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giovedì 7 ottobre 2010

Antipodi - Gli Spazi nell'era dell'illusione (comunicato stampa)

ANTIPODI - GLI SPAZI NELL'ERA DELL'ILLUSIONE

15-16-17 ottobre 2010 - Spazio Liberato Ex Breda Est - viale Antonio Pacinotti 9 Pistoia

www.spazioliberato.org/antipodi

antipodi@spazioliberato.org


Tre giorni agli antipodi delle illusorie rappresentazioni istituzionali: illusioni reali.

Mostre di pittura, installazioni, conferenze, teatro, musica.

 

Assistere ancora una volta allo Spettacolo di una Società ignara delle proprie rappresentazioni passate - e dunque intenta a riviverle in forme lievemente diverse - provoca, nello spettatore cosciente, un sottile brivido di inquietudine.

Da quando l'uomo convertì in atto il desiderio di rivedere se stesso "oggettivamente", l'oscura profondità dell'esistenza - compresa quella evocata dalle immagini - è stata progressivamente rischiarata, fino ad appiattirsi nella superficie dello specchio mediatico quotidiano.

Quale impressione suscitano ancora oggi le prime immagini in movimento, ignari riflessi di luce consegnati per un attimo all'eternità!

Qualcuno, riuscendo ad intuirne la potenza, sfruttò le immagini per ingrandire la propria mediocrità, ingannando gli occhi di masse di spettatori ipnotizzati.

Oggi ai mediocri conviene - più che “divinizzare” la propria immagine – ripetere indefinitamente la propria rappresentazione caricaturale, “umana”, nella speranza di catturare l'attenzione domestica di un pubblico più vasto, ma più distratto.

I rapporti sociali passano ora inevitabilmente attraverso la mediazione delle immagini; l'intera esistenza umana è profondamente influenzata dalla superficialità della rappresentazione spettacolare.

I "nuovi" mezzi di comunicazione "orizzontali", congenitamente privi di gerarchia, portano in sé una promessa di riscatto che fatichiamo ancora a scorgere.

Chiunque può oggi diffondere la propria rappresentazione a livello planetario; e se è vero che questo permette di comunicare in modo più immediato, senza i filtri dei media tradizionali, le vecchie forme estetiche continuano ancora a plasmare e a dominare l'identità degli individui.

La possibilità di comunicare, di far conoscere le proprie differenze e peculiarità, di venire in contatto con una quantità potenzialmente enorme di persone differenti e peculiari, si scontra con le vecchie forme di potere politiche, estetiche, sociali; la globalizzazione con l'autoritarismo; la conoscenza universale con il razzismo locale.

Non si è altro che schiavi, liberi di portare ovunque le proprie catene.

Chi è condannato - o si condanna – alla reclusione nel territorio, nelle città fredde e razionali della produzione, nelle anemiche città d'arte, nelle terre desertiche dell'indolenza; ovunque ritrova in espansione il taciuto, moderno spazio-spazzatura: stratificazione delle scorie della storia, delle produzioni, degli esperimenti, dei flussi di umanità, sangue, denaro.

Tuttavia si tratta di uno Spazio che può essere vissuto come assenza di centro, come promessa di (dis)organizzazione creativa, cartografia nomade agli Antipodi dell'inerte topografia stanziale: si tratta di seminare biodiversità negli spazi asettici, saturare di energia i luoghi comuni per fecondare materia inerte altrimenti destinata alla distruzione.

Ai margini della società dello spettacolo, in cerca di un'altra illusione - quella della realtà -

non resta che il nomadismo, psichico e fisico; non resta che l'esilio, forzato e volontario.

Nave di folli, di pirati in cerca di Spazi dove riunire le forze per l'ennesima battaglia finale.

L' orizzonte comune è una corda tesa sopra l'abisso della produzione senza progresso;

reinvenzione del futuro nelle moltitudini, in ogni singolo; nelle moltitudini di ogni singolo:

macchina da guerra nomade.

