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martedì 12 giugno 2007

RAEE: anche in Italia parte la raccolta e il riciclo dei tecno-rifiuti

RAEE, sarà la volta buona?
 
A luglio, dopo l’ok ai decreti attuativi da parte del Ministero dell’Ambiente e dopo il recentissimo via libera da parte della conferenza Stato-Regioni al Decreto Ministeriale sul Registro Nazionale del produttori, entra in vigore il D.Lgs. 151/05 che regola la raccolta e il riciclo dei prodotti elettrici ed elettronici. In questo articolo facciamo il punto sulla nuova normativa che introduce il concetto di “responsabilità dei produttori” per i prodotti immessi nel mercato, che sono così chiamati ad implementare e gestire un sistema di raccolta dei prodotti a fine vita, e la possibilità per i cittadini di consegnare gratuitamente, presso il punto vendita, i vecchi prodotti elettrici a fronte di un nuovo acquisto;
 
L’entrata in vigore di questa normativa andrà a coinvolgere un range di prodotti pressoché infinito che comprende al suo interno frigoriferi, lavatrici, computer e monitor, tv, radio e prodotti di illuminazione; ovvero sostanzialmente tutti quei prodotti che utilizzano circuiti elettrici per funzionare.
 
La nuova normativa coinvolge uno dei settori più importanti dell’economia nazionale. Ad oggi: 11.000 le aziende in Italia che producono apparecchiature elettriche ed elettroniche;
Un fatturato annuo di 32 miliardi di euro; 212.000 addetti ai lavori - secondo per dimensioni alla sola industria automobilistica; 40 gli impianti di riciclo dei RAEE attivi in Italia (considerando tutte le tipologie dei RAEE).
 
L’entrata in vigore della legge è già stata prorogata 2 volte. L’ultima proroga risale al dicembre scorso e dà come termine ultimo luglio 2007. Il ministero dell’Ambiente ha nel frattempo approvato i decreti attuativi e la data di luglio dovrebbe essere quella definitiva.
 
L’industria e i Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) si stanno muovendo per evitare di farsi trovare impreparati all’ entrata in vigore del sistema di raccolta e trattamento dei RAEE. Ad oggi sono nati 10 consorzi di produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche proveniente da utenze “domestiche” ed è probabile che qualche altro consorzio si aggiunga ancora nei prossimi mesi.
 
A questo proposito, in anticipo rispetto a quanto previsto dalla normativa stessa, nel mese di marzo è stato costituito il Centro di Coordinamento: l’organismo multi-consortile con il compito di “ottimizzare le attività di competenza dei sistemi collettivi di gestione dei RAEE” e rappresentare i consorzi dei RAEE domestici nei confronti degli interlocutori di riferimento.
 
Ad oggi, i Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche hanno dato vita ad una serie di Sistemi Collettivi, alcuni dei quali specifici per tipologia di prodotti (rifiuti) e altri trasversali a tutti i RAEE.
Di seguito elenchiamo una rapida panoramica dei Sistemi collettivi volontari e senza fini di lucro nati in risposta alla Normativa sui RAEE:
·       ECODOM Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici, costituito dai principali Produttori che operano nel mercato italiano dei grandi elettrodomestici (frigo, cottura, lavaggio, cappe e scalda-acqua).
·       ECOLAMP Consorzio per il recupero e lo smaltimento delle sorgenti luminose e degli apparecchi di illuminazione.
·       RE.MEDI@ Consorzio operante nei settori dell’elettronica di consumo, dell’informatica, delle telecomunicazioni, della climatizzazione, dei giocattoli, degli strumenti musicali e degli orologi.
·       ERP European Recycling Platform è un società attiva già in altri Paesi UE per la gestione di tutte le tipologie di RAEE.
·       ECOLIGHT Consorzio per il recupero e lo smaltimento delle apparecchiature di illuminazione e delle sorgenti luminose.
·       ECOPED Consorzio per il trattamento dei piccoli elettrodomestici.
·       EcoR’it Consorzio per la gestione di tutte le tipologie di RAEE.
·       RIDOMUS Consorzio per il recupero e lo smaltimento di condizionatori, climatizzatori e deumidificatori ad uso domestico.
·       ECOSOL Consorzio per la gestione di tutte le tipologie di RAEE.
 

Tra tali sistemi collettivi si distinguono come già pronti per diventare pienamente operativi, Ecodom, Consorzio competente di circa il 70% degli elettrodomestici bianchi, ossia quasi la metà di tutti i RAEE in peso (tra cui frigoriferi, congelatori etc),  e il Consorzio Ecolamp, che ha una delle attività più delicate perché, occupandosi di apparecchiature luminose  come tubi al neon e lampade a basso consumo d’energia, ed è chiamato a gestire rifiuti pericolosi (come le polveri fluorescenti e il mercurio presenti all’interno delle lampade a risparmio energetico) per l’ambiente e la salute collettiva.


A livello operativo saranno allestite delle piazzole ecologiche messe a disposizione dai comuni dove i cittadini e il circuito della distribuzione potrà conferire i RAEE. Il Centro di Coordinamento istituito presso i Consorzi dei Produttori smisterà i “ritiri” dei RAEE dalle piazzole da parte dei singoli Consorzi sulla base di un sistema matematico che terrà conto della tipologia di RAEE trattati da ogni consorzio e delle loro quote di mercato.
 
I Consorzi dei Produttori sosterranno i costi della logistica, dalle piazzole in poi, e i costi del riciclo. Saranno i Consorzi ad attivare contratti con le imprese private di trasporto e con gli impianti di riciclo, e a garantire l’effettivo riciclo. In questo senso i Produttori si sostituiscono ai Comuni nella gestione/smaltimento/riciclaggio dei rifiuti elettrici ed elettronici.
I cittadini potranno conferire i RAEE presso le piazzole ecologiche e anche presso la distribuzione (qualora acquistino un prodotto nuovo equivalente). Il finanziamento del sistema verrà assicurato da un Eco-contributo  RAEE che verrà applicato su tutti i prodotti nuovi, e che potrà essere reso visibile (dunque separato dal prezzo del prodotto) oppure invisibile, ovvero incluso nel prezzo totale.


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Andrea Pietrarota
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