dal 23 giugno al 2 luglio 2012 - Esposizione di icone sacre realizzate da Agnes PRESZLER
23 giugno ore 21
Intervento musicale a cura del
DUO DA CAMERA "HARMONIFLUTE"
Fabio Angelo COLAJANNI, flauto
Clara LOMBARDI, organo
Sulla mostra:
Quale attualità hanno oggi i santi nel nostro mondo individualista e consumista? Una volta erano considerati esempi di vita da seguire, erano fari che aiutavano ad attraversare le difficoltà della vita, loro che hanno conservato la fede anche tra le circostanze più estreme, spesso fino al martirio.
Ma cosa possono dire all'uomo di oggi, preso dalla vita frenetica di un mondo dove conta di più avere successo, soldi, beni materiali che qualità spirituali? Quando c'è una perdita di valori ormai da generazioni, quando le virtù ( la stessa parola è caduta in disuso) sono soggetti di derisione, quando semplicemente l'uomo di oggi non capisce come potevano persone sane di mente scegliere consapevolmente una vita piena di rinunce, di sofferenze e spesso anche la morte violenta, è difficile immaginarsi queste anime accese.
Queste sono alcune domande a cui cercavo risposte quando ho deciso di dedicare una serie di “icone moderne” ai santi più o meno popolari, ma sicuramente indiscutibili esempi anche per l'uomo di oggi. Il. senso dell'opera è avvicinare i giovani al culto religioso, “aggiornare” l'immagine che abbiamo di loro al gusto estetico di oggi, pur trattando i soggetti col massimo rispetto.
Per questo ho scelto di mettere luce e colori accesi sulle tele, usando così una forma di “racconto” vicino all'immaginario delle nuove generazioni. Icone, perché raffigurano santi che con lo sguardo catturano lo spettatore, non sofferenti ma in uno stato e in uno spazio che sa di metafisico, con i loro simboli che l'iconografia a loro attribuisce. Moderne, perché i soggetti sono rappresentati come esseri umani, più “alla mano”dei santi irraggiungibili e distaccati dal mondo delle icone bizantine o occidentali. I simboli che aiutano a riconoscerli certe volte assumono più significati.
Così San Francesco di Assisi, con un uccellino sulla spalla, simbolizzante, secondo la tradizione, il rapporto con le creature celesti, ma anche con la natura. Per l'uomo di oggi trasmette un messaggio ecologista: egli non può considerare sé stesso al di fuori del suo ambiente, sfruttando ed inquinandolo fino alla totale distruzione. Deve scendere dal piedistallo ed integrarsi con la natura, rispettandola con tutte le sue creature.
S. Agnese, è un'adolescente con grandi occhi azzurri in cui si rispecchia il cielo, porta sulla spalla un agnello, rappresenta quindi un rapporto intimo con Cristo (di cui l'agnello è simbolo); nell'altra interpretazione illustra l'innocenza dei bambini e dei puri di cuore.
Santa Elisabetta d'Ungheria, principessa e moglie, poi vedova di Ludovico IV di Turingia, una breve vita spesa per i malati e i poveri, in forte contrasto con la sua posizione da privilegiata, esempio di carità, viene raffigurata con le rose in cui si sono trasformate, secondo la leggenda, le vivande che portava nel grembiule ai poveri.
Santa Maria Salome, patrona di Veroli, è una delle donne mirofore, quindi è portatrice di profumi alla tomba di Gesù (nella sua mano un recipiente), è illuminata da una luce che simboleggia quella della resurrezione.
Giovanna d'Arco, eroina nazionale e patrona della Francia, di cui quest'anno ricorrono 600 anni dalla nascita, è una giovane coi capelli corti, in armatura, mentre con la mano stringe la spada. Guerriera per necessità, ma sempre adoperante per la pace, rappresenta la forza del popolo che non sopporta invasori e tiranni. Lo sguardo è triste in quanto sa che tale coraggio, considerato inaudito per l'epoca in quanto persona semplice e in più donna, non può rimanere impunito.
Anche Santa Caterina d'Alessandria è consapevole che, pur scampando alla tortura della ruota dentata, non può fuggire al suo destino, non solo in quanto cristiana, ma anche come donna che ha osato sconfiggere i suoi interlocutori in materia di filosofia e teologia.
Oltre alla nuova collezione, altri soggetti religiosi, come il ritratto di padre Pio, la copia di un dipinto di El Greco ed altri ancora.
Agnes Preszler
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