematografica, che coniuga lo stile del documentario con quello della fiction e del musical, per descrivere, senza toni retorici o didascalici, una realtà brutale, che tende a nascondersi nelle pieghe della quotidianità in tutta la penisola. Le interviste sul territorio, a lavoratori e operatori del settore, sono accompagnate dalle coreografie del bhangra e delle altre musiche e danze tradizionali punjabi.

The Harvest è anche un esperimento narrativo in cui il cast interpreta se stesso. Hardeep Kaur è realmente una mediatrice culturale per indiani per conto di FLAI CGIL Latina. La sua storia si intreccia con quella di Gurwinder Singh, venuto dall'India a lavorare nelle aziende agricole pontine per pochi euro al giorno. Marco Omizzolo, sociologo e giornalista, ricercatore e attivista, è invece colui che porta all'attenzione pubblica le testimonianze di questo esercito silenzioso.

      Il film, girato nei comuni di Latina, Sabaudia e Nettuno, tra Gennaio e Settembre 2017, è già stato premiato allo HumanDoc Film Festival di Varsavia, al Delhi International Film Festival, all'International Documentary Filmfestival Amsterdam. Dopo il sold out delle prime nazionali di Brescia e Bologna, inizierà il tour nelle sale italiane a Febbraio. Nel Lazio arriverà il 16 Febbraio, alle 18:30, al Multisala Corso di Latina e il 17 Febbraio, alle 19:00, a Roma, al Cinema Apollo 11.

Concorso Provinciale “L’Olio delle Colline”: le selezioni dei finalisti della XIII edizione

Il 29, 30, 31 Gennaio presso la CCIAA di Latina e il 3 Febbraio a Rocca Massima si riuniranno le Commissioni preposte all'attribuzione dei premi in palio nelle sezioni: Olio Extra Vergine, Olio DOP Colline Pontine, Olio Biologico, Migliore Confezione ed Etichetta, Paesaggi dell'Extravergine e Buona Pratica Agricola, Oliva Itrana bianca e Oliva Gaeta. L'annuncio dei vincitori e la premiazione nel corso della giornata evento del 10 Febbraio presso il Consorzio ASI Roma-Latina.

Sono 294 gli olivicoltori pontini che partecipano al XIII Concorso Provinciale "L'Olio delle Colline", organizzato dal CAPOL, in collaborazione con l'ASPOL, patrocinato da Regione Lazio, Provincia di Latina, Comune di Latina e Camera di Commercio di Latina. I campioni in gara dovranno ora superare l'esame davanti alle commissioni di valutazione che decreteranno i vincitori di questa edizione, annunciati nel corso della giornata evento che si terrà il 10 Febbraio presso il Consorzio Area Sviluppo Industriale Roma-Latina.

Le selezioni inizieranno lunedì 29 Gennaio, presso la Sala Panel della Camera di Commercio di Latina, ove proseguiranno il 30 e il 31 Gennaio. Il Panel CAPOL - riconosciuto dal MIPAAF – costituito da assaggiatori iscritti agli Elenchi Regionali/Nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extra vergini, coordinati dai Capo panel C.O.I. (Consiglio Olivicolo Internazionale) Giulio Scatolini e Luigi Centauri, effettuerà la selezione tramite esame organolettico e analisi chimico-fisiche.

Novità del 2018: verranno premiati i primi 3 di ogni categoria di fruttato (intenso, medio, leggero) tra le aziende iscritte alla CCIAA e altrettanti tra quelle che non lo sono. Oltre a loro i primi 2 che hanno imbottigliato il prodotto DOP Colline Pontine e il Miglior Olio Biologico certificato a norma di legge. Il 31 Gennaio, sempre nei locali della CCIAA di Latina, si riunirà anche la giuria di giornalisti e operatori del settore per scegliere le 2 bottiglie con la Migliore Confezione ed Etichetta, in base alla normativa vigente.

Il 3 Febbraio toccherà alle olive da mensa. Sarà il Comune di Rocca Massima (LT) ad ospitare in questa fase il Panel di assaggiatori del CAPOL che dovrà indicare i primi 3 classificati nelle sezioni Oliva Itrana bianca e Oliva Gaeta. Un'attenzione completa viene così riservata all'oliva Itrana, la cultivar autoctona della provincia di Latina, caratterizzata dalla duplice attitudine nella triplice variante a due D.O.P. (olio extravergine d'oliva Itrana D.O.P. Colline Pontine e Oliva Itrana Gaeta D.O.P. da tavola).