 

 

PROGRAMMA


Venerdì 15 ottobre 2010

 

19:30 Arti visive

Inaugurazione delle mostre di Pittura / Video / Installazioni – A cura di Andrea Lucchesi


Sebastiano Benegiamo "Damien e Demien"

http://sebastianobenegiamo.blogspot.com/


Alessandro Di Grande "40 ritratti di donna"

"Lezioni del Male" (video installazione)

http://www.exibart.com/profilo/autoriv2/persona_view.asp?id=102816


Lanfranco Lucchesi e Figlio In Fucina"


Matteo Maria Martini Spada "Lume”


Cristiano Di Martino

http://www.exibart.com/profilo/autoriv2/persona_view.asp?id=83959


Elisa Baregi

http://www.exibart.com/profilo/autoriv2/persona_view.asp?id=49648


Carolina Lopez “Bogotà Sommersa”


22:00 Performance


DadaEnsemble "Ursonate di Kurt Schwitters"

http://www.dadaensemble.eu/

DADA è un microbo vergine. DADA sta cambiando, adattandosi,

dicendo allo stesso tempo il contrario,

non importa, grida e pesci.

Noi siamo qui senza nessuno scopo,

non vogliamo nemmeno compiacervi o divertirvi.

Sebbene tutto è ciò che è - NIENTE-

Non c'è motivo di essere nemici.

Nel momento in cui –superando la tua opposizione borghese-

scriverai DADA sulla tua bandiera insieme a noi,

saremo di nuovo uniti e amici per la pelle.

Prego, accetta DADA come nostro dono, perché

chi non lo accetta, è perduto.

DADA è la migliore delle medicine e aiuta a conservare un matrimonio felice;

I figli dei tuoi figli te ne saranno grati.

Ora vi saluto con un saluto-DADA e un lancio-DADA.

Lunga vita DADA DADA DADA ...


23:00 Concerto (anti) pop


Gioacchino Turù e Vanessa V.

www.turu.it

Gioacchino Turù e Vanessa V. sono una delle nuove promesse del pop italiano meno convenzionale ed irriverente. Scrivono canzoni che mettono insieme anti-pop elettronico a bassa fedeltà, con spruzzate di cantautorato nonsense e schizzi di romanticismo urbano. Batterie elettroniche 8-bit, tastierine, pifferi, strumenti giocattolo di fortuna e groove box sono la strumentazione messa insieme dal duo nelle 17 canzoni che compongono “il crollo della stufa centrale”. Apparentemente strampalati, a tratti ubriachi e provocatori, a tratti ancora romantici, i testi e le melodie ti restano appiccicati addosso. Piaccia o non piaccia, Gioacchino e Vanessa non passano certo inosservati e comunque lasciano sensazioni forti, che lo si voglia o meno, che li si ami o li si odi, vi ritroverete a canticchiare i testi delle loro canzoni nel sonno, sotto la doccia, seduti sulla tazza del cesso.

 

 

Sabato 16 ottobre 2010

 

17:00 Conferenze/Dibattiti


Esistono ancora prospettive in Italia per i giovani artisti? Ne parliamo con:

Lorenzo Barbieri (Pittore, presidente dell'associazione culturale Artefice)

http://www.associazioneartefice.com/

www.lorenzobarbieri.net/


Adriano Bimbi (Scultore, docente di pittura all'Accademia di Belle Arti di Firenze)

http://www.polistampa.com/asp/sa.asp?id=12195


Coordina Alberto Gori.


