Cerca nel blog

mercoledì 24 maggio 2017

In caso di genitori separati, estremamente litigiosi, il giudice può imporre loro lo psicologo!

Da: avv. Eugenio Gargiulo (eucariota@tiscali.it)

In caso di genitori separati, estremamente litigiosi, il giudice può imporre loro lo psicologo!

Anche i Tribunali italiani  cominciano ad usare il "pugno di ferro" nei confronti di quei genitori che, benché separati, non la smettono di litigare, e  per i quali ogni scusa è buona per rinfacciarsi reciprocamente le colpe.  Che succede, infatti, se il peso di questo intollerabile clima d'odio viene scaricato sui figli, con danni alla loro crescita e all'equilibrio interiore, già messo a dura prova dalla separazione giudiziale o dal divorzio?

In tali circostanze, tutt'altro che rare,  può accadere che il giudice potrebbe imporre loro una serie di incontri con lo psicologo al fine di ridurre la conflittualità nel solo interesse del minore.

Va premesso che la violazione di quest'obbligo non comporta sanzioni specifiche per i due genitori separati, ma da essa scaturisce una conseguenza importante, ovvero la possibile perdita dell' cosiddetto "affidamento condiviso" o, addirittura, della "responsabilità genitoriale" per aver dimostrato, con il proprio comportamento indifferente alla prescrizione del magistrato, un'assoluta noncuranza verso gli interessi del figlio.

Proprio questo  è l'orientamento  ormai assunto stabilmente , in primis, dal Tribunale di Roma , e più di recente anche da molti altri Tribunali italiani come quello di Foggia ( sul punto vedasi ,Trib. Roma, sent. n. 2083/17; sent. n. 9630/16; sent. n. 25777/15).

Al fine di tutelare  l'affido condiviso della prole, e permettere ai figli una crescita serena con entrambi i genitori, il giudice può quindi decidere di far seguire all'intero nucleo familiare o solo ai genitori un percorso terapeutico con uno psicologo nel caso di rapporti particolarmente conflittuali e che minano la tranquillità dei figli minori della coppia separata.

In verità – afferma in merito l'avv. Eugenio Gargiulo – va evidenziato che , la Cassazione ha affermato che, se non c'è una legge che lo prevede, nessun tribunale può imporre trattamenti sanitari obbligatori  ivi compresi quelli dallo psicologo per aiutare i genitori separati litigiosi. ( in proposito leggasi  Cass. sent. n. 13506/15).

E', tuttavia,  opinione recentissima, ampiamente condivisa da numerosi Tribunali italiani, che  non si tratti di una vera e propria imposizione , perché alla sua violazione non conseguono sanzioni vere e proprie, né coazioni fisiche (non si potrebbe infatti trascinarli dallo strizzacervelli senza il loro volere). Ciò nonostante, il giudice, all'esito del percorso, sulla base del giudizio offerto dai servizi sociali (cui viene affidato il compito di vigilare sull'osservanza di tale indicazione), potrà decidere se riconoscere ancora l'affidamento condiviso o, invece, accordarlo solo al genitore più meritevole o revocarlo a entrambi. E nei casi più gravi potrebbe anche disporre la revoca della potestà genitoriale. Insomma, le visite con lo psicologo sono – per usare una terminologia più tecnica – non un dovere, ma un onere, alla cui violazione, pertanto, non consegue una sanzione ma la perdita di un potere.

Nei confronti dei  genitori separati, che litigano in continuazione – continua l'avv. Eugenio Gargiulo - viene così imposto lo psicologo, ma non certo per aiutarli in un percorso di riavvicinamento e per sanare le antiche fratture, ma solo per insegnare loro a essere genitori migliori e a non sfogare la propria rabbia sui figli, riversando sui piccoli innocenti il peso di guerre personali.

Pertanto , la prescrizione terapeutica serve a tutelare il diritto del figlio a mantenere rapporti significativi con entrambi i genitori (cosiddetto «diritto alla bigenitorialità» che spetta a tutti i figli) benché il nucleo familiare si sia disgregato. Di contro, la Cassazione sostiene invece che «la maturazione personale dei genitori non può che restare affidata al loro diritto di autodeterminazione» e non a uno psicologo. È contro la libertà personale tutelata dalla Costituzione prescrivere a mamma e papà di seguire a itinerari individuali e di coppia.

In definitiva – conclude l'avv. Eugenio Gargiulo - se è vero che l'affidamento condiviso del figlio a entrambi i genitori resta la regola generale, che si applica in automatico, per consentire ai bambini di mantenere pari rapporti sia con la madre che con il padre, c'è sempre l'eccezione; così il giudice può disporre l'affidamento esclusivo non per il semplice fatto che i genitori litigano, ma perché la loro accesa conflittualità pregiudica gli interessi del minore, pregiudicandone la crescita!

Foggia, 24 maggio 2017                                            avv. Eugenio Gargiulo

 

 

Nessun commento:

Posta un commento

Tutte le news della Rete le trovi sul:


Giornale online realizzato da una redazione virtuale composta da giornalisti e addetti stampa, professionisti di marketing, comunicazione, PR, opinionisti e bloggers. Il CorrieredelWeb.it vuole promuovere relazioni tra tutti i comunicatori e sviluppare in pieno le potenzialità della Rete per una comunicazione democratica e partecipata.

Disclaimer

www.CorrieredelWeb.it e' un periodico telematico senza scopi di lucro, i cui contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali industrie dell'editoria o dell'intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Societa' dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete. In questo la testata ambisce ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Pur essendo normalmente aggiornato piu' volte quotidianamente, CorrieredelWeb.it non ha una periodicita' predefinita e non puo' quindi considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001.

L'Autore non ha alcuna responsabilita' per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone. L'Autore si riserva, tuttavia, la facolta' di rimuovere quanto ritenuto offensivo, lesivo o contraro al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive. Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio. Eventuali detentori dei diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvedera' all'immediata rimozione o citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Viceversa, sostenendo una politica volta alla libera circolazione di ogni informazione e divulgazione della conoscenza, ogni articolo pubblicato sul CorrieredelWeb.it, pur tutelato dal diritto d'autore, può essere ripubblicato citando la legittima fonte e questa testata secondo quanto previsto dalla licenza Creative Common.

Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons Creative Commons License

CorrieredelWeb.it è un'iniziativa del Cav. Andrea Pietrarota, Sociologo della Comunicazione, Public Reporter, e Giornalista Pubblicista

indirizzo skype: apietrarota