Nei giorni scorsi hanno emesso il loro verdetto le tre delegazioni tecniche qualificate che si sono espresse per l'attribuzione del riconoscimento Paesaggi dell'Extra Vergine e Buona Pratica Agricola a 9 imprese olivicole, 3 per ognuno dei comprensori – Monti Lepini, Monti Ausoni, Monti Aurunci – contraddistintesi per il loro impegno nella tutela delle varietà e degli elementi paesaggistici tipici del territorio, e nella salvaguardia dei suoi equilibri vegetativi e agro-ambientali.  

venerdì 26 gennaio 2018

PAOLO BATTAGLIA LA TERRA BORGESE

Paolo Battaglia La Terra Borgese: "La bellezza femminile raccontata da Tiziano esprime l'Italia da Canicattì alla sua Venezia"

"L'Amor Sacro e l'Amor Profano – riferisce Paolo Battaglia La Terra Borgese - è una delle massime espressioni dell'arte tizianesca, per il colore caldo e ricco, per la forma opulenta, per la costruzione classicamente armoniosa. Il pittore ha saputo intonare in modo geniale le necessità della rappresentazione allegorica con le esigenze dello stile. Attorno alla fonte, nella quale Cupido compie il rito della tintura delle rose, le tre figure sono disposte con un equilibrio non rigido. Cupido non è al centro della composizione: come esige l'allegoria, è vicino alla ritrosa Polia, completamente ammantata da ricche vesti, e perfino guantata.

Il peso di queste due figure sulla metà sinistra del quadro è equilibrato dallo slancio della figura di Venere sulla destra, accentuato dal movimento della mano che solleva il bruciatore dell'incenso, simbolo del fuoco e della passione. Le tre scene rappresentate sul sarcofago si riferiscono ciascuna alla figura più vicina: la cavalla indomata, a Polia; il cespo di rose annaffiato dal liquido della fonte, e l'accolito che prepara i lacci per la cavalla, a Cupido; la scena con Adone e Marte, a Venere. Ma questa simmetria allegorica si giustifica, anzi si esalta anche sul piano dello stile.

Infatti i volumi solidi e sporgenti della cavalla compensano gli effetti serici del panneggio della donna; lo sbocciare del roseto ha una ripresa nell'albero che fa da sfondo a Cupido; il gioco aspro dei muscoli della scena della fustigazione equilibra le molli rotondità  della venere ignuda. La parabola dell'amore e del matrimonio, che fa del quadro un dono nuziale, è trasfigurata da Tiziano in una sinfonia di colori e di forme, nella quale le idee diventano donne e l'Olimpo classico ha per sfondo un delizioso paesaggio del Cadore, la patria dell'artista, rievocata con acuta nostalgia.

La donna ideale ha una bellezza opulenta intrisa di sole, e le donne tizianesche di questo periodo sembrano rifarsi tutte a un'unica modella, o a modelle diverse che il pittore riduceva sempre a un tipo unico, che doveva essergli particolarmente caro: è la classica bellezza italiana, icona veneziana in Veneto come canicattinese in Sicilia, opulenta, tenera, con un fondo sanamente popolano, comune tanto alla gran dama quanto alla plebea.

In una descrizione della Galleria Borghese del 1650, la tela del 1515 è indicata come Tre Amori. Ma è nominata per la prima volta nel 1613, con il titolo di Beltà ornata e beltà disordinata, dal Francucci. La denominazione Amore Profano e Amore Divino si legge invece per la prima volta nell'inventario del 1693, e torna cent'anni dopo nella forma definitiva di Amor Sacro e Profano, nella descrizione del Vasi del 1792. In questo dipinto ad olio cm 118x278 la contrapposizione di sacro e di profano non doveva essere nelle intenzioni del pittore: nel Rinascimento, infatti, non vi era più il concetto medioevale di associare il nudo alla passione profana, alla voluptas e al peccato. Il nudo, anzi, era la forma più nobile e serena della divinità.

Il paesaggio nel quale è ambientata l'allegoria dell'Amor Sacro e Profano è uno dei più vivi e palpitanti di tutto il Cinquecento veneziano. Esso non è più un semplice fondale alla scena, come usava nel Quattrocento. Giorgione ha ormai insegnato agli artisti quali risorse può offrire la veduta naturale alla composizione pittorica. Tiziano, suo allievo, ha appreso la lezione del maestro e non manca mai di dare alle sue scene sacre e profane un'ambientazione precisa, togliendola dalla natura che lo circonda.

Sono rappresentati i ricordi del Basso Cadore, dove Tiziano era nato: le case col ripido spiovente e la scena di caccia in riva al lago montano. L'angolo con le case compare riprodotto alla rovescia, anche nella Venere di Giorgione e nel Cristo con l'Adultera di Tiziano. Nello sfondo di destra c'è un lago circondato di case, con una chiesa dall'aguzzo campanile nordico, che richiama San Vito di Cadore.

La donna sontuosamente vestita che siede sul bordo sinistro della fontana è autentica dea dell'Olimpo tizianesco. Per molto tempo gli studiosi hanno discusso se essa fosse l'amore sacro, raccolto nel suo spiritualismo, o l'amore profano, arricchito dagli incanti materiali del lusso veneziano. In realtà, sacro e profano si conciliano in questa figura pensosa, quintessenza di quelle creature impastate egualmente di carnalità e nobiltà, di cui solo il pennello solare di Tiziano ha posseduto il segreto".



Made Rural alla scoperta del profumo del Veneto con La Dispensa di Patrizia

"I sapori della tradizione"
Lo sai bene tu che mi leggi da un pochino che infilarmi nei dietro le quinte delle realtà produttive locali è diventato un mio piccolo marchio di fabbrica, una caratteristica che mi contraddistingue. Scoprire il percorso che ha portato un'impresa al successo, è per me fonte di grande stimolo e ispirazione, nonché l'apoteosi della mia attività di local blogger.

Ed è grazie alla famiglia Baraldo, che La Dispensa di Patrizia è la fondatrice, se oggi posso aggiungere un nuovo tassello alla mia conoscenza del territorio. Il Veneto operoso che amo raccontare, così ricco di ingegno e passione da cui mi faccio volentieri coinvolgere e che non manco di riversare in queste pagine.

Un'azienda giovane e dinamica che ha improntato tutto il suo essere come continuo di un'idea messa in opera anni fa dal suo fondatore. La politica aziendale è basata principalmente sul rispetto della terra, anima e fattrice di ogni cosa, e sul rispetto dei suoi frutti e dei suoi tempi.
Elemento fondamentale per le produzioni è la qualità della materia prima che viene programmata e controllata dalla scelta del seme al raccolto, a cui va aggiunta una produzione artigianale di conservazione. 

Come una vecchia bottega piena di storie, sapori e profumi, cibi venduti in cartocci di carta, rapporti umani e tempi dilatati, "La Dispensa di Patrizia" è una pausa ricca di cose buone, è il profumo del Veneto, materie prime di eccellenza.

È questo il benvenuto de La Dispensa di Patrizia, il nuovo concept dell'azienda agricola Baraldo di Pernumia, un progetto lungo ben 4 anni e iniziato nel 2014; esso ha richiesto tanti sforzi, prove su strada e altrettante conferme. Un progetto iniziato da pionieri nel settore, un nuovo tassello di eccellenza che stanno trasformando questo lembo ai piedi dei Colli Euganei in un vero e proprio Paradiso Gastronomico.

Ci sono prodotti che nella dispensa non possono mancare, A volte percorriamo tanti e trafficati chilometri per trovare la qualità ed il gusto dei piatti, l'amore per il cibo e la volontà di una costante ricerca della qualità e del prodotto, hanno fatto della Dispensa di Patrizia, una miniera di preziosi elementi.

Nulla è lasciato al caso. Ogni singolo ingrediente è frutto dell'orto della Agricola Baraldo e di una ricerca gastronomica costante e attenta al territorio per scoprire piccole produzioni artigianali sempre di altissimo livello.
La Dispensa di Patrizia propone una fusione di sapori tra territorio e creatività, fatta di ingredienti molto freschi a partire dalle verdure che sono totalmente di produzione propria, oggi vogliamo darvi un piccolo assaggio, continua…


Fonte: Made Rural

SANREMO 2018 - Alice Caioli: da oggi in radio il brano in gara al Festival di Sanremo 2018 nella categoria Nuove Proposte, accompagnato dal videoclip ufficiale


La giovane artista siciliana in gara alla 68^ Edizione del Festival della Canzone Italiana tra le Nuove Proposte con l'etichetta Round 35.