L'Associazione culturale ARTEFICE nasce nel 2009 ad opera di un gruppo di giovani artisti formatisi all'Accademia di Belle Arti di Firenze nella Scuola di Pittura di Adriano bimbi, sotto la cui guida, e con la presenza di maestri come Leonardo Cremonini, Sergio Vacchi e Pietro Tredici, hanno realizzato esposizioni di pittura ed eventi legati all'arte e alla valorizzazione del territorio. Il presupposto che ha fondato il loro lavoro in questi anni è stato quello di concepire l'arte come un impegno consapevole e quotidiano, come uno strumento di espressione composto da molteplici linguaggi, ognuno con una sua specificità. Le mostre nate da questa unione di intenti sono state realizzate in spazi vissuti insieme, trasformati in abitazioni-laboratorio nelle quali il alvoro è diventato vita comune; consapevoli del fatto che il vissuto lascia tracce indelebili che modellano il proprio modo di fare arte. Artefice si propone di creare laboratori artistici e luoghi di scambio culturale anche attraverso la riqualificazione e la valorizzazione di alcune aree del territorio e di organizzare esposizioni ed eventi per diffondere la conoscenza e la godibilità dell'arte contemporanea.


23:00 Concerto rock demenziale


Sbannok

http://www.myspace.com/sbannok

Gli Sbannok vengono concepiti da Andrea e Matteo nel febbraio del 2006 durante il provino di ammissione a Sanremo Giovani degli Emptiness, gruppo in cui i due militavano, come spontanea ed estemporanea risposta all'atteggiamento distaccato e provocatorio del selezionatore, che ne rimane semplicemente shockato. Fin da subito è evidente la potenza e la grandezza artistica di questa nuova "creatura", tant'è che, insieme a Valerio e Lorenzo, il loro poliedrico repertorio cresce in breve tempo raggiungendo vette artistiche ed espressive ai più sconosciute, che li rendono uno dei progetti più prolifici, unici e stimati di Viale Adua. Con cieca determinazione e stoico eroismo, continuano da allora a diffondere il verbo tra gli stolti nelle loro semplicemente superbe ed indimenticabili apparizioni.


 

Domenica 17 ottobre 2010

 

17:00 Conferenza


Professor Marco Dotti

Docente in "Professioni dell'editoria" al corso di laurea in Comunicazione

(Cim/Ecm) dell'università di Pavia, saggista e traduttore di numerosi testi

in lingua francese.

www.tysm.org

Discussione su Antonin Artaud nella sua “Totalità” e su “l'Intossicazione Volontaria”.


23:00 Concerto folk elegante (acustico)


Martinicca Boison

http://www.martiniccaboison.it

I Martinicca Boison che nascono nel 2002 non sono altro che l’ unione di due giovani gruppi fiorentini dai nomi improbabili: i Fenila Lanila, suonatori di musica etnica-popolare e i Bravo Fagiolo, amanti del rock-progressive degli anni Settanta. Da questa combustione di generi musicali fondano il folk elegante e iniziano a suonare partecipando e vincendo numerosi concorsi nazionali (finalisti Arezzo Wave e Pistoia Blues 2003, vincitori Pelago on the Road Festival 2004, finalisti Rockcontest 2004). Nel loro secondo disco i Martinicca sono come al loro solito molto allegri, anche se qualcosa o qualcuno sembra volerli distrarre: le 12 canzoni di folk elegante , prodotte da Erriquez Greppi, sono 12 storie che si susseguono nell’arco di 24 ore. Ecco dunque che ci si risveglia da soli dentro una macchina nel bel mezzo di una burrasca (Con la biro sulle mani) per poi trovarsi ad ascoltare, insieme a Ludovico, i consigli delle zie, vere maestre di stile (Trenta modi per lasciare il segno). Ecco che ci si ritrova in Bosnia al raduno estivo di tutti gli hippies d’ Europa con Giaianta e Ioghendra (Rainbow song in Bosnia) o accanto a Valentina a lottare contro il sonno in un cinema di seconda visione (La danza dell’occhio pesante). Ecco che di nuovo soli si torna a casa e sedendo sul divano si ripensa alla nostra giornata piena di sovrapensieri. Anche musicalmente il disco segue quest’ ordine accompagnando l’ascoltatore prima in atmosfere luminose e ritmiche, poi in atmosfere più soffuse, notturne e intime che si scuriscono con il passare delle ore e dei sovrapensieri, talvolta pesanti, talvolta leggeri.




Per leggere il programma completo del festival: www.spazioliberato.org/antipodi/programma-antipodi

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