Torna in campo un'Italia molto determinata, che grazie ai lanci di Monardi (bello, in particolare, uno da più di 40 yard ricevuto da Santagostino) mette in difficoltà la difesa avversaria. Il touchdown arriva grazie a Finadri, trasformazione di Di Tunisi e 14-17. Arriva poi il 14-24 e, solo a tempo scaduto, il 14-31 con cui finisce una partita che però è stata in discussione fino alla fine.
Soddisfatto coach Argondizzo: «Non per il risultato, perché vorrei sempre vincere. Ma con questa prova abbiamo dimostrato che il gap con le nazionali che fanno parte del gruppo A si sta riducendo. E' un ottimo segnale, ho visto buone cose e siamo riusciti ad esprimere un gioco di buon livello. La Svezia è una formazione fisicamente molto ben messa e questo alla lunga ha pesato. Noi siamo stati penalizzati da qualche turnover, ma credo che il nostro margine di miglioramento sia nella continuità: dobbiamo essere in grado di esprimere il nostro miglior football per tutta la partita e non solo a tratti, quelli in cui abbiamo messo in difficoltà la Svezia. Ora vedremo cosa fare con gli oriundi, li valuteremo e prenderemo solo chi dimostrerà di poterci essere utile».