Firmata dalla stessa Alice Caioli insieme a Paolo Muscolino, che ne ha anche curato la produzione. La canzone è un'intensa ballad dal forte impatto melodico, ricca di suggestioni elettroniche e dal sapore r'n'b.
Il brano scelto dalla Commissione capitanata dal Direttore Artistico Claudio Baglioni, parla di lei e del proprio vissuto in relazione al mancato rapporto con il padre. Una finestra come portale attraverso cui mettersi in contatto con la figura paterna. "Specchi rotti" è la metafora della discrepanza tra la percezione di se' allo specchio in una visione intatta, solida e perfetta e quella che è invece la vera essenza, spesso frammentata e a pezzi.


Il video, per la regia di Alberto Cosenza, è stato girato a Castel di Tusa, in provincia di Messina, presso la struttura Atelier sul Mare, un museo albergo dove 22 delle sue stanze sono vere e proprie "camere d'arte" in quanto ideate da artisti di diversi campi.

"La torre di Sigismondo" è la camera in cui sono ambientate la maggior parte delle scene del video ed è firmata dall'artista cineasta Raùl Ruiz. Il fulcro della stanza, dalle pareti nere e nude, è costituito da un grande letto rotondo girevole di tre metri di diametro, che occupa quasi tutto lo spazio della torre. Ma ecco l'artificio che diventa arte e bellezza: in contrasto con l'idea di uno spazio di reclusione, il soffitto si apre completamente, donando all'ospite attore/spettatore la possibilità di rinascere, di vivere il passaggio salvifico dalle tenebre alla luce, e metaforicamente il letto bianco diviene quella luna che, con il soffitto aperto, illuminerà il cielo stellato. Quell'enorme finestra in cima alla stanza ricorda proprio la stessa finestra citata da Alice nel suo brano.



Sci alpinismo in notturna a Forni di Sopra

Si rinnova sabato 3 febbraio a Forni di Sopra l'appuntamento annuale con la Ski Krono Varmost, una suggestiva gara di sci alpinismo in notturna, con partenza in linea nella cornice del Parco delle Dolomiti Friulane, Patrimonio Naturale UNESCO, in un vero e proprio paradiso geologico, ambientale e naturalistico.
Per la prima volta, quest'anno le prove in programma saranno due: la Ski Vertical Varmost e la Ski-Raid Varmost.
La Ski Vertical Varmost è una gara individuale con partenza alle ore 17 a quota 930m nei pressi della stazione a valle della seggiovia quadriposto di Forni di Sopra. Si sale poi lungo un tracciato sulle piste sciistiche del Varmost fino all'arrivo alla Malga Varmost a quota 1760m dopo un percorso di 4 km su un dislivello complessivo di 830m.
La Ski-Raid Varmost è una prova a coppie con partenza alle ore 17,30, a piedi con sci nello zaino, nei pressi del parcheggio in località Santaviela a quota 920m. Il percorso si snoderà poi lungo le piste sciistiche del Varmost in parte coincidendo con quello della Ski Vertical. Sono previsti dei cancelli orari dopo due ore e dopo tre ore. Le coppie che non riuscissero a rispettare i limiti saranno costretti ad abbandonare la gara. L'arrivo è previsto alla Malga Varmost a quota 1760 dopo un percorso di 15km e un dislivello di 2000m.
Dalle ore 19 previsto un pasta party e a fine gare le premiazioni e un concerto rock. Info e iscrizioni sul sito www.for-adventure.it. L'iscrizione comprende assistenza e ristoro lungo il percorso e un pasto a fine gara.
Forni di Sopra fa parte del network internazionale Alpine Pearls, impegnato da dieci anni nello sviluppo di un turismo sostenibile sulle Alpi, in località raggiungibili anche senza l'auto e in grado di offrire proposte eco-compatibili e soluzioni di mobilità innovative nel rispetto totale dell'ambiente. L'area sciistica del Varmost vanta le piste più alte e lunghe del Friuli Venezia Giulia dalle quali si può godere il magnifico panorama che spazia dalle Tre Cime di Lavaredo allo scenario delle Dolomiti Friulane.

(Ufficio Stampa Alpine Pearls Italia: OfficineKairos.it)

Roma, ActionAid: il documentrio "Girls from Earth" ai "Lunedì dell'Apollo 11" - Lunedì 29 gennaio ore 21:00 Centro Aggregativo Apollo 11

NOTA STAMPA


Roma, il documentario "Girls from Earth" presentato ai "Lunedì dell'Apollo 11"
In collaborazione con ActionAid
Lunedì 29 gennaio, ore 21.00, Centro Aggregativo Apollo 11
c/o Itis Galilei, ingresso laterale di via Bixio 80/a

Roma, 26 gennaio – Una serata dedicata al problema delle mutilazioni genitali femminili, una pratica che coinvolge ancora oggi più di 200 milioni di ragazze in 30 paesi del mondo. In vista del 6 febbraio – Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, il Centro Aggregativo Apollo 11 ha deciso di presentare, in anteprima romana, il documentario "Girls from Earth", realizzato nel quadro del progetto europeo AFTER - Against Female Genital Mutilation/Cutting Through Empowerment and Rejection, finanziato dal Programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza dell'Unione Europea.

Il progetto AFTER, realizzato a Roma da ActionAid in collaborazione con la Casa delle donne Lucha y Siesta, ha l'obiettivo di lavorare sulla prevenzione e sul contrasto alle mutilazioni genitali femminili fra le donne appartenenti alle comunità migranti presenti sul territorio europeo. Il documentario "Girls from Earth" - prodotto durante il progetto, implementato in cinque Stati europei (Italia, Spagna, Belgio, Svezia e Irlanda) - racconta l'amicizia tra una ragazza europea e una coetanea africana che, insieme, iniziano un lungo viaggio fatto di parole, sogni e riscatti. Nelle loro conversazioni, le due ragazze si confrontano sul contesto in cui vivono le donne in alcuni villaggi africani, dove le mutilazioni genitali femminili e il matrimonio precoce fanno ancora parte della tradizione. Alcune di queste ragazze, però, decidono di ribellarsi, fuggire e sostenere le donne che non riescono a trovare lo stesso coraggio.

La proiezione sarà accompagnata da un dibattito con interventi di: Cecilia D'Elia, esperta di politiche di genere, prevenzione e contrasto della violenza contro le donne; Emanuela Zuccalà, giornalista freelance, scrittrice e regista specializzata in diritti delle donne; Giulia D'Aguanno, coordinatrice locale del progetto AFTER di ActionAid.



Ingresso con tessera associativa Apollo 11, sottoscrivibile in loco. Per prenotazioni: booking@apolloundici.it<mailto:booking@apolloundici.it>. Le prenotazioni dovranno essere convertite in ticket d'ingresso presso la biglietteria, almeno 30 minuti prima dell'inizio dell'evento. La prenotazione non convertita non dà diritto d'accesso all'evento.

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1943488862635952/
Foto: https://drive.google.com/file/d/1Yz-cdhSxGgdb3p9AgEw3Ohb4VxIW_Hbb/view?usp=sharing

Per informazioni
Ufficio Pubbliche Relazioni e Media ActionAid Italia International
via Tevere, 20 - 00198 Roma
Tel. +39 06 45200526
Gabriele Carchella, Addetto Stampa, Tel. 06 45200526 – Cell. 3497603724 gabriele.carchella@actionaid.org<mailto:gabriele.carchella@actionaid.org>
Francesca De Santis, Local Media Relations Officer Cell. 3407202483 francesca.desantis@actionaid.org<mailto:francesca.desantis@actionaid.org>
Francesca Mancini, Public Relations and Event Officer Tel. 0645200530 – Cell.333 4013280 francesca.mancini@actionaid.org<mailto:francesca.mancini@actionaid.org>

I ricercatori di ESET analizzano il pericoloso spyware FinFisher

Roma, 26 gennaio 2018 - Lo spyware FinFisher, conosciuto anche con il nome di FinSpy, viene distribuito oramai da diversi anni e ha colpito le realtà più disparate, infiltrandosi anche in paesi in cui vigono regimi oppressivi. A metà del 2017 i ricercatori di ESET hanno identificato alcune campagne di sorveglianza che hanno utilizzano una nuova variante di FinFisher, diffusa in sette paesi; in due di questi molto probabilmente lo spyware si è diffuso attraverso un attacco Man In The Middle attraverso alcuni importanti Internet Provider.
Lo spyware FinFisher ha molteplici funzionalità di spionaggio, come la sorveglianza attraverso webcam e microfoni, il keylogging e l'estrazione di file. Nell'ultima versione sono stati introdotti alcuni miglioramenti tecnici, finalizzati ad aumentare le sue capacità di spionaggio. Lo spyware usa un sistema di virtualizzazione del codice personalizzato per proteggere la maggior parte dei suoi componenti, incluso il driver in modalità kernel. Inoltre, l'intero codice è pieno di "trucchi" anti disassemblaggio per superare il primo livello di protezione.
Il gruppo dietro a FinFisher ha costruito un business multimilionario su questo spyware e non sorprende che si sia maggiormente concentrato nel nasconderne e offuscarne il codice rispetto ai criminali informatici più comuni.
I ricercatori ESET hanno così deciso di scavare in profondità nei campioni di FinFisher, abbattendone preventivamente tutte le protezioni e fornendo indicazioni a ricercatori di sicurezza e analisti su come superare le avanzate funzionalità di offuscamento e virtualizzazione di FinFisher.
E' possibile scaricare il whitepaper completo di ESET sull'analisi di FinFisher al seguente link: https://www.welivesecurity.com/wp-content/uploads/2018/01/WP-FinFisher.pdf
Per ulteriori informazioni sull'argomento è possibile visitare il blog di ESET Italia al seguente link: https://blog.eset.it/2018/01/finfisher-lanalisi-di-eset/
 
Elisabetta Giuliano
Communication Consultant
Mobile: + 39 3289092482

Domenica 28 gennaio il trio SDIT al Comunale di Cesenatico

Teatro Comunale di Cesenatico - Domenica 28 gennaio 2018 alle 17,00
Concerto del TRIO SDIT
Luca Troiani clarinetto
Claudia D'Ippolito pianoforte
Ginevra Schiassi soprano

Programma:
G. MEYERBEER - Hirtenlied
L. SPOHR - 6 Deutsche Liedere Op. 103
J. MASSENET - Introduction and Aria "Pleurez!, Pleurez, me yeux
H. J. WASSERMAN - Des Wandrer's Nachtlied von Goethe
J. HOLBROOKE - Taliessin's Song Op. 74
P. TATE - Dalle "Scenes from Tyneside"
II. Gan To The Kye Wi' Me
VI. The Quayside Shaver
F. SCHUBERT - Deri Hirt auf dem Felsen

Posto unico € 10
A cura dell'Associazione Culturale Crescendo
Direzione Artistica: Thomas Cavuoto
Al termine del concerto sarà offerto un aperitivo
Per acquistare i biglietti è possibile contattare l'ufficio teatro al seguente numero 0547-79274 (da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13) oppure recarsi alla biglietteria del teatro il giorno dell'evento almeno un'ora prima dell'inizio dell'esibizione
Indirizzo del Teatro : via Mazzini,10 - Cesenatico

Il Trio formato da Ginevra Schiassi voce soprano, Luca troiani al clarinetto e Claudia D'Ippolito al pianoforte nasce alla fine del 2015 per affrontare e approfondire il repertorio appositamente scritto per questa formazione. Il Trio ha avuto il suo battesimo a Bologna all'apertura della V° edizione di "Fascino tra le Note del Classico" rassegna di musica colta della città felsinea.

Comunicato Stampa. Ai nastri di partenza la grande kermesse in programma dal 27 gennaio al 13 febbraio 2018 CIVITAS LUDENS: IL CARNEVALE DI VENEZIA NEL SEGNO DEL “GIOCO”


Comunicato Stampa
 
Ai nastri di partenza la grande kermesse in programma dal 27 gennaio al 13 febbraio 2018
 
CIVITAS LUDENS: IL CARNEVALE DI VENEZIA NEL SEGNO DEL "GIOCO"
 
 
Venezia, 26 gennaio 2018
 
Carnevale di Venezia, lo spettacolo prende il via. E che spettacolo. Il circo, i giochi, le scenografie del film "La Strada" di Fellini, Venezia, Mestre, le città della cintura metropolitana, l'acqua, le tradizioni, i costumi, il cibo, le maschere, i dolci, coriandoli e stelle filanti, allegria e divertimento, il glamour e la musica. Venezia alza il sipario su una delle sue feste regine, ricercata e desiderata da migliaia di visitatori da tutto il mondo e nella quale è lecito concedersi qualche strappo alla regola, alle regole.
 
E' il tema del "gioco" il filo rosso che tiene insieme il ricco programma di iniziative dell'edizione 2018 del Carnevale di Venezia. Il gioco che, nell'ideazione del direttore artistico della kermesse, Marco Maccapani, si presta a mille interpretazioni ed espressioni. Codice della socializzazione primaria e strumento di costruzione delle identità adulte, il gioco accomuna l'uomo a tutti gli animali e si declina con modalità diverse a seconda delle varie età della vita.
 
Il gioco quindi quale travestimento, invenzione, cambio di identità sino alle sue manifestazioni più articolate e complesse come intrattenimento quindi teatro, musica, arte e circo.
 
«Il Carnevale di quest'anno –  spiega Marco Maccapani - vuole essere un omaggio ad una forma di spettacolo antico - il circo - fatta di stupore, tecnica, acrobaticità e magia dove si mescolano ambiti e ruoli, abilità e fantasia, in un mix sorprendente che regala emozioni senza tempo. Il recupero di una tradizione che vuole ricordare anche Federico Fellini, che ne fu un grande estimator».
 
Per oltre due settimane, dal 27 gennaio prossimo sino al 13 febbraio, Venezia e Mestre prendono infatti le sembianze di un grande circo. A questa tradizione, si ispira anche l'allestimento ideato dallo scenografo del Teatro La Fenice, Massimo Checchetto, sia per Piazza San Marco, anima dell'intrattenimento a Venezia, sia per Piazza Ferretto. Per l'occasione, verranno utilizzati alcuni elementi del circo italiano Togni, contraddistinti dalle classiche righe di colore giallo e rosso,  e che erano stati utilizzati nelle scenografie del film "La strada" di Federico Fellini.
 
Ad aprire ufficialmente il Carnevale, sabato 27 gennaio, ore 18.00, sarà la Festa Veneziana, appuntamento che ogni anno trasforma il rio di Cannaregio in un vero e proprio palcoscenico sull'acqua. Nello spettacolo di quest'anno, "VeCircOnda", a cura di Wavents, protagoniste le attrazioni classiche del circo di inizio Novecento: il carosello dei cavalli, l'acrobata, i clown, gli animali esotici. Lo spettacolo verrà replicato alle ore 20.00. 
 
Domenica 28 gennaio sarà la volta del corteo acqueo mascherato delle Associazioni Remiere che sfilerà, da Punta della Dogana al rio di Cannaregio, preceduto quest'anno, alle ore 10.30, da una Regata Sprint delle Colombine. Curata dall'Associazione Regatanti Venezia, per la prima volta le donne saliranno a bordo dei gondolini (non quelli usati dai campioni della Regata Storica ma delle imbarcazioni messe a disposizione da privati), abitualmente vogati solo dagli uomini. All'arrivo del corteo, stand gastronomici, a cura di A.E.P.E. (Associazione Esercenti Pubblici Esercizi), offriranno degustazioni di specialità veneziane. Sempre domenica 28 gennaio, Mestre vivrà, dalle ore 15.30, un anticipo del Mestre Carnival Street Showfacendo sfilare alcuni elementi scenografici dello spettacolo VeCircOnda per le vie della città.
 
Sabato 3 febbraio alle ore 14.30,  la Festa delle Marie darà il via agli spettacoli in Piazza San Marco. Le dodici ragazze veneziane, selezionate precedentemente da una giuria ad hoc, vestite con i costumi realizzati dall'Atelier Pietro Longhi su tessuti di Rubelli e seguite da un corteo storico in costume a cura del C.E.R.S. – Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche, raggiungeranno Piazza San Marco da San Pietro di Castello. Qui verranno presentate ufficialmente al pubblico sul palco.  Dal 3 febbraio inizia anche il Concorso giornaliero della Maschera più bella (dalle ore 12.00) mentre prende avvio a Mestre uno degli appuntamenti più partecipati del Carnevale in terraferma: il Mestre Carnival Street Show, che proponesabato 3 e domenica 4 febbraio e poi dall'8 al 13 febbraio, un ricco programma di intrattenimento per un pubblico di tutte le età, tra artisti di strada, musica, giochi e spettacoli per le vie della città. Un'animazione che avrà come fulcro il grande palco di Piazza Ferretto, che ricorda un tendone da circo, per poi irradiarsi in modo capillare all'interno del tessuto cittadino.
 
All'insegna di un'atmosfera gotica, dal 3 al 14 febbraio Ca' Vendramin Calergi, maestoso palazzo sul Canal Grande, sede del Casinò, ospita la cena ufficiale e ballo del Carnevale di Venezia 2018 "JACK HILL and Mrs. HIGH". Le emozionanti performance artistiche di Nuart, l'intrattenimento del Principe Maurice, i costumi dell'Atelier Pietro Longhi, l'affaccio mozzafiato sul Canal Grande sono gli ingredienti di una serata dove ballerini, musicisti, artisti e attori creeranno un'atmosfera di follia, improvvisazione e cambi di ruoli. Cena nelle sale con performance dal vivo e, dopo la mezzanotte, musica live e dj-set fino alle 2.30 con cocktail bar. In via eccezionale, il Dinner Show quest'anno prolungherà di una serata la sua programmazione fino al mercoledì delle Ceneri, in occasione della Festa di San Valentino.
 
Domenica 4 febbraio alle ore 12.00, il volo dell'AngeloElisa Costantini, Maria del Carnevale dell'edizione 2017, scenderà a mezzogiorno dal campanile di San Marco, vestita con un abito confezionato dall'Atelier Stefano Nicolao.
 
Giovedì grasso, 8 febbraio, torna anche quest'anno la Ballata delle Maschere, curata dall'Associazione "Compagnia L'Arte dei Mascareri" che riprende e reinterpreta "Il taglio della testa al Toro", rievocando così il Giovedì Grasso dell'anno 1162 in cui si celebrava la vittoria del doge Vitale Michiel II sul Patriarca Ulrico di Aquileia con i dodici Feudatari ribelli. Ritrovo in campoSanta Margherita alle ore 15 e arrivo in Piazza S. Marco con un grande spettacolo conclusivo.
 
Venerdì 9 febbraio si terranno due repliche (ore 14.30 e 17.00) della rievocazione storica, in piazza san Marco, delle lotte tra le fazioni di due diversi sestieri della città, 'nicolotti'(Dorsoduro) e 'castellani' (Castello).
 
Protagonista del Volo dell'Aquila in programma domenica 11 febbraio, alle ore 12.00sarà il patron della Diesel, Renzo Rosso. In contemporanea a Mestre il Volo dell'Asino dalla Torre al palco di Piazza Ferretto. Nel pomeriggio, gran finale a San Marco per 'La Maschera più bella' con l'assegnazione dei premi ai finalisti e – per la prima volta – una Regata Sprint di Carnevale tra caorline dalle ore 14.30,  nel tratto di Canal Grande tra Ca' Vendramin Calergi e Rialto, a cura di Associazioni Agonistica di Voga Veneta e dell'Ufficio Regate del Comune di Venezia.
 
Gran finale martedì grasso, 13 febbraio, con l'incoronazione alle ore 16.30 della Maria vincitrice dell'edizione 2018, che giungerà in Piazza al termine del corteo acqueo in partenza da San Giacomo dell'Orio. Alle ore 17.00 lo Svolo del Leon, che simboleggia la conclusione delle celebrazioni in piazza San Marco e annuncia la fine del Carnevale. Il gigantesco gonfalone risalirà, cioè dal basso verso l'alto, i circa novanta metri che dividono il centro del palco con la cella campanaria sulle note dell'Inno di San Marco.
 
Tra i poli del divertimento dedicato ai più giovani, l'Arsenale Carnival Experience 2018 con 5 serate di dj set, dal 9 al 13 febbraio, a cura di Molocinque in collaborazione con Vela.
 
Ad affiancare gli spettacoli di piazza, un nutrito programma di eventi culturali curato da Stefano Karadjov nei musei, nelle biblioteche, nei teatri, negli archivi e nelle sale da musica cittadine con eventi in gran parte gratuiti: un portolano del Carnevale per cittadini e ospiti, per approdare in luoghi mai visitati prima, scoprire una città artisticamente esuberante e vitale nei 150 e più eventi previsti, con oltre 300 artisti coinvolti nelle pièce teatrali, nei concerti, nei laboratori, nelle visite drammatizzate in tutte le principali Istituzioni pubbliche e private cittadine.
 
Oltre a tutte le iniziative che si svolgono nelle diverse località del Comune di Venezia – tra queste le tradizionali sfilate di carri mascherati, nell'estuario, a Burano, giovedì 8 e martedì 13 febbraio, e in terraferma, a Zelarino, sabato 3 e martedì 28 febbraio e a Marghera il 10 febbraio, - da alcuni anni, il Carnevale di Venezia ha assunto una dimensione diffusa, facendo rientrare in un unico 'cappello' un palinsesto articolato di iniziative nei diversi comuni dell'area metropolitana. 